tra “mezze misse“, spigolosità e biscotti del Mulino Bianco
Parliamo di “pompe e quadri elettrici”, ma anche di un inusuale palcoscenico dove dirimere questioni tecnico-amministrative.
Al centro una fornitura per la nuova condotta da realizzarsi sul lungomare. 40mila euro l’importo di questa, che rientra in un appalto molto più cospicuo.
A curare il tutto è l’ufficio tecnico comunale, che sentito sull’argomento, assicura che tutto “è specchiato” e conforme alle procedure, come immediatamente, rispondendo al post di Salvo Messina, responsabile dell’Elettrosud, ditta che aveva partecipato alla gara, afferma il vicesindaco Carmelo Ziino.
Ma la vicenda, a Brolo, va oltre l’aspetto tecnico e procedurale, visti i protagonisti della stessa, ed ha immediatamente sollevato curiosità e commenti sui social, diventando oggetto di dibattito e scatenando le tifoserie.
Non bisogna essere aquile per, leggendo tra le righe, di evidenti allusioni.
Immediata la replica.
Prima quella informale dall’ufficio tecnico sull’assoluta liceità delle procedure.
Ma questo, a dirlo, era stato anche lo stesso Messina. Poi quella, anche questa informale nella forma, del vicesindaco Carmelo Ziino con un post su facebook che diventa però virtualmente ufficiale.
Lui – il vicesindaco – scrive, nel post di risposta, rivolgendosi direttamente a Salvo Messina. Ma prima sottolinee che non è avvezzo a utilizzare con frequenza quel il “mezzo” – Facebook – ma che ha “ritenuto da brolese, prima che da amministratore, che il post meritasse attenzione e quantomeno, per i cittadini di Brolo, un minimo di chiarimento”.
L’avvocato Carmelo Ziino, riepiloga i fatti.
Il Comune di Brolo, nel rispetto dei principi di trasparenza – in assenza di un albo di ditte di fiducia al quale attingere per la specifica fornitura – ha pubblicato un avviso relativo all’acquisto di una elettropompa (ancora consultabile sul sito istituzionale), che a pena di illegittimità non poteva essere limitato ad operatori aventi sede a Brolo o in Sicilia.
Poi puntualizza che:
Nell’avviso era espressamente previsto che l’operatore economico con il quale avviare la procedura relativa all’affidamento sarebbe stato individuato – mediante sorteggio – tra coloro che avessero fatto pervenire manifestazione di interesse nei termini previsti.
E quindi sottolinea:
La ditta Elettrosud, come diverse altre, ha fatto pervenire la propria disponibilità e tra tutte le ditte suddette, l’Area Tecnica ha regolarmente individuato – per come previsto mediante sorteggio – la ditta con la quale procedere all’affidamento, tramite mercato elettronico. Non si comprende, invero, sulla scorta di quale legittimo presupposto, l’Ufficio avrebbe potuto derogare alla modalità di scelta mediante sorteggio (il cui verbale costituisce un atto regolarmente accessibile), già prevista e pubblicizzata nell’avviso ed assegnare la fornitura ad una ditta locale.
Poi tra il tecnico ed il dire politico “si rammarica non meno di Te che sia stato un operatore di fuori regione a risultare il prescelto, ma sulla scorta di un procedimento trasparente e che, appunto, evita “supposizioni”. Per Ziino la sua risposta si limita “a ricostruire – però nella sua completezza – i fatti, affinché ognuno possa fare le proprie valutazioni.”
Ma citando Camilleri anche lui va oltre: “Nella storiella do si racconta, purtroppo, solo “la mezza missa”. Specificando che: “ raccontare la mezza missa in questa particolare situazione serve solo ad alimentare indignazione ed una indiscriminata cultura del sospetto. Forse sarebbe stato ancora opportuno specificare nel post che, trattandosi di una fornitura, le somme destinate “ad un brolese”, non sarebbero state 40000 euro (atteso che la Elettrosud non produce elettropompe ed avrebbe comunque dovuto far ricorso ad un fornitore verosimilmente di fuori regione) ma quell’assai spesso risicato (per quanto non del tutto irrisorio) margine di utile collegato alla stessa fornitura.
E affonda – alla fine – il colpo quando conclude: “Insomma, che si possa fare “benissimo” spesso è auspicabile, ma non sempre è legittimo”.
Quanto basta per la replica dello stesso Salvo Messina:
“Caro Vice Sindaco , ma sopratutto caro amico mio , il mio rammarico e la mia polemica si è fermata qua! Lungi da me proseguire, se no dovrei chiederti , con quale PEC sono state informate le ditte partecipanti alla manifestazioni del giorno nel quale sarebbe avvenuto il sorteggio?
Ti prego evitiamo di addentrarci su particolari ” spigolosi”.
Come ti prego non dire, passami, la parola “sciocchezza” che nessun Brolese le produce.
NESSUN BROLESE produce i biscotti del Mulino Bianco ….e quindi? Li acquistiamo a Milano..?
Suvvia lasciamo perdere .Un abbraccio.”
Stiamo pur certi che la questione non finisce qui, come neanche la lista dei commenti in calce alla nota del già sindaco del paese Salvo Messina.
Ma fa sorridere, leggendoli, uno di questi che testualmente dice:
“Ho letto il post di Salvo Messina, la risposta del vice sindaco ed i vari commenti….. onestamente non conosco i fatti e nulla posso dire in merito, ma posso dire che quello che traspare tra le righe è il falso perbenismo, l’ipocrisia, l’essere bigotti e chi più ne ha più ne metta…… infatti i dialoghi iniziano con…. caro….. e finiscono con…
Un abbraccio. Ma di cosa state parlando…?”