Il Muro

BROLO D’AZZARDO – Più di 2milioni di euro bruciati nelle slot, senza contare gratta e vinci e altri giochi

Il recente database “L’Italia delle Slot” rivela dati inquietanti. Di fatto a Brolo le “macchinette” sono state gettonate per oltre 2 milioni di euro. Esattamente, il dato è quello del 2016, 2,08mln€ che per un paese che contava una popolazione di 5.739 abitanti, con un reddito pro-capite pari a 13.659€, determina statisticamente che ogni brolese si è giocato, lo scorso anno, 361,6€ , qualche spiccio in meno – complice sicuramente la crisi economica – del 2015 quando le giocate pro-capite toccarono quota 374€. Ma da conteggio manca quando dato allo Stato, grande biscazziere legalizzato, attraverso lotto, gratta e vinci, ippica e totip, enalotto e superenalotto ed le scommesse calcistiche. Ed allora il quadro per un paese dove molte famiglie non riescono ad arrivare a fine mese, diventa davvero allora inquietante. Ma – e non serve a consolarci – c’è chi sta davvero molto peggio.

Famiglie distrutte, casi di depressione per i troppi debiti, ma anche la paura di infiltrazioni mafiose interessate al riciclo di denaro attraverso le sale slot e i casi di usura – anche domestica – sempre più in aumento, con locali aperti – anche quando non potrebbero – h24. Ed ancora interventi di psicologi, decisioni delle autorità, la solidarietà di amici per evitar che anche le abitazioni finissero nel baratro di fallimenti causati dagli effetti della dipendenza da gioco sono la fotografia di un paese dove il gioco, quando diventa ossessione, e non da ora, è un’evidente piaga sociale.
Ne avevamo scritto (leggi sotto) qualche tempo fa.
Oggi ci sono dati e statistiche, confronti e analisi, quelli dell’inchiesta del Gruppo Gedi.
E così, mentre apprendiamo che l’Italia brucia 49 miliardi nelle macchinette e che nei Gratta e vinci, lotterie, superenalotto, scommesse sportive, lotto, macchinette, gioco online, ippica, bingo: nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi nel gioco, oltre la metà solo in slot machine e videolottery. Pari a più di due manovre finanziarie, emerge anche il quadro di una Brolo che gioca e spende e che difficilmente, tirando i conti, vince.
La Lombardia è la regione che spende di più, seguita da Lazio e Veneto. L’Abruzzo è la regione con la maggiore densità di apparecchi. Prato è la provincia italiana con la giocata pro capite più alta. Ma il pensiero che altri stanno peggio non ci consola.

Gratta e vinci, lotterie, superenalotto, scommesse sportive, lotto, macchinette, gioco online, ippica, bingo: nel 2016 gli italiani hanno speso 95 miliardi nel gioco, oltre la metà solo in slot machine e videolottery.

Il Rapporto 2016 d tratteggia un quadro inquietante: accanto al consumo di sostanze stupefacenti, sono in aumento anche le dipendenze comportamentali soprattutto quelle da nuove tecnologie: internet, videogiochi e slot-machines.
Ma torniamo al dato di Brolo dove le giocate procapite si riferiscono solo alla AWP – che sono le macchinette, chiamate anche “New Slot” che accettano solo monete e che sono presenti anche in bar e tabaccherie – alle macchinette legali, quelle registrare, e non provenienti dal mondo sommerso dell’illegalità che spesso gestisce questo “prodotto” a forte indice remunerativo.
L’analisi ci dice anche a Brolo nel 2016 non esistevano punti gioco con le VTL – le Videolottery che accettano anche banconote, sono presenti in locali dedicati e consentono giocate e vincite più alte -.

Brolo ha una popolazione di 5.739 abitanti con un reddito pro-capite pari a 13.659€.

Sempre nel 2016, ora ve ne sono di più, erano in funzione 48 apparecchi – 8,4 per 1000 abitanti.

Il dato dell’inchiesta porta a definire a nel 2016 a Brolo la giocata procapite è stata di 361,6€ a persona contro quella appena maggiore del 2015 che è stata di 374€. Un dato che statisticamente inserisce il paese tra i comuni “virtuosi”. Sic!

Il dato, per chi vive a Brolo, è inquietante, in relazione all’economia del paese, ma scorrendo i dati dell’inchiesta ovviamente c’è chi sta peggio.

Ma la sintesi statistica dell’inchiesta, come denunciato, non mostra il suo lato oscuro… i minorenni che giocano – ed è vietato -. E questa è un’altra storia.

Ecco per esempio la spesa media di gioco, in euro,  nei paesi limitrofi. I dati sono relativi al 2016 – il primo, mentre il secondo è del 2015. Preoccupante oltremisura il dato di Torrenova, anche e qui funziona un Bingo che attrae gente da diversi centri dei Nebrodi, se si guarda il reddito pro capite più di due stipendi mensili vanno a finire dentro le slot.

Torrenova – 2.686,7 – 2.501,7

Capo d’Orlando – 874,8 – 890,5

Sant’Agata Militello – 682,2 – 593,5

Gioiosa Marea – 644,7 – 732,8

Patti – 443,1 – 401,1

Ficarra – 103,4 – 81,7

Piraino – 419 – 319,5

Singara – 350,4 – 346,4€

Messina – 454 – 466

Giusto per sapere a chi vanno le vincite:

Nel 2016 il 71,6 per cento delle vincite è tornato nelle tasche dei giocatori, che però continuano a giocare alimentando un circolo vizioso. Il resto degli incassi, pari a oltre il 28 per cento (28,3%) va allo Stato (17,5% contro il 13% del 2015), agli esercenti (6%), ai gestori (4,3%) e ai concessionari (0,5%).

Nel 2016, il settore dei giochi ha garantito entrate erariali intorno ai 10,5 miliardi, di cui 5,8 miliardi dai soli apparecchi. Ma è poi lo stato, anzi noi tutti, che dobbiamo far i conti con quanto ci costano, nei vari sert, le cure per i malati dal gioco ed i danni sociali, legati anche a furti ed altri atti criminali – prima l’usura – che si connettono al gioco e vista la diffusione, tra giovani e anziani possiamo davvero affermare che le slot sono l’eroina del terzo millennio.

Per vedere tutte le statistiche

http://lab.gruppoespresso.it/finegil/2017/italia-delle-slot/

avevamo già scritto

da leggere

L’inchiesta dell’Espresso di Fabrizio Gatti del febbraio 2017

http://espresso.repubblica.it/inchieste/2017/02/03/news/gli-italiani-si-rovinano-mentre-i-privati-lucrano-cosi-siamo-diventati-il-paese-delle-slot-machine-1.294745

Gli italiani si rovinano mentre i privati lucrano: così siamo diventati il Paese delle slot machine. Anziani, adolescenti e perfino bambini. Poveri e ricchi. Tutti appassionati dall’azzardo. Viaggio in un affare da decine di miliardi che lo Stato continua a favorire. Incassando però sempre meno …..

Redazione Scomunicando.it

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