BASKET – L’Orlandina out con il Biella, Soragna: «Qualche errore c’è costato la gara»
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BASKET – L’Orlandina out con il Biella, Soragna: «Qualche errore c’è costato la gara»

Pallacanestro Biella: Murta, Chillo 6, Raspino 18, Laganà 4, Infante 9, Lombardi, Berti 6, Voskuil 14, DeVico 6, Hollis 11. All.: Corbani.
Orlandina Basket: Busco n.e., Soragna 7, Laquintana 13, Benevelli 4, Portannese 9, Archie 24, Ciribeni 2, Cefarelli, Nicevic 6. All.: Pozzecco.

 

Alla prima in casa non arrivano ancora i due punti in classifica per l’Orlandina. Biella è corsara al PalaFantozzi giocando sugli errori dei paladini dovute per lo più alle assenze che rendono corta la rotazione. Finisce 65-74, ma negli scampoli di gara, così come a Brescia, l’Upea stava per compiere l’impresa. Ciò a dimostrare l’impegno sempre altissimo di tutti i giocatori biancazzurri.
La gara si apre con i primi due punti per Archie che tira dall’arco subisce fallo e va in lunetta, ma sbaglia un libero.
Biella inizia aggressiva e con un Infante ispirato anche dalla lunga distanza (5 i punti per lui nel primo periodo) si porta avanti 4-9 dopo 3′. Appoggia da sotto Nicevic eludendo la difesa di Hollis e Infante, mette la prima bomba Archie e l’Orlandina ha ricucito lo strappo (9-12 a 4′ dalla prima sirena). Portannese ha commesso già due falli e deve limitarsi nella meta campo avversaria, concede così due facili a Hollis (9-14). Entra in scena l’ex di turno, il capitano dell’Upea Matteo Soragna, 2/2 ai liberi e la tripla della parità a 14 (1′ da giocare). Il primo quarto termina 18-18 segnato dal positivo ingresso di Ciribeni che realizza gli ultimi due punti del quarto e rischia, dopo aver rubato palla dalla rimessa a Biella, di realizzare dalla media sulla sirena anche il canestro del primo sorpasso Upea.
Inizio shock di secondo quarto per l’Orlandina che subisce un parziale di 0-12 determinato esclusivamente da giocate perimetrali (Hollis, Voskuil e due volte Raspino). Interrompe il digiuno offensivo dell’Orlandina Dominique Archie, l’americano vola al ferro, realizza subendo il fallo concretizzando anche il gioco da tre punti (21-30 dopo 3′). Continua a bombardare Raspino dalla lunga distanza, ma Capo non vuole far scappare gli ospiti: Portannese a segno dal palleggio nell’area, due liberi di Laquintana, Benevelli in arresto e tiro dalla media e un altro 2+1 di Archie (30-35 con 1′ da giocare). Che cuore che ha quest’Orlandina! Sul ferro preso da Portannese, Laquintana si fionda sul parquet incurante per le sue condizioni (il giovane ha riportato una frattura nella gara precedente) e lo stesso agrigentino recupera il pallone. Purtroppo l’impegno profuso non ha portato punti negli ultimi 60 secondi del primo tempo. Si va all’intervallo 30-35 per gli ospiti.
Alla ripresa le due squadre alzano i ritmi. L’Angelico trova diverse soluzioni nel pitturato con Chillo e Hollis in avvio, l’Orlandina tiene con il piglio offensivo di Portannese (7 punti nel terzo quarto). Dopo 3′ minuti due liberi di Laquintana fissano il parziale sul 34-39. Mini break degli ospiti (0-5) grazie alla tripla di De Vico (34-44) cui replicano i cinque punti di fila di Portannese (due in contropiede e una tripla): 39-44 dopo 6′. La terza frazione di gioco si chiude 45-52.
Gli ultimi dieci minuti si aprono positivamente per l’Upea che aprono le danze dopo pochi secondi con un canestro dall’arco di Laquintana. A segno da sotto Voskuil e Lombardi per Biella, ma Archie con un arresto e tiro in allontanamento e una bomba in transizione porta l’Orlandina a distanza di un possesso (53-56 a 7 dalla fine). Benevelli riceve da sotto e realizza appoggiando al vetro, -1 per l’Upea (55-56 dopo 6’30”). I paladini sprecano due buone occasioni per il sorpasso che comunque arriva a 5′ 30” dal termina con due liberi di Laquintana (57-56). Una tripla con l’aiuto del tabellone di Lagana e un canestro e fallo di Infante (tiro aggiuntivo sbagliato) rimettono l’Angelico a distanza di sicurezza (57-61 a 4′ dall’ultima sirena). A 1′ e 35” dalla fine Biella è avanti 62-68, forte della continuità dall’arco dei suoi esterni e della buona presenza in attacco e difesa nell’area colorata. Tripla di Archie in transizione a dare speranza ai ragazzi di coach Pozzecco quando mancano 40” circa alla fine (65-68). Impatta sul ferro il tiro dall’arco di Laquintana che avrebbe dato la parità a 68. Termina 65-74 per Biella con riesce a trovare anche una tripla di Voskuil sulla sirena finale.

In conferenza stampa si presenta il capitano Soragna, la cui faccia basterebbe come dichiarazione sull’umore. «Sono dispiaciuto perché abbiamo commesso qualche errore di troppo, quelli che poi non ti concedono di vincere la partita – ammette l’ex Biella – Dobbiamo imparare che tutti questi piccoli errori ti costano la partita. Dovevamo fare un paio di cose che ci aveva detto Gianmarco e non l’abbiamo fatte. Mi fa rabbia perché abbiamo perso in casa davanti al nostro pubblico. Mancano due giocatori, è normale che la rotazione ora è corta. Dobbiamo, comunque, essere lucidi nelle fasi chiave del match».
Anche coach Pozzecco inevitabilmente manifesta un pizzico di delusione, soprattutto per come si era messa la gara nel finale. «Ero convinto che fosse cambiata la gara sul +1 per noi – dichiara il coach in conferenza – essere in vantaggio in quel momento doveva essere un fattore determinante per noi. Non ci abbiamo messo la stessa aggressività che abbiam messo a Brescia. Siamo andati nel pallone vedendo che sul campo si scivolava. Giochiamo ancora a tratti, perché fondamentalmente ci mancano due giocatori: uno è l’americano e l’altro è Basile. Baso può darci una mano in difesa, oggi non sono contento di come abbiamo difeso. I minutaggi sono alti per tutti e i ragazzi si sbattono ma non siamo riusciti a mettere il cuore. Quando sei sotto nel punteggio puoi incartarti anche mentalmente, e poi se devi andare in contropiede in un campo in cui si scivola». Avendo ascoltato le parole di autocritica di Matteo Soragna, Pozzecco conclude dicendo: «Ringrazio Matteo, ma so che la parte difficile della pallacanestro non è dire ai giocatori cosa devono fare, ma per i giocatori fare quello che gli vien detto. Poi con la rotazione corta ovvio che cala la lucidità di tutti».

14 Ottobre 2013

Autore:

admin


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