Lo sfogo del sindaco onorevole su facebook.
Leggo alcuni commenti pubblicati su Facebook che ledono la mia reputazione.
Le difficoltà che sperimentano cittadini, famiglie e imprese non ritengo legittimi alcuno alla maldicenza.
Mi ritengo (e sono) una persona corretta.
Ho già spiegato che la mia posizione nei confronti della Riscossione Sicilia discende in gran parte da un contenzioso in atto con l’Agenzia delle Entrate scaturente da un accertamento fiscale che ha preso di mira la mia attività libero professionale, (chi è incappato con il fisco, può ben capire) ed è una spiegazione a cui mi sono trovata costretta da una sovraesposizione inopinata.
In altre sedi ho rappresentato la mia formale doglianza rispetto alla pubblicazione di dati sensibili non giustificata dalla carica rivestita in quanto attengono alla mia sfera di privata cittadina.
Il cittadino è libero di non credermi, di criticarmi, di non votarmi.
Tuttavia, anche io sono un cittadino libero di adire l’autorità giudiziaria qualora insinuazioni e illazioni superino il livello di civile, serena, obiettiva esternazione del pensiero.
Non tollererò oltremodo alcuna battuta in libertà, alcuna facezia, alcuna arguzia et similia se ispirata da vigliacca propaganda antagonista.
I conti tornano sempre.
W l’Italia.
I fatti
Tutto scaturisce dal servizio mandato nell’ultima puntata delle “Iene” su Italia Uno.
Il servizio è stato realizzato da Gaetano Pecoraro già volto di “TeleJato” per poi passare dal Fatto Quotidiano con esperienze maturate a Exit, Gli Intoccabili, Piazza Pulita e vincitore del premio Francese.Un giornalista serio e accreditato.
Il servizio confezionato dalle Iene aveva come titolo “Quando gli Onorevoli eludono il fisco”, e qui Antonio Fiumefreddo, presidente di Riscossione Sicilia, denuncia come siano proprio gli Onorevoli Deputati della Regione Siciliana tra quelli che non pagano le cartelle esattoriali.
Fiumefreddo non è tenero con chi l’ha preceduto, e tra i tanti onorevoli presi di mira si ritrova anche l’attuale Sindaco di Capri Leone Bernadette Grasso che è in buona compagnia. Infatti vengono citati anche Nello Musumeci, Nicotra, Marcello Greco, Carmelo Currenti, Giovanni Di Giacinto e lo stesso Rosario Crocetta.
Nel servizio si evidenzia il debito che la Grasso ha nei confronti dell’Agenzia è corposo.
Quindi l’intervista, che appare, in perfetta sintonia con lo stile del programma.
Questa è “tagliata” e montata in un modo che la Grasso, su facebook, denuncia“artificioso” e definisce quanto trasmesso un mezzo che usando qualche frase estrapolata da un contesto ne fa “uso e consumo della tesi da portare avanti”.
E spiega il suo pensiero nel seguente post:
“Ho sempre avuto, e continuo ad averne, massimo rispetto per la corretta e libera informazione.
Non altrettanto per programmi televisivi che spacciano lo spettacolo per informazione e vogliono solo dare in pasto all’opinione pubblica “scandali” a buon mercato. Così non mi stupisce, anche se mi amareggia, il servizio della trasmissione “le Iene” su presunti miei debiti col fisco.
Non mi stupisce che la lunga intervista rilasciata, interrotta dal ripetersi delle stesse domande, sia diventata un piccolo stralcio nel quale usare qualche frase ad uso e consumo della tesi da portare avanti.
Non mi stupisce che questa vicenda venga utilizzata per screditare la mia immagine ed il mio impegno in Politica.
Mi stupisce che si faccia passare per “debito” o per “tasse non pagate” un contenzioso privato con l’Erario.
Mi stupisce che non si tenga conto della possibilità di un cittadino poter avviare un confronto per stabilire se quell’importo richiesto dall’Agenzia delle Entrate sia realmente dovuto (sulla base di discutibili Studi di Settore) o se devo essere ritenuta in regola sino a quando non si dimostrerà se e quanto devo realmente pagare”.
Scattano i commenti, le frecciatine, i post su facebook e visti i commenti e le illazioni, il sindaco\onorevole ci torna su. E la rete le crede e i like diventano centinaia.
Ma bisogna far un distinguo tra quello che è il lavoro del giornalista e la denigrazione spicciola fuori dalla trasmissiione..
Il lavoro di Pecoraro è ben fatto e in perfetto stile del programma.
Uno stile usato, consolidato, che ha fatto la storia dell trasmissione, che tra satira e scandalo, fa spettacolo e notizia.
E qui non ci piove.
E’ libertà di stampa.
E invece chi usa quel servizio per denigrazione personale, per gettar discredito, che diventa una sorta di saprofita della politica locale diventa disdicevole…
Qui la Grasso – che ha tutti i mezzi per dimostrare come ha fatto i fatti la sequenza dei fatti – fa bene ad indignarsi.
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