di Martino Zito
A proposito di autostrade a pagamento, vorrei fare una premessa prima di esprimere una opinione sul merito della opportunità di esigere un pedaggio sulla autostrada A/19.
Sono un ex operatore del centro di videosorveglianza e tele-allarmi, che per più di due anni ha svolto un ruolo determinante per evitare che sinistri accaduti sulla autostrada A/20, tratta di pertinenza Furiano-Cefalù, si trasformassero in eventi gravissimi.
Il centro posto all′interno del casello di S.Stefano Di Camastra è di pertinenza del Consorzio Autostrade Siciliane.
Il centro purtroppo risulta attualmente chiuso o disattivato da tre anni, ivi compresi i sistemi di rilevamento di sicurezza quali la videosorveglianza, le colonnine di S.O.S, ventilazione, sensori di misurazione del livello CO e le sonde di rilevamento incendio.
Tralasciando tutti i perchè e i per come, attualmente è in corso un processo sulle responsabilità.
La cosa ha turbato gli utenti su una tratta a pagamento maggiorato (per il semplice fatto che la tratta risulterebbe più sicura, dato che più di trenta gallerie – alcune che sfiorano i tre chilometri – dovrebbero essere assistite da noi ex operatori, che non risultiamo piu essere presenti dal 18 Aprile 2008).
Nonostante le dimostranze per i numerosi incidenti accaduti (molti mortali: vedi questo inverno trascorso e l′indignazione delle autorità locali, nonchè tutta la querelle ANAS-CAS di ricorsi e controricorsi), a pagare il conto e i rischi di incidente alla fine è sempre e unicamente il cittadino-automobilista.
Nonostante di queste lettere io ne abbia inviate agli organi di competenza e di vigilanza (compreso il ministero dei Trasporti), a oggi solo Anas e il vicepresidente della Commissione Europea hanno mostrato interesse alla problematica.
La questione è semplice: in Sicilia le autostrade a pagamento sono gestite in maniera insufficiente e il cittadino è abbandonato in gallerie senza pronta assistenza.
Che dire di quelle abbominevoli della A/19, vecchie di progettazione, non a norma secondo le direttive Europee, e fatiscenti di illuminazione?
Il Ministero dei Trasporti e l’Anas hanno ragione quando dicono che, non avendo i soldi in cassa, non possono fare nè ammodernamento nè manutenzione, ma la domande lecite sono: che ne è dei soldi del bollo auto pagato? Perchè non si pensava prima di ridurre le nostre autostrade in questo stato a forme di pagamento diverse o accantonando somme per tale scopo?
Sono profondamente deluso per come si spendono i soldi per la sicurezza stradale, considerato come hanno distrutto ben 120 milioni di euro del centro di telecontrollo e teleallarmi della A/20, cestinando professionalità aquisite come le nostre e mandandole a casa, quando in Sicilia alcuni operatori come me si sforzavano di far funzionare un servizio davvero utile.
Diversamente, invece, si è pensato di aumentare il baratro dei disoccupati della nostra terra.
Martino Zito.
tratto da http://www.bsicilia.it/la-gestione-delle-autostrade-siciliane-a-pagamento-un-fallimento.html