Contro l’autismo è giunto il momento di passare all’azione, sopratutto per quanto riguarda l’assistenza e il sostegno di chi soffre di questi disturbi. Lo chiedono a gran voce istituzioni, associazioni di pazienti, ma anche ricercatori che si ritrovano oggi, uniti in occasione della giornata mondiale della consapevolezza sulla malattia, sotto il segno del blu, il colore dell’autismo, colore della conoscenza e della sicurezza.
E proprio oggi l’Istituto Superiore di Sanità, la Neuropsichiatria Infantile dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e l’Associazione Italiana Ricerca Autismo (www.airautismo.it) discuteranno in una tavola rotonda del ”Dopo di Noi”.
“Dalla diagnosi all’intervento precoce, dalla scuola al terzo settore, le famiglie, – si legge in una nota del Bambino Gesu’ – denunciano la carenza di professionalità e di opportunità nel prendersi carico delle persone con autismo e il mancato rispetto del loro diritto ad avere pari opportunità educativa e di sviluppo professionale”.
“Le risorse specializzate per la diagnosi e la terapia disponibili sul territorio sono pochissime, soprattutto al sud. Io suggerisco sempre alle famiglie di rivolgersi a centri pubblici altamente qualificati e di diffidare di chi propone metodi di cura risolutivi, specie se a caro prezzo“, dice Stefano Vicari responsabile dell’Unità operativa di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. A tal proposito, lo scorso 4 febbraio, la Camera dei Deputati ha approvato un disegno di legge per il supporto delle persone gravemente disabili che non possono più contare su sostegni di tipo familiare che adesso è al vaglio del Senato.
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