Riceviamo e pubblichiamo, mentre manca all’appello il comunicato del consigliere “indipendente” Cono Condipodero.
Il consiglio di ieri, con l’approvazione della ipotesi di bilancio riequilibrato del 2014, rappresenta l’epilogo di un percorso politico-amministrativo fatto di “tasse e dissesti” che, come è noto, la minoranza consiliare non ha condiviso.
Un adempimento evaso, ad avviso di questo Gruppo, con colpevole ritardo, visto che la pubblicazione sulla G.U. della nomina della Commissione Liquidatoria è avvenuta il 30 novembre e che – per legge – il bilancio avrebbe dovuto essere approvato entro il termine perentorio di tre mesi. Ed in ogni caso, a chi giova attendere sempre il termine ultimo o sforarlo?
Non è la prima volta e, purtroppo, non crediamo sarà l’ultima che questa amministrazione non tiene conto dei tempi imposti dalla Legge o dalla Corte dei Conti.
Anche per questo, ma non solo, saremmo molto più cauti se fossimo nei panni di questa maggioranza nel parlare di “missione compiuta”.
Tantomeno ci sentiremmo di affermare che, quello appena approvato, “è un bilancio redatto secondo criteri di attendibilità, credibilità, veridicità e prudenza”.
Perchè anche nel merito al Gruppo consiliare di minoranza, sono rimasti molti dubbi.
Ad esempio, non si comprende come possa essere stata iscritta in bilancio la somma di Euro 1.540.000 (unmilionecinquecentoquarantamila!!) per entrate derivanti dall’IMU, atteso che nell’anno precedente tale importo era pari ad euro 950.000 (novecentocinquantamila). Oppure come possa essere stata inserita in bilancio la somma di Euro 300.000 per recupero evasione tributi, posto che – ove effettivamente recuperate – tali somme sarebbero di competenza della Gestione Liquidatoria.
E cosa dire della somma di Euro 300.000,00 per “eccedenza consumo acqua”? Forse è per alimentare questa entrata, che quotidianamente assistiamo alla fuoriuscita di migliaia di metri cubi di acqua dai serbatoi brolesi?
Purtroppo insieme all’acqua, scorre il tempo e trascorre a danno di un Paese che è paralizzato da quattro anni e che – se tutto va bene e si raccoglierà l’approvazione del Ministero – si trova nel 2018 a fare i conti con la ipotesi di previsionale riequilibrato dell’esercizio 2014.
Missione compiuta!? Da questo punto di vista, l’attuale amministrazione ha conseguito senz’altro un risultato storico.
Di certo, però, poco meritevole di vanto.
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