Altro veleno, altri animali morti. Punto limite, bisogna agire in fretta e subito.
I frutti dei bocconi avvelenati non tardano a giungere.
La denuncia sui social non è servita a nulla.
Il ritrovamento di un gatto nella zona di via Gabriele D’Annunzio (la foto è d’archivio) è un altro caso del piano criminale messo in atto in questi giorni e che mette a rischio cani, gatti, anche domestici, ed altri animali.
E’ un vero e proprio problema sociale che di certo non aiuta a combattere il randagismo, che potrebbe essere l’elemento che fa scattare il piano criminale di chi attuala la “semina” delle polpette avvelenate.
Una problematica da fronteggiare e che in una scala di priorità non è da mettere in fondo.
Un problema che coinvolge il vivere comune, il rispetto ed il senso civico.
Chi di competenza – sia amministrazione con la longa manus della polizia urbana che carabinieri e polizia – devono stare all’erta per stanare questi bastardi assassini, anche scoprendo chi acquista pesticidi e veleni senza un giustificato motivo.
Il fenomeno al momento è sotto i riflettori e coinvolge Brolo e i suoi quasi seimila abitanti + 1 un assassino che appunto recuperando del veleno o del pesticida e un pò di carne tritata sa che ha gioco facile.
Anche i cittadini devono fare la propria parte denunciando comportamenti sospetti, senza omertà o complicità.
E ricordate le sterilizzazioni dei gatti randagi SONO GRATUITE PRESSO L’ASL VETERINARIA. Chiedete che vengano sterilizzati, si limiteranno nascite e problemi.
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