Bergamo, 16 settembre 2010 – Sarà la città di Bergamo ad ospitare la due giorni organizzata dalla Associazione Prometeo con il progetto “Coordinamento nazionale vittime della pedofilia”. Nei giorni di sabato 18 e domenica 19 settembre giungeranno in città un centinaio di famiglie provenienti da tutta Italia che hanno avuto a che fare in prima persona col dramma della pedofilia. Insieme a loro un’equipe composta da membri delle forze dell’ordine, psicologi, criminologi. “Sono una rappresentanza di un gruppo di almeno 1.500 famiglie, da noi seguite in questi anni e che abbiamo deciso di riunire, poiché l’arma più grande del pedofilo è il silenzio e l’omertà. Questo gruppo ha insegnato alle vittime invece che nessuno deve zittirle e che, mai come in questo caso, l’unione fa la forza.” A parlare Massimiliano Frassi, presidente della Prometeo, che sottolinea: “Le persone che interverranno hanno storie diverse tra di loro, accomunate però dal medesimo dolore: l’abusante è un sacerdote, un maestro, l’amico di cui si fidavano, il padre, il fratello. Alcune sono ad inizio del loro percorso, altre hanno riacquistato, dopo mille fatica, la meritata serenità”. Dal raduno nazionale emergeranno diversi proposte operative, sia di tipo legislativo che di tipo istituzionali con alcuni incontri che le vittime chiederanno, primo fra tutti quello col Santo Padre.
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