Una cabina elettrica da rifare. Da sistemare per le infiltrazioni d’acqua. Lavori programmati. Oggi dopo gli interventi esterni si lavora tra accumulatori e cavi. Dalle 9 del mattino e sino al primo pomeriggio tutti al buio. E’ una cosa normale, avviene… peccato che nessuno lo sapeva.
Stamani tutti a chiedersi perchè, a cercare, inutilmente, sui pali la normale “comunicazione agli utenti”. Certi che in manira disattenta nessuno se ne era accorto. Invece non c’era un bel niente.
La società fornitrice dell’energia elettrica aveva omesso un particolare importante… comunicare ai cittadini quel che voleva fare.
E non erano certamente lavori straordinari, questi erano stati programmati nel tempo.
Peccato, alla faccia dei tanti headline delle varie campagne pubblicitarie di questo gestore: #guerrieri #efficenza #unmotivoinpiù.
Unica nota positiva… il buon gusto che hanno dimostrato i responsabili del cantiere dei lavori.
Hanno scelto il colore che ben mimetizza la cabina elettrica.
Azzurra come la facciata nuova del palazzo. Questo al posto del solito giallo\arancio che qui sarebbe stato di un brutto unico.
Dar a Cesare quel che è di Cesare.
Dar ad Enel dopo il rimbrotto lo “zuccherino”.
Questa è Energia
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