BROLO: Capitale dello Yoga
Cultura

BROLO: Capitale dello Yoga

ohmDa domani e sino al 26 giugno  all’alba ed al tramonto meditazione in riva al mare.

L’iniziativa, curata Marinella Ricciarello manager e direttrice dell’hotel Costa Azzurra di Brolo e dalla maestra di yoga Sabrina Provasoli punta anche alla solidarietà ed alla cura, oltre dell’Anima, anche del Corpo.
Infatti per quanto riguarda la solidarietà,  la quota di adesione al corso, 25 euro, sarà devoluta attraverso l’AIDOS – Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo a sostegno del Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili in Burkina Faso.
Nel programma della settimana, oltre alla meditazione, tecniche di rilassamento sulla spiaggia, lezioni di “respiro” ma soprattutto la voglia e l’opportunità di incontrasi, confrontarsi e fare “gruppo”.
Un appuntamento certamente interessante non solo per gli appassionati consolidati dello yoga ma anche per molti neofiti che voglio avvicinarsi a questa disciplina che unisce alle attività mentali\energetiche anche la cura del corpo, essendo davvero una vera e propria ginnastica in grado di far lavorare tutte le fasce muscolari del corpo.

silvia_yogayoga_1Questa settimana del benessere si inserisce in una cornice di relax e divertimento a Brolo, all’Hotel Costa Azzurra.
Per avere maggiori informazioni su face-book c’è un gruppo apposito “yoga  al mare …”  oppure contattare direttamente la direzione dell’Hotel Costa Azzurra di Brolo vacanzemare@tiscali.it

Alcuni appunti di un viaggio chiamato Yoga: Di Sabrina Provasoli

reiki_request3Alcune persone pensano che Yoga sia un certo tipo di ginnastica, o proposte per contorsionisti, altri una religione, altri ancora una teoria dogmatica.
Yoga non è nulla di tutto ciò.
E’ un sistema antichissimo di tecniche e pratiche che, attraverso particolari esercizi fisici e mentali, aiuta l’essere umano a raggiungere il controllo del corpo e la concentrazione necessari per raggiungere l’equilibrio psicofisico.
La condizione di salute e di tranquillità sia fisica che psicologica, oggi più che mai risente delle abitudini di vita innaturali e squilibrate.
Per salute non s’intende solamente il benessere fisico e la mancanza di malattie, ma uno stato positivo di energia fisica e psicologica, di lucidità mentale e di pace dell’anima. Si tratta, insomma di una condizione di armonia con l’ambiente che ci circonda e con noi stessi.
L’equilibrio fisico si ottiene grazie ad un attività fisica costante ed adeguata, con il riposo, e con l’alimentazione sana.
L’equilibrio emotivo si ottiene attraverso il controllo delle proprie emozioni, mantenendo la mente sana ed allenata.
L’equilibrio dell’anima, anche se non è facile, si ottiene entrando in armonia con il mondo che ci circonda.
Lo yoga è uno dei sei sistemi del pensiero indiano chiamato darsana. Il termine deriva dalla radice sanscrita drs, che significa “vedere”, e viene così a significare “visione”, “prospettiva”, “punto di vista” o “un certo modo di vedere”. Al di là di tutti questi significati ce n’è un altro, che si può spiegare con l’immagine di uno specchio con cui possiamo guardare dentro di noi. Infatti, tutti i grandi testi ci presentano dei modi di vedere che servono a conoscere meglio noi stessi. Più comprendiamo gli insegnamenti e più vediamo in profondità dentro noi stessi. Lo yoga ha le sue origini nei Veda, i testi più antichi della cultura indiana. Dobbiamo la sua sistemazione come darsana vero e proprio a Patañjali, che compilò gli Yoga Sutra. Gli Yoga Sutra costituiscono senza dubbio il testo più importante dello yoga, anche se furono seguiti da molti altri.
Nel corso dei secoli sono state proposte molte interpretazioni della parola yoga. Una di queste significa “collegare”, “unire”. Un altro significato è quello di “legale assieme i fili della mente”. A prima vista possono sembrare due definizioni abbastanza diverse, ma in realtà indicano la stessa cosa. Se “collegare” convoglia l’immagine fisica di qualcosa da unire, un esempio del “legale assieme i fili della mente” è il predisporre la mente alla seduta di yoga prima di eseguire gli esercizi veri e propri. Quando i fili mentali sono raccolti in un’intenzione precisa, possiamo metterci al lavoro.
Un altro significato della parola yoga è “ottenere ciò che prima era inottenibile”. Questa accezione implica che forse oggi c’è qualcosa che non siamo in grado di fare, ma possiamo trovare gli strumenti per riuscirci; e questo strumento è lo yoga. Di fatto, qualunque cambiamento è yoga. Ad esempio, quando riusciamo a prendere una postura, o quando apprendiamo il significato della parola yoga da un libro, o quando capiamo qualcosa di più di noi stessi e di un altro attraverso un dialogo, abbiamo raggiunto un punto che in precedenza non avevamo mai toccato. Ognuno di questi cambiamenti e miglioramenti è yoga.
Un altro aspetto dello yoga ha a che fare con le nostre azioni. In questo ambito, yoga significa investire tutta la propria attenzione nell’attività di cui ci stiamo occupando. Supponiamo che, scrivendo questa tesina, una parte della mia mente stia pensando a ciò che voglio dire e un’altra parte pensi a qualcosa di completamente diverso. Più sono concentrata su ciò che sto scrivendo, maggiore è l’attenzione che metto nella mia attenzione del momento. Naturalmente può accadere il contrario: inizio a scrivere con grande attenzione e, mentre scrivo, la mia attenzione inizia ad oscillare. Posso pensare ai miei impegni di domani… Dall’esterno sembra che stia dando grande attenzione a ciò che faccio, ma in realtà la mia attenzione è minima. Sto facendo qualcosa, ma non sono totalmente presente. Lo yoga vuole quindi creare una condizione in cui siamo sempre presenti, realmente presenti, in ogni momento e in ogni nostra azione.
Il vantaggio dell’attenzione è quello che ogni azione viene fatta al meglio, e che nello stesso tempo siamo consapevoli di quello che stiamo facendo. Se siamo attenti a ciò che facciamo, non siamo più prigionieri delle abitudini: non siamo più costretti a fare qualcosa oggi solo perché l’abbiamo fatto ieri. Al contrario, abbiamo la possibilità di considerare le nostre azioni con freschezza e di evitare le ripetizioni puramente meccaniche.
Un’altra definizione classica della parola yoga è “essere uno con il divino”. Non ha importanza il nome che usiamo per indicare il divino (per me è l’Universo). Tutto ciò che ci avvicina di più alla comprensione dell’esistenza di un potere più grande e più elevato di noi, è yoga. E quando ci sentiamo in armonia con questo potere più elevato, anche questo è yoga.
Quindi, alla parola yoga si possono applicare molteplici significati. Benché lo yoga affondi le radici nel pensiero indiano, il suo contesto è universale perché tratta dei mezzi con cui favorire i cambiamenti che desideriamo produrre nella nostra vita. La pratica effettiva dello yoga conduce ogni persona in una direzione diversa. Non occorre aderire a nessun concetto di Dio per seguire la disciplina dello yoga. La pratica yoga ci richiede soltanto azioni e l’attenzione alle azioni. Ci viene chiesto di dare una piena attenzione alla direzione in cui stiamo andando, in modo da sapere dove andiamo e come arrivarci. Questa attenta osservazione ci consentirà di scoprire qualcosa di nuovo. Che questa scoperta porti a una maggiore conoscenza di Dio, a una felicità più grande o a una nuova meta, è un problema di ordine assolutamente personale.
Iniziamo da come siamo e da dove ci troviamo, e quello che deve accade accadrà.

18 Giugno 2010

Autore:

admin


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