Quando la Politica governa male i processi di riqualificazione sanitaria del territorio!
Siete fuori tempo… !
Quanto sta accadendo nel mondo della sanità siciliana ricorda una famosa gag del compianto Pino Caruso che interpretava un palermitano pieno di debiti inseguito dai creditori. Ognuno minacciava di rompergli un osso differente in caso di sua insolvenza! Ed alla fine, verso gli ultimi violenti creditori che lo perseguivano, rispondeva in palermitano: “Tutto prenotato! Grazie”. Nel senso che non avrebbe avuto più un osso libero a disposizione dei suoi creditori residui! Ora, se non fosse così serio e grave l’argomento, il parallelo, ad esempio, con l’Ospedale di Sant’Agata mi sembrerebbe evidente!
Intanto da ieri non è più, per scelta discutibile ma politica, un problema dell’Asp! Quindi strano che i protagonisti politici non lo dicano e non se ne dolgano! Poi c’è poco da rivangare e gioire: la Uil ha ragione affermando che non vi erano le ragioni minime di sicurezza dei lavoratori. Per carenze di organico croniche e progressive aggravatesi negli ultimi anni. Vedremo ora se il Commissario saprà far laureare ed abilitare nel giro di una settimana Anestesisti, Neonatologi ed Ostetrici per ridare le condizioni minime di sicurezza richieste giustamente dalla sigla sindacale.
Gli altri, purtroppo, giocano a chi “la spara più grossa”: non è un problema di soldi o di coperture economiche dell’organico, perché nel caso specifico la dotazione necessaria è prevista già nella rete approvata ed operativa da anni! È un problema di disponibilità di personale idoneo in atto indisponibile rispetto alle graduatorie di legge! Bene se il neo Commissario vorrà reclutare medici “ad libitum” senza rispettare le graduatorie o togliendoli ad altre strutture già a rischio per i turni… faccia pure e che Dio lo assista! Credo che gli stessi che si dolgono oggi… domani lo denunceranno se andasse fuori dalle regole!
Soluzioni proponibili : 1) il Punto Nascita è strategico e va salvato e messo in condizioni di sicurezza per i turni del personale. 2) La politica deve decidere e capire che ci sono altri rami secchi che non possono essere salvati in quanto non si può eccedere nella spesa prevedibile rispetto alla massa finanziaria della Azienda. 3) Chiusi i reparti inefficienti e poco produttivi si potranno così liberare risorse professionali ed, anche, economiche tali da mettere in sicurezza Sant’Agata, Lipari ed anche Mistretta che rappresentano per il territorio gli avan-posti nati per tutelare la salute dei nostri cittadini in zone geograficamente disagiate!
In una parola: Qualità a tutti i costi… rispetto ad una sterile quantità di una politica politicante. Lo scrivo da sempre e mai e poi mai tornerei indietro sulla sicurezza della “nostra salute” per nessun motivo di parte! Buon lavoro Commissario…
Beppe Picciolo (deputato all’Ars e anche medico)
