A volte capita…. non arriva il classico telo nero, ed il palco rimane spoglio.
Ma a Maria Favazzi, Antonio Traviglia, Elisa Spanò, Antonella Fazio, Roberto Raffaele e Dario Ricciardello l’idea non è andata giù, e svuotando le antiche case, recuperando materiali e vecchi dischi il tutto con un pizzico di fantasia, hanno trasformato il palco dove da lì a poco Salvo, Maurizio, Luca e Valeria, dei Frequenza Retrò, si sarebbero esibiti in un simpatico bistrò anni trenta.
Così la musica della band palermitana è diventata davvero un ancestrale filo tra un passato e il presente che guarda al futuro.
Il concerto è stato applauditissimo perchè a parte la scenografia loro sono talentuosi.
Abbiamo deciso, – dicono mangiando la pizza prima di iniziare a suonare – parafrasando Gaber, di mangiare un’idea per fare la nostra rivoluzione.
Affrontiamo ogni singola canzone come un compasso il foglio bianco, la novità è il colore.
Coloriamo il cerchio con estrema cura, guidati da un forte impulso creativo.
Il bianco, il nero, il colore: Frequenze Rétro
Davvero bravi.