“Quel che non ci piace e a cui mai ci rassegneremo è l’ostinazione a millantare meriti che non si posseggono, a capitalizzare e far proprie iniziative altrui“. Dura presa di pione di Pippo Laccoto il giorno dopo della “consegna“ del finanziamento per il completamento dell’Alberghiero di Brolo da parte del sindaco Irene Ricciardello, sua competitor. La replica del sindaco.
Con un comunicato stampa Giuseppe Laccoto, ex sindaco e candidato sindaco di Brolo, alza il tiro sull’Alberghiero, rivendica, puntualizza, precisa e accusa.
“Non ci stupiscono le passerelle alla vigilia della campagna elettorale, né gli annunci di finanziamenti e lavori che, a causa di incredibili coincidenze, giungono a due passi dal voto amministrativo. E’ stato così da sempre: fa parte del gioco. Quel che non ci piace e a cui mai ci rassegneremo è l’ostinazione a millantare meriti che non si posseggono, a capitalizzare e far proprie iniziative altrui.”
Così Pippo Laccoto attacca sulla vicenda della ristrutturazione e dell’ampliamento dell’Istituto Alberghiero, Irene Ricciardello tacciandola di voler strumentalizzare e prendersi meriti su quell’istituito istituito a Brolo con decreto assessoriale dell’1 giugno 2007, proprio quando lui era sindaco della comunità.
E bisogna anche rammentare il propositivo ruolo dell’allora dirigente scolastica del tempo, Nunziatina Lacchese e della successiva, ma già eravamo nel 2012, Maria Ricciardello, che prima era presidente del consiglio comunale.
“La memoria corta, si sa, è una caratteristica della politica, specialmente di quei politici che mai riconoscerebbero di non aver fatto nulla – scrive Laccoto – ma proprio nulla, per difendere una buona causa”.
Poi rammenta che nel 2016, quando si trattò di bloccare l’iniziativa che voleva spostare a Capo d’Orlando le classi dell’Alberghiero lui si spese molto di fronte a quello che definisce “il silenzio assordante dell’Amministrazione Comunale e del suo rappresentante parlamentare di riferimento”, ed evidenzia che il 2 febbraio di quell’anno , quale deputato regionale, prese contatto con gli organismi regionali e nazionali dell’Istruzione e presentò un’interrogazione al Governo Regionale per bloccare sul nascere l’ipotesi dello spostamento”.
Per lui, in questo comunicato stampa che è una sorta di “Je suis l’Albergherio”, quello spostamento sarebbe stata una ferita mortale per “le prospettive di crescita culturali e professionali di Brolo, un danno irreparabile evitato grazie anche all’attività della minoranza consiliare e delle associazioni brolesi che si mobilitarono avviando una petizione popolare capace di raccogliere oltre duemila firme in poche ore. Questa è storia”.
Secca, quanto immediata, la replica di Irene Ricciardello.
“Noi sabato scorso abbiamo solo dato l’input all’Alberghiero del futuro, al suo completamento, a disegnare una scuola al passo con i tempi, che guarda avanti, e che da due classi di che era all’origine, oggi accogli oltre 500 studenti.
I ruoli sono questi, senza per nulla togliere meriti a chi si spese per l’istituzione di questa scuola, altrimenti avremmo rammentato per primo lo stesso Nino Germanà, allora assessore provinciale, che davvero fu determinante per il reperimento di quei fondi che aiutarono tutti per l’apertura dei corsi scolastici.
Quello, – continua il sindaco di Brolo – mi piace dirlo, è il passato, che poi, amministrativamente parlando è giusto dirlo, vuol dire anche una casa anziani mai completata, un ecomostro terribile all’ingresso del paese abbandonato che con il suo scheletro fatiscente per decenni è stato un pessimo biglietto di presentazione per chi giungeva in paese; ed ancora una serie di mutui che i cittadini brolesi stanno pagando e dei quali Laccoto per responsabilità politiche non è indenne.
E aggiunge il sindaco: “La differenza tra guardare il futuro e rimanere ancorati alla politica del passato sta proprio in questa polemica della quale ci escludiamo e non facciamo assolutamente nostra”.
E poi conclude “ Ancora due puntualizzazioni: Questo finanziamento, quello che permetterà all’Alberghiero brolese di potenziarsi, non graverà un euro dalle tasche dei cittadini… E questo è per Brolo una novità,e non voglio aggiungere altro.
La seconda puntualizzazione: Mai si è parlato di spostamento dell’Alberghiero a Capo d’Orlando, e qui le carte parlano chiaro, si trattò di un’ipotesi subito cassata dalla mia amministrazione che trovò fondi e spazi, grazia anche all’apporto della Provincia di Messina, per definire e realizzare le nuove aule necessarie per l’aumento degli alunni frequentanti l’Alberghiero. Agitare ancora oggi, uno spauracchio terroristico di spostamenti fantasma vuol dire essere a corto di argomenti“.
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