L’anima di un posto a volte è una musica, il battito d’ali dei gabbiani, un panorama, la gente che lì abitava, l’odore del contenuto di una pentola lasciato a bollire, un mestiere, un modo di vivere.
Oggi Brolo, con la morte di Calogero Tumeo, poco più di ottanquattro anni, perde un pezzo della sua anima.
Infatti forse, della sua generazione, quella che pescava per vivere e viveva per il mare, era tra gli ultimi pescatori ancora in vita.
Don Calogero – persona semplice e generosa – che con Rosa Cipriano, sua moglie donna austera e bellissima, aveva tirato su quattro figlie, viveva da sempre alla Marina, lungo la via, di fronte a quella che era stata la segheria di Bastiano Giannitto e Nino “Manciasciuttu”.
In quel quartiere, che la ferrovia separava dal paese, quasi una frontiera sino alla fine degli anni sessanta, e che il mare invadeva di detriti e ciottoli ad ogni mareggiata, lui aveva vissuto, con i suoi tre fratelli e le due sorelle facendo – come il padre, “sparasirinu” – il pescatore prima ed “aprendo” poi la “sua”pescheria, alla pari degli altri fratelli.
Ma un’altra cosa lo carattrizzava.
A lui non piaceva star fermo, non amava sfilettare il pesce da dietro il bancone.
Lui faceva l’ambulante del pesce. …. come i veri “pisciari”.
Prima il carretto, poi la motoape, quindi il mezzo furgonato… ma fondamentalmente il mestiere era rimasto uguale.
Calogero abbanniava, ogni mattina, quel che aveva di fresco, e se era un pescespada questo aveva sempre una rosa in bocca… a russana– e girava per i borghi dei nebrodi; lui era stato anche questo, per decenni, conquistando la fiducia di tanti, grazie alla sua innata simpatia, al sorriso che si allargava sotto la battuta pronta, alla bontà del suo pescato … da sempre, in un tempo che non passava mai.
Questo non è un post di viaggio o di costume. E’ un post in memoria di uno degli ultimi, come compare Lucio che stamani lo piangeva in maniera accorata, pescatori “veri” e veraci di Brolo.
Conosceva il mare, ne conosceva ogni onda e con la sua barca aveva sfidato e dialogato con il suo mare in ogni condizione atmosferica.
Intuiva l’arrivo del vento giusto, sapeva delle maree, aveva bene in mente i posti giusti per calare il conso, e quando lo si doveva issare; lo si vede nelle vecchie foto, a piedi nudi, con i pantaloni arrotolati, sull’arenile pronto a tirare lo sciabbaco.
Era proprietario di piccole barche, armeggiava, sin quando la salute gli l’ha permesso, tra reti e ami.
Era andato in pensione, ma lo sguardo era sempre li, su quell’acqua.
Un “rispetto” che ha trasmesso – con amore – a tanti, a partire dai nipoti.
Stamani, all’alba, si è sentito male, e estrapolando come all’inizio, il testo di Faber*, alla fine “Aveva un solco lungo il viso come una specie di sorriso“.
Il pescatore si è addormentato.
“Dietro alle spalle [….] la memoria è già dolore…“:
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* senza voler parafrasare quel testo
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Su “scomunicando” esiste una rubrica “brolesi” che parla e narra dei fatti e degli “Uomini” di Brolo.. per chi vuole passarsi il tempo basta cercare in archivio.
Alcuni titoli
Brolesi – “All’ombra dell’ultimo sole”
Arturo Caranna – Un brolese “sovversivoi”
BOLESI – La neve del ’62 in attesa del “Big Snow”
“Amarcord” Brolesi – Le Moto e i Vitelloni
RICORDI BROLESI – Vent’anni. Quando la Tiger li festeggiò al Gattopardo
Poeti Brolesi – Vittorio Ballato
BROLO AMARCORD – Ecco la “Scuola”
“RITAGLI” BROLESI – La Tiger va in Promozione
BROLESI – E loro andavano all’Università
Brolesi – “Peppinello”
AMARCORD BROLESI – La prima sagra del pesce, erano appena iniziati gli anni ottanta
BROLESI – Indaimo e gli altri in consiglio comunale
Brolesi – Santa Lucia del ’41, quando “Ciccio” s’inabissò
BROLESI – Piccoli meccanici … era il 1955
BROLESI CHE VANNO VIA – Mariano Scarpaci il “compagno” imprenditore
BROLESI – Ricordando Carmelo Ricciardello, “inghiottito dal fango” nell’alluvione di Scaletta
STORIE BROLESI – Il “Barone” del mare
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
DOLCEZZE BROLESI – Armando finisce tra i quaranta pasticceri fotografati da Giò Martorana
BROLESI – Nino Capitti, “maestro pasticcere”
BROLESI – E piazza Nasi divenne piazza Mirenda
BROLESI – Tra ironia e amarcord
Brolesi – La Bidella
BROLESI – “Reverendi”
BROLESI – Don Carmelo, il “primo” telefonista
BROLESI – 1 milione di kilometri con l’Onorevole.
BROLESI – GIUSEPPE BELLANTONI UN GRANDE BARITONO “DIMENTICATO”
Brolesi – Morire per un lavoro.
LUTTI BROLESI – E’ morto uno dei “padri” del sindacalismo sui Nebrodi.
Brolesi: A “Puntidda” – L’oste di Lacco, che ha attraversato un secolo … va via.
Brolesi: Joe Ziino – Un “pezzo” di paese che va via… in America
CINEMA E UOMINI – I Vitelloni “Brolesi”
11 e 12 agosto 1943 – i Brolesi e la Guerra. Gli americani, gli sfollati, le bombe mentre Santo Campo, dieci anni, moriva sotto una jeep
Brolesi – “Pezzi di Scuola” che scompaiono.
Brolesi, Pippo Cipriano – Pescatore, “bandito & pentito”… è morto
“Le piene del torrente e della vita” – Presentato a Brolo il libro di Antonino Speziale
NINO SPEZIALE – “Le piene del torrente … e della mia vita”
Mangiar Bene – A Brolo c’è, da sempre, “La Quercia”
Brolesi – La buona pesca
Brolo e la Guerra – A 70 anni dallo sbarco
4 novembre a Brolo – Carmelo Giuffrè e gli altri
BROLO & LA GUERRA – Le foto dello sbarco
BROLO – Si celebra, tra antimilitarismo e commemorazioni storiche, lo sbarco americano del 1943
BROLO – Ordigno bellico rinvenuto in mare a Malpertuso, ultimo testimone dello sbarco degli alleati
BROLO, BROLESI E IL CARNEVALE – Ettore Salpietro, uno scienziato nella tradizione della “festa”
Personaggi – Brolo: l’ultimo saluto a “don Nunzio” Giuffrè
CIAO VINCENZO – Ieri i suoi funerali a Brolo
Assenze – Ciao Giovanni.
e ancora tanti altri…..