Nei giorni scorsi il sindaco di Brolo, con una nota inviata al Prefetto di Messina, all’Ufficio del Genio Civile, alla Sopraintendenza ai Beni CC. AA. ed anche al Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti ed all’Ispettorato Ripartizione delle Foreste oltre che all’Ufficio Locale Marittimo, per quanto concerne la tutela, vigilanza e antincendio, senza dimenticare la Capitaneria di Porto di Milazzo ed al Dipartimento Regionale, sezione provinciale, della Protezione Civile, aveva messo tutti al conoscenza di quanto avrebbe fatto nei prossimi giorni.
Una data l’aveva fissata il 14 novembre, per avviare la pulitura straordinaria dei torrenti Jannello e Brolo, anzi il Sindaco annunciava che avrebbe fatto molto di più dando vita ad un’azione, dettata dal rischio ambientale per esondazioni ed allagamenti, di un radicale e coprposo abbassamento del letto dei due fiumi.
Un’azione supportata dai sopralluoghi effettuati dove era emerso che i torrenti Brolo e Jannello avendo ridotto la loro portata idraulica in quanto si era innalzato il loro alveo, vista l’elevata presenza di materiale inerte che si era accumulato in tutti questi anni, addirittura ponendosi, in alcuni tratti, ad un quota sopra lo stesso livello stradale costituirebbero pericolo in quanto le acque proveniente da monte, non potendo defluire nel letto, potrebbero esondare nei terreni adiacenti mettendo a rischio la precaria stabilità del versante e delle contigue abitazioni.
Un rischio grave soprattutto per l’ampia e popolosa zona del quartiere Ferrara e dello stesso centro urbano cittadino dove l’argine del torrente Brolo, per fare un esempio concreto, nella sua parte esterna, ha altezze che superano ampiamente i tre metri, mentre nell’area interna questa si riduce a poche decine di centimetri.
Nella nota inviata la scorsa settimana dal Comune di Brolo si leggeva anche di come il comune modulerà il suo intervento: “Dal colloquio intercorso tra lo scrivente (il sindaco ndr) e l’ing. Capo del Genio Civile di Messina Gaetano Sciacca, relativamente alla problematica succitata si è giunti alla conclusione che lo sgombero del materiale in eccedenza presente nell’alveo dei torrenti è assolutamente necessario. Considerato che si tratto solo di materiale inerte, senza la promiscuità di altri materiali si è convenuti di costipare il suddetto materiale di risulta alla foce degli stessi… “
Ecco alcune dichiarazioni rilasciate dal sindaco di Brolo:
In cosa consiste quest’intervento?
E’ qualche cosa in più, di diverso, di quanto facciamo ogni anno.
La mia amministrazione si è sempre presa il carico e l’impegno di ripulire i torrenti, ed aggiungo che anche l’ampia azione di prevenzione e repressione del fenomeno delle discariche abusive che abbiamo esercitato in questi anni, ha evitato che questa situazione peggiorasse ….
L’intervento che ci accingiamo a fare è diverso dal solito, non basta infatti ripulire dalle sterpaglie, questo è più complesso, sistematico.
Da decenni mai fatto, oserei dire da quando si è smesso di prelevare la sabbia dai torrenti.
Noi abbasseremo l’alveo dei torrenti che cingono il paese, in alcuni tratti che riteniamo davvero a rischio di esondazioni.
E’ un’azione che abbiamo concordata con l’ing. capo del Genio Civile di messina, che al solito si è reso disponibile a collaborare sia dal punto di vista tecnico suggerendo come eseguire i lavori e sotto il profilo delle necessarie autorizzazioni .
Questo si somma agli altri intereventi di prevenzione che abbiamo messo in campo da agosto ad oggi ,così, a carico del comune, abbiamo provveduto, proprio in vista della stagione delle piogge, a far pulire caditoie e pozzetti ( questi interventi in teoria dovrebbero essere a carico dell’Ato) e abbiamo adottato anche metodologie innovative con l’utilizzo di speciale attrezzature per ripulire le grosse condotte, praticamente aspirando i detriti accumulatisi all’interno e che si erano, nelle anse sedimentati.
Certo l’imprevedibile può sempre accadere ma stiamo operando in maniera sistematica e seria.
E le risorse?
Queste sono sempre poche, anzi ormai quasi nulle, i comuni sono praticamente abbandonati a se stessi; ma vedere immagini come quelle di Genova, di Messina di qualche giorno addietro, o ricordare quelle di Giampilieri, o Roma ( solo di due settimane fa) sono cose che fanno male, e per noi sindaci responsabili, caricati di responsabilità oltre ogni limite, sono un monito ad operare subito, senza remore a prescindere da tutto.
Ma chi dovrebbe darci le risorse, che dovrebbe essere solerte a predisporre il tutto, purtroppo non c’è, non è vicino ai problemi della gente, di quella gente che ogni mattina, noi, sindaci di frontiera incontriamo, è un paradosso ma è cosi.
Siamo orfani di uno stato burocrate e assente.
Facciamo quello che possiamo, solo con le risorse del comune.. e non è facile.
Certo, è necessario aggiungere, Brolo, ha tratti di torrenti, nel suo territorio, ridotti dove effettuare gli interventi.
Questo ci permette di operare con più facilità, anche sotto gli impegni finanziari, rispetto ai comuni dove il territorio da gestire e salvaguardare è molto più ampio.
Cosa ci riserva il futuro?
Difficile dirlo, Brolo come tanti altri paesi è allocato in un sistema eco-paesaggistico fragilissimo, debole, devastato. Qui i due fiumi che caratterizzano il territorio potrebbero essere una risorsa, ma spesso diventano per l’incuria, nel gioco delle responsabilità e delle competenze, serbatoi di problemi e di rischio
Nel dettaglio stiamo completando la progettazione esecutiva per la realizzazione di un grosso bay pass che attraversa la ferrovia collegando la via Terranova direttamente con il lungomare.
Sarà una valvola di sfogo che collega tutta la parte a monte del paese e che servirà a far defluire tutte le acque che arrivano dalle zone alte risolvendo in maniera definitiva i problemi delle due parti del paese che continuano a subire i problemi di allagamenti durante le forti piogge.
Episodi che vedi la via Marina per esempio un po’si sono attutiti con gli interventi infrastrutturali fatte l’anno scorso.
Ma il problema è’ sempre lo stesso per quest’intervento serviranno circa 700.000,00 euro, riusciremo a trovarli ?…..vedremo una volta finito il progetto che dovrebbe essere pronto entro l’anno.
Comunque quando la natura ci manda questi moniti è una lezione vale per tutti.
Bisogna essere più attenti che nel passato, lungimiranti, educare, i giovani, al rispetto della natura, all’educazione ambientale..
Solo così si potrà risalire la china …
Con questi lavori Interverremo in un tratto che rappresentava la memoria storica di un artigianato che non c’è più.
Lì c’era una fornace, le vasche della calce.. il fiume dava lavoro, e chi lavorava lo rispettava.
Ecco la lezione che dovremmo imparare tutti.