La Betaland Capo d’Orlando continua a rafforzare il proprio staff
La Betaland Capo d’Orlando continua a rafforzare il proprio staff, aggiungendo una nuova figura nel settore tecnico per continuare a perseguire la strada che il club ha scelto di intraprendere: benvenuto dunque a Kim Hughes nel ruolo di “Player Development Coach”, una firma di altissimo spessore tecnico e di prestigio per la nostra società.
Hughes, che da giocatore ha disputato due stagioni a Roma (1981-83, con uno scudetto), cinque a Reggio Calabria (1983-88) e una a Brescia (1988-89), vanta una carriera di tutto rispetto come tecnico, avendo lavorato come assistente in tre squadre NBA (Denver Nuggets, Los Angeles Clippers e Portland Trail Blazers) dal 1998 al 2015. Dal 4 febbraio al 15 aprile 2010, inoltre, Hughes è stato capo allenatore “ad interim” dei Clippers, sostituendo Mike Dunleavy.
Tornato a vivere in Calabria, nella stagione 2015-16 è stato collaboratore dello staff tecnico della Viola Reggio Calabria e in seguito della Vis Reggio Calabria, Hughes ha accettato la proposta della Betaland di integrare il gruppo di lavoro orlandino per aiutare la società a proseguire sulla strada della crescita dei giovani talenti e dei prospetti internazionali di alto livello.
Le parole di Kim Hughes: “Ho incrociato l’Orlandina per la prima volta in occasione di una gara amichevole, quando ho lavorato nello staff della Viola Reggio Calabria: rimasi molto ben impressionato dalle persone e mi piace molto la visione di questo club. Penso che l’idea di reclutare talento giovane e investire sul miglioramento dei giocatori sia la strada giusta. Io ho molta voglia di tornare ad allenare, ho incontrato Enzo e Peppe Sindoni due persone genuine ed entusiaste: l’idea di integrare lo staff tecnico come ‘Player Development Coach’ parte da loro, e il fatto di poter insegnare ai giovani mi stimola molto. Ho parlato a lungo anche con coach Gennaro Di Carlo, che mi piace molto come allenatore e dal quale ho subito avuto grande disponibilità. Il mio lavoro sarà quello di aiutare i ragazzi che saranno a sua disposizione a migliorare sempre di più. Per farlo, chiaramente, dovranno essere disposti a lavorare molto duramente”.
Il d.s. Giuseppe Sindoni: “Reclutamento e formazione dei giovani rappresentano il ‘core business’ del nostro club, che l’addizione della figura del Player Development Coach ci permetterà di poter sviluppare ancora di più: farlo con un allenatore del calibro di Kim Hughes rappresenta un grande valore aggiunto per tutta l’organizzazione”.
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