Fioravanti: “I PUC rappresentano un’occasione di inclusione, formazione e crescita per i beneficiari e per la collettività”
Attivati nel Comune di Brolo, i Progetti di Utilità Collettiva (PUC) previsti dalla legge n.26 del 2019 e che coinvolgono i percettori del reddito di cittadinanza. Così come disposto dai Patti per il lavoro o dai Patti per l’inclusione sociale, i soggetti coinvolti sono tenuti a svolgere nel Comune di residenza servizi per almeno 8 ore settimanali che possono arrivare fino a 16, secondo quanto previsto dalla normativa vigente.
I PUC hanno l’obiettivo di supportare bisogni ed esigenze della comunità in ambito sociale e di tutela dei beni comuni – tenuto conto anche delle opportunità che le risposte a tali bisogni offrono in termini di crescita delle persone coinvolte.
L’attivazione dei PUC al Comune di Brolo è stata coordinata con la supervisione dell’Assistente Sociale comunale dott.ssa Stefania Saitta e con la Direzione dell’Ufficio Servizi Sociali del Comune.
Nei giorni scorsi, infatti, i beneficiari RDC destinatari dei PUC sono stati sottoposti alla visita medica ai fini della sicurezza sui luoghi di lavoro ed informati sulle norme in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro e rischio di contagio da COVID.
“Nelle prossime settimane – afferma l’Assessore ai Servizi Sociali Tina Fioravanti – saranno avviati nuovi progetti per ulteriori percettori del Reddito di Cittadinanza, poiché oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un’occasione di inclusione, formazione e crescita per i beneficiari e per la collettività”.