All’alba è scattato il blitz antimafia dei carabinieri del Ros e di quelli del comando provinciale di Messina che stanno eseguendo 13 ordinanze di custodia cautelare in carcere in relazione a 17 omicidi compiuti tra il 1993 e il 2012 nel messinese. Tra i destinatari delle ordinanze anche il boss Giuseppe Gullotti, già condannato per l’uccisione del giornalista Beppe Alfano, il personaggio centrale dell’operazione dei carabinieri. L’accusa per i 13 arrestati è di omicidio aggravato dalla modalità mafiose. L’agguato al cronista, avvenuto la sera dell’8 gennaio 1993, non rientra tuttavia tra i 17 delitti sui quali gli investigatori hanno fatto luce.
Gullotti sta scontando una condanna definitiva a trent’anni di reclusione come mandante dell’omicidio Alfano. Il nuovo ordine di custodia cautelare gli è stato notificato in carcere. Il boss è stato accusato da alcuni collaboratori di giustizia di avere avuto un ruolo in altri episodi di sangue avvenuti a Barcellona Pozzo di Gotto. Le indagini su Giuseppe Gullotti, che avrebbe consegnato a Giovanni Brusca il telecomando utilizzato per la strage di Capaci, hanno consentito in passato di scoprire nel Messinese anche la loggia segreta Corda Fratres della quale facevano parte massoni, mafiosi e politici.
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