Prova tutto cuore per la squadra di coach Giovanni Perdichizzi che nell’ultimo quarto senza Crow, Zanelli ed Alessandri bloccati in panchina per infortunio e Cadinali negli spogliatoi per un’espulsione, ha dovuto inventare un quintetto con Zampolli in cabina di regia ed i quattro lunghi (Damiani, Bisconti, Benevelli e Pellegrino) in campo contemporaneamente.
“Era la prima volta che mi succedeva una roba del genere – dichiara in sala stampa coach Perdichizzi –. Sono pienamente soddisfatto della prova dei miei ragazzi. Adesso voglio godermi questo successo che abbiamo decisamente meritato, senza pensare ad altro.”
La formazione di Capo d’Orlando dopo aver giocato i primi due quarti in maniera perfetta, chiusi sul 19-9 e 41-25, nella terza frazione ha subito il ritorno di Bari, mantenendo comunque la squadra di coach Giovanni Putignano a debita distanza. Nell’ultimo periodo l’Upea in piena emergenza ha sfoderato una prestazione eccezionale che gli ha permesso di battere un Bari che dopo aver accusato il massimo svantaggio di -16 al 30’, era riuscita a rientrare grazie ai canestri di Mian e Deguara. Al suono della sirena tutti in campo per festeggiare la 16^ vittoria stagionale dell’Orlandina.
Il tabellino:
UPEA CAPO D’ORLANDO – LIOMATIC GROUP BARI: 76-69 (19-9; 41-25; 62-46)
UPEA: Crow 3 (1/3 da 3), Zampolli 13 (5/7,0/3), Damiani 9 (3/5, 1/3), Bisconti 6 (3/6), Zanelli 9 (2/6, 1/2), Alessandri 6 (0/1), Cardinali 7 (0/1 da 3), Benevelli 14 (6/9), Pellegrino 9 (4/7); N.e.: Sgrò. All. Perdichizzi.
LIOMATIC: Chiusolo 3 (1/2, 0/1), Barozzi (0/2,0/1), Morena 13 (1/3, 3/5), Cardillo 5 (2/4,0/3), Ruggiero 9 (3/6, 1/2), Bona 3 (0/2,1/2); Mian 15 (6/10,1/3), Deguara 12 (5/6), De Bellis 4 (2/4,0/1), Gigena 5 (0/2, 1/3). All. Putignano.
ARBITRI: Vanni Degli Onesti e Fabiani.
NOTE – T.l.: Upe 15/21, Lio 8/13. Ass.: Upe 15 (Zampolli 4), Lio 13 (Bona, Chiusolo, Morena, De Bellis e Ruggiero 2). Rimb.: Upe 32 (Bisconti e Pellegrino 7), Lio 33 (Morena 6). Progr.: 5’ 12-2, 15’ 31-17, 25’ 49-34, 35’ 68-57. Espulso Cardinali 31’ (64-49).
