Un sasso nello stagno… questo ha fatto il movimento di sindaci e sindacati, nato a Brolo, tre settimane fa. Almeno adesso se ne parla.
“Ritengo che la situazione delle nostre autostrade sia drammatica per la qualità del servizio offerto. L’origine è molto lontana, perché negli anni si è assistito ad un lento ma progressivo deterioramento del sistema autostradale, privilegiando la costruzione alla manutenzione. Ci sono tre aspetti fondamentali, che meritano interventi urgenti: la manutenzione ordinaria delle autostrade, la manutenzione straordinaria dei viadotti, nessuno escluso, e il problema della pendolarità su Villafranca”.
Così si è espresso l’on. Giuseppe Buzzanca, sindaco di Messina, che già mercoledì scorso, nel corso dell’incontro in Commissione a Palermo, aveva esternato il suo punto di vista sulla drammatica situazione in cui versano le autostrade siciliane.
La seduta consiliare, ci racconta Teodoro Lamonica, sindacalista, e di fatto tra i primi promotori del movimento di protesta, è stata dedicata al monitoraggio dei disastri sulla Messina-Palermo e sulla Messina-Catania.
Tra le proposte: una migliore manutenzione autostradale attraverso il parziale reinvestimento delle risorse finanziarie derivate dai pedaggi; l’applicazione di nuove tecnologie; la creazione di un mini-svincolo di sicurezza a Giampilieri; l’abbattimento del pagamento autostradale a Villafranca.
Pesante la dichiarazione del Presidente del Consiglio, Giuseppe Previti, che ha documentato come il tratto viario compreso tra Tremestieri e Milazzo sia il più pericoloso dopo la Salerno-Reggio Calabria tra tutte le autostrade italiane.
In Aula anche il deputato nazionale, on. Enzo Garofalo; il vicepresidente dell’ARS, Santi Formica; il commissario del CAS, Calogero Beringheli; il responsabile regionale dell’Anas, Mauro Coletta e una delegazione delle organizzazioni sindacali.