Forse l’unico percorribile.
Con tempi di consegna calendarizzati.
Un Forum che è un tavolo tecnico, allargato alle varie categorie, ed aperto a chi vuol mettersi in gioco, lavorare, rimboccarsi le maniche, fare.. “è finito il tempo delle chiacchiere, delle discussioni da bar, del criticare senza sporcarsi le mani… tanto il lavoro lo fanno gli altri“.
Strumento innovativo di gestione con la quale il paese potrà, nella sua collegialità, dare soluzioni ai problemi che l’affliggono, senza delegare nessuno.
Un obiettivo sicuramente ambizioso ma forse unica strada percorribile.
Ma, lo sono in tanti.
La tensione del dibattito è sfociata – alla fine – nei sorrisi, non di circostanza, ma positivi che nascono proprio dalla voglia di fare, di costruire, di agire, che conduce verso il paese solidale, più volte richiamato, che non può permettersi – e deve impedire – che “chiuda qualcuno”.
Questo si chiama costruire un sistema-paese.
Un intervento centrato sull’importanza del recupero del patrimonio edilizio, di quello che è e che è stato la memoria storica del paese;
I bersagli centrati, quelli mancanti, i risultati avuti – anche quelli giunti non come si prevedevano o fuori i tempi programmati.
Un’esperienza che possa definire un nuovo progetto di sviluppo urbanistico e sociale del paese.
In sintesi la lunga argomentazione di Ridolfo può riassumersi: Cemento Zero; Ricostruire per ristrutturare; Riqualificare in maniera sostenibile.
Quindi un PRG che preveda la vivibilità del paese in un’ottica nuova gestita da un “Ufficio Piano” dove interagiscono servizi, commercio, turismo, transiti, viabilità, espansioni imprenditoriali e aree industriali.
Carlos Vinci, imprenditore turistico, ha fatto il punto, ad un anno dall’avvio del progetto “Dimorando” su cosa vuol dire investire nella professionalità, le difficoltà di aggregare, la necessità di superare le diffidenze, fare squadra, su quanto sia difficile penetrare con l’innovazione in mercati e menti ristrette.
Ha detto che se si vuole il sogno diventa realtà bisogna crederci.
Ha parlatori di professionalizzazione, mercati nuovi, flussi dentro e fuori la regione. Ha detto che c’è una strada percorribile per dare lavoro ai giovani e occupazione a tanti ed è il turismo.
Ha chiamato all’unità del settore, ha chiesto attenzioni, ma ha dato, parlando per molti, disponibilità a operare, a dare idee, fornire contributi.
Quello che Salvo Messina, ha più volte chiesto e ripetuto già all’inizio del suo intervento: “Da soli non si va da nessuna parte”.
Poi gli interventi finali, tecnici, da analisi, quello di Salvatore Maio, stratega del marketing, uomo della formazione del Club dei Borghi più Belli d’Italia.
Infine Simone Paratore, analista, attento osservatore dei flussi turistici, ha detto meno di quello che avrebbe voluto.
In sala si chiedeva la parola, si aveva voglia di dire….
Si è persa un’occasione di ascoltare.
Quindi il dibattito.
Prima acceso, forse sterilmente, fermo all’immediato .. ma non era quello l’oggetto dell’incontro.
Poi Salvo Messina chiedendo a tutti di provare a “mettere l’asticella più in alto” ha riportato gli interventi in una fase costruttiva.
Tanti piccoli, importanti tasselli per costruire un quadro spesso con qualche tinta fosca, di quello che è Brolo, di ciò che manca, di quello in cui si pecca.
Un Forum – condotto da Massimo Scaffidi – che è servito a levare molte false convinzioni, abolire termini come autarchia, vittimismo, egoicità, aiutato a far comprendere i limiti di un paese, ma anche le sue potenzialità (non 6 mila abitanti ma un comprensorio di 90 mila abitanti) a guardare la concorrenza non come un “satana da abbattere” ma come un altro commerciante con cui confrontarsi per evitare il generarsi di un paese dove manca l’offerta.
Ma ieri alla “multimediale” si è puntato il dito anche sulla necessità di far venir fuori il “nero”, di dare servizi, di ridurre i prezzi, di offrire qualità.
In sala tante persone, ma anche alcune assenze
Quella dell’Acib l’associazione dei commercianti, probabilmente per un impegno del Presidente, ma della quale il Sindaco si dice certo che sarà in prima fila a far parte di questo nuovo tavolo tecnico.
Di certo, al di là, di quello che verrà fuori, è stato una sperimentazione necessaria, un guardarsi allo specchio, dentro, non facile, doloroso ma costruttivo.
Un impegno per il futuro.
scomunicando.it pubblicherà, prossimamente, per aver tutti la giusta consocenza, tutte le argomentazione trattate dai relatori.
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