“La mia onestà è stata, e continua ad essere, riconosciuta universalmente. In ogni caso ho fiducia completa nella Magistratura che, giustamente, dovrà completare il suo lavoro”. Così conclude la nota alla stampa l’ex sindaco sant’angiolese, Basilio Caruso, appresa la notifica della a citazione a comparire davanti al Giudice all’udienza del 6 dicembre prossimo dopo la querela presentata il 3 aprile 2015 da una dipendente comunale convinta di “essere stata vittima non solo di diffamazione, tramite alcuni volantini politici, insieme a dichiarazioni rilasciate ad organi di informazione, ma anche di una più grave condotta mobizzante”.
Ora Basilio Caruso scrive:
Qualche giorno fa mi è stata notificata, da parte della Procura della Repubblica di Patti, una citazione a comparire davanti al Giudice, in composizione monocratica, all’udienza del 6 dicembre prossimo.
La vicenda nasce da una querela presentata il 3 aprile 2015, mentre ero ancora Sindaco, da una dipendente comunale ed esponente di spicco di un gruppo politico, la quale ha ritenuto di essere stata vittima non solo di diffamazione, tramite alcuni volantini politici, insieme a dichiarazioni rilasciate ad organi di informazione, ma anche di una più grave condotta mobizzante.
Per quest’ultimo reato è stato lo stesso Pubblico Ministero a richiederne l’archiviazione, perché “gli elementi dispositivi depongono per l’infondatezza della notizia di reato…”.
Per la difesa ho nominato l’avvocato Carmelo Scillia, il quale ha manifestato la convinzione che nessuna violazione di legge sarebbe stata commessa e che in dibattimento potevamo provare tranquillamente l’insussistenza di quanto lamentato.
Ma sarà comunque il Giudice a stabilire se il mio operato sia stato lecito o meno.
In realtà, debbo constatare che la vita politica si è talmente deteriorata al punto che, c’è chi non esita, a differenza di me, perfino a chiedere la punizione per un (presunto) reato bagatellare di opinione, figlio di un codice fascista.
Sono sereno perché credo di avere agito, sia nella vita pubblica, che in quella privata, sempre nel rispetto totale delle regole.
La mia onestà è stata, e continua ad essere, riconosciuta universalmente.
In ogni caso ho fiducia completa nella Magistratura che, giustamente, dovrà completare il suo lavoro.
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