51 indagati. Misure interdittive per 6 imprenditori e un consulente
Misure interdittive per un consulente del lavoro e 6 imprenditori, tra Milazzo e Barcellona Pozzo di Gotto. Sono ritenuti responsabili del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. Il Gip ha disposto per loro il divieto temporaneo di svolgere l’attività professionale per un anno.
Dopo le indagini eseguite, le Fiamme Gialle della Compagnia di Milazzo e della Tenenza di Barcellona Pozzo di Gotto hanno scoperto un articolato disegno criminale. Gli imprenditori, insieme al Consulente, avevano ideato un sistema per ottenere indebiti vantaggi fiscali, compensi e indennità, con assunzioni fittizie di lavoratori.
Nel dettaglio, creavano delle società risultate improduttive e prive di qualsiasi struttura aziendale al solo fine di assumere personale per ricevere le indennità previste dal sistema previdenziale nazionale.
Le investigazioni, sviluppate in collaborazione con gli Ispettori dell’Inps, hanno preso il via dal monitoraggio di alcune imprese che, in modo anomalo, beneficiavano di cospicue agevolazioni previdenziali, con particolare riferimento al cosiddetto “bonus Renzi”.
Le false assunzioni hanno consentito di giustificare, in un secondo momento, l’indebita percezione dei contributi assistenziali a sostegno del reddito, legati alle indennità Covid-19 e principalmente alla cosiddetta Naspi (Nuova assicurazione sociale per l’Impiego).
Complessivamente, sono state segnalate alla Procura della Repubblica di Barcellona Pozzo di Gotto ben 51 persone.
E’ stato applicato nei confronti di gran parte degli indagati anche il sequestro delle somme indebitamente percepite per rapporti di lavoro inesistenti, per un ammontare di circa 200.000 euro.
Le persone indagate sono attive in svariati settori economici e con sedi in paesi della costa tirrenica messinese e sono accusate di reato di truffa aggravata ai danni dello Stato.