Categories: Cronaca Regionale

BENZINA – da 14 al 16 settembre Sciopero. Critico il Codacons: “Automobilisti ostaggi”

Un giorno di sciopero in più in Sicilia in occasione dello sciopero nazionale dei distributori di benzina, infatti nell’isola i distributori chiuderanno le loro saracinesche, rispetto ai colleghi della penisola già il giorno prima.

Le organizzazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc hanno confermato lo sciopero (dura replica in favore degli automobilisti del Codacons)  contro il Governo reo di non aver mantenuto gli impegni assunti in merito alla riforma del settore e al protocollo d’intesa del 20 Giugno 2008 e quindi per “nazionale ”l’inosservanza degli impegni assunti in relazione a una vera riforma del settore in merito al protocollo d’intesa con il ministero dello sviluppo del 20 giugno 2008”.

Le associazioni, inoltre, ”auspicano, in tempi brevissimi, che il governo regionale convochi le parti per dare le risposte a una crisi che mette in ginocchio i gestori”.

I perché dello Sciopero:

La proclamazione dello sciopero generale ( in tutta Italia dal 15 al 16 settembre) è l’inevitabile risposta al gravissimo deterioramento della situazione in cui versano le piccole e medie imprese dei Gestori, diretta conseguenza – assai più che della generalizzata crisi economica e della contrazione dei consumi – dell’effetto combinato da un lato della inadeguatezza delle misure per il settore che il Governo insiste a rinnovare e sostenere e dall’altro delle politiche dell’industria petrolifera che – in un contesto sempre più incerto e privo di prospettive – moltiplica comportamenti ed iniziative tese a scaricare sempre maggiormente sui Gestori i devastanti costi delle contraddizioni del sistema.

Tanto maggiormente è giustificata la netta reazione della Categoria quanto finora è stato altissimo il senso della responsabilità, dimostrato da anni dai Gestori e dalle loro rappresentanze con la presentazione di proposte innovative messe a disposizione del Governo e degli altri operatori del settore, cui sono solo state date risposte, peraltro largamente elusive, sistematicamente improntate sul piano comunicazionale e mediatico, piuttosto che sulla sostanza delle questioni, inseguendo facili banalizzazioni demagogiche piuttosto che affrontare i nodi strutturali del settore e della distribuzione.
Se da un lato, infatti, non è stato dato seguito agli impegni assunti e sottoscritti in prima persona dal Ministro dello sviluppo economico già dal 20 giugno 2008 contenenti importanti obiettivi di riforma e modernizzazione del sistema, neppure sul fronte dei prezzi si sono conseguiti risultati apprezzabili.

Al contrario l’assenza di qualsiasi forma di controllo ha, col tempo, generato una giungla di messaggi pubblicitari –sempre più incomprensibili ed ingannevoli per i consumatori – sui prezzi, sconti e promozioni, ai quali l’intero “sistema” fa ormai spasmodicamente riferimento: una situazione che espone la stragrande maggioranza dei Gestori a pesantissime discriminazioni, stanti i vincoli contrattuali e commerciali in cui è costretta ad operare, e progressivamente sospinta fuori dal mercato.

Sciopero benzinai, critico il Codacons: “Automobilisti ostaggi”

Il Codacons è critico nei confronti dello sciopero di tre giorni proclamato dai benzinai: gli automobilisti, afferma l’associazione, rischiano di diventare ostaggi dei disagi. “Queste forme di protesta sono sbagliate, perché danneggiano unicamente i cittadini – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Indipendentemente dalle motivazioni dello sciopero, che possono anche risultare condivisibili, chiudere gli impianti ed impedire per 3 giorni di fare rifornimento equivale a prendere gli incolpevoli automobilisti come ostaggi, arrecando loro un evidente danno”.

L’associazione annuncia inoltre che farà controlli sul territorio nazionale, perché “sono possibili manovre speculative sui listini dei carburanti, poche ore prima della chiusura dei distributori e subito dopo la loro riapertura, con rialzi ingiustificati dei prezzi di benzina e gasolio, così da approfittare della necessità dei cittadini di fare il pieno alle autovetture”.

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