Valori di gran lunga inferiori ai limiti anche nel corso dell’ultimo campionamento volto dall’Asp dopo il ricorso che evidenziava presunti sversamenti di liquami. Per l’amministrazione comunale è “l’ennesimo atto di una vile campagna di sciacallaggio”.
Per motivi precauzionali dopo la nota dell’Asl, allertata dal ricorso, l’amministrazione brolese, diligentemente, lo scorso 26 luglio, aveva posto duecento metri di spiaggia, quella interessata ai presunti sversamenti, sotto la restrizione del divieto di balneazione.
“Un atto dovuto e necessario – dice il sindaco Irene Ricciardello che ha vissuto tutta la vicenda, racchiusa in questo fine, con grande sofferenza e fortemente contrariata per i risvolti negativi che poteva avere e che parzialmente ha avuto sulla ricaduta d’immagine del paese, che aggiunge – Un atto adottato responsabilmente nel rispetto della salute pubblica, anche se siamo stati sempre convinti della pulizia dell’acqua del mare di Brolo”.
Ora con le analisi in mano ed i risultati dell’ultimo campionamento eseguito direttamente sui prelievi effettuati dal personale dell’Asp, quindi al di sopra di ogni sospetto, il sindaco sbotta: “Abbiamo assistito ad un atto di sciacallaggio politico, un colpo basso della serie muore Sansone con tutti i filistei . Un atto ingiusto nei confronti soprattutto degli operatori turistici e dei cittadini, dove si sono inserite autentiche leggende metropolitane su epidemie e altri apocalittiche derive dovute al falso, o presunto, inquinamento – e conclude il sindaco – scadendo nel mondo delle fake news”.
I dati parlano chiaro e sono di gran lunga inferiori ai limiti fissati per eventuali contaminazioni di batteri.
Il mare di Brolo ha dunque, sempre avuto, una qualità buona per la balneazione.
Questo – dice il sindaco – non vuol dire abbassare la guardia, stiamo costantemente monitorando eventuali fonti di inquinamento che possono giungere anche da allacci abusivi al sistema di scarico della acque bianche, purtroppo difficili da individuare; controlli costanti sull’efficienza del depuratore consortile e sopratutto una grande attenzione sull’abbandono di immondizia e rifiuti sia da bagnanti sulla spiaggia, che poi finiscono in mare, che da parte dei natanti in transito.
E in questo chiediamo una mano anche ai cittadini\bagnanti che con le loro segnalazioni possano aiutarci, attraverso poi l’intervento della polizia urbana, a reprimere eventuali abusi, alla stessa stregua della denuncia finalizzata a colpire chi abbandona i rifiuti di strada”.
E conclude… “ho revocato immediatamente la precedente ordinanza di divieto… buona estate a tutti e buon bagno, con queste giornate afose ci vuol proprio, nel mare di Brolo uno dei più belli di Sicilia”.
comunicato stampa