Due note, quella del Circolo Territoriale Fratelli d’Italia “Giorgio Almirante” Brolo – che comunque alza il tiro anche su altro – e del gruppo consiliare “per Brolo” che prendono spunto di quanto successo a Brolo qualche giorno fa con l’esondazione del torrente “Pozzo”, ma prima di leggerle… un ripasso alla memoria. (foto di copertina tratta da google maps)
L’allagamento dell’area del quartiere Macello, nelle proporzioni ed a seguito della bomba d’acqua di pochi giorni fa, non è facile da ricordare, ma in tanti in questi anni ne erano state Cassandre.
Anzi peggio ancora avevano preventivato il peggio, con l’esondazione del torrente Brolo, all’altezza della via Ferrara, quando il letto del fiume era arrivato a pochi centimetri dal suo argine e con le “strozzature” che erano state realizzate sul suo letto.
Poi una serie di interventi, tampone, oseremmo dire, hanno allentato quel rischio, esorcizzandone il pericolo, traslandolo nel tempo, ma la questione del torrente Pozzo resta.
Eppure in tempi non lontani c’era chi aveva previsto il recupero del “lavanaro“.
Un progetto tra lo storico\culturale e la nuova urbanistica, che voleva riprendere quel luogo dedito all’attività delle lavandaie, un’autentica agorà del paese, una piazza reale che precedeva di secoli quella virtuale di facebook, per ridargli valore e pregio, con la costruzione di quelle “vie dell’acqua” che a Brolo venivano rappresentante anche dalle fontanelle pubbliche, dal “pozzo” a Piana, dai rivoli delle contrade, a Mersa, Jannello, e Lacco.
Un progetto supportato anche da documenti storici che dettavano i tempi di quando i “padroni” potevano mandare le serve a lavare le “robbe”, utilizzando l’acqua e le “pietre” dei lavatoi più a monte, lasciando che la plebe utilizzare quelle più a valle, dove passava l’acqua fatta di cenere e della loro saponata…
Un progetto innovativo anche per i tempi, parliamo dei primi anni ottanta, che puntava alla salvaguardia della parte finale del torrente di Brolo, quasi un parco fluviale, ma che però in contemporanea, su altre scrivanie, quelli degli uffici tecnici per lo più delle imprese, quasi per una miopia congenita, autorizzava l’urbanizzazione di quelle zone, la riduzione e la cementificazione di quella “saia” e prima ancora, più giù, la chiusura di quel passaggio che sotto la “statale” portava a mare i rivoli del “pozzo”.
Ecco da quelle mancate intuizioni, e in quelle inopportune chiusure, possiamo trovare la genesi dei danni contemporanei, senza per questo giustificare mancate pulizie e omessi controlli. Brolo nei giorni scorso a visto affogare, anzi emergere dal fango, i vecchi errori, quelli che tendono a cancellare la memoria dei luoghi.
Storie vecchie che tendono a ripetersi.
Detto questo le due note di oggi.
Quella del Circolo Territoriale Fratelli d’Italia “Giorgio Almirante” Brolo all’amministrazione locale
A PENSARE MALE SI FA PECCATO, MA SPESSO CI SI AZZECCA.
Vogliamo iniziare questa nostra lettera di sollecito su cose da fare.
Perche pensiamo, visto quello che è successo venerdì scorso, nonostante l’allerta meteo fosse già stato diffuso da parecchio tempo, alcune zone del paese si sono allagate con gravi disaggi e danni per gli abitanti di quelle zone.
Pertanto quello che chiederemo, ai più sembreranno cose SCONTATE, ma ahimè in questi anni avete dimostrato che con voi nulla può essere dato per scontato.
Per questo vi chiediamo:
- visto l’arrivo della stagione estiva avete fatto richiesta all’ente ferrovia affinchè in tempi brevi provveda alla pulizia di tutta la parte di propria competenza del tratto di scarpata che costeggia la ferrovia dalla via Santa Barbara sino al torrente Jannello?
- avete fatto richiesta all’ente autostrada per la pulizia delle due strade di accesso al paese lato campo sportivo ma soprattutto lato Piraino? che sono in condizione penose, e per la parte di vostra competenza considerato che può essere un ottimo biglietto di visita avete programmato un intervento di pulizia di tutta la via Ferrara sino alla rotonda sulla nazionale? Avete fatto richiesta all’Anas per la pulizia della statale strada di ingresso al paese? Avete fatto richiesta alla Provincia per la pulizia della strada provinciale di collegamento con le frazioni, anch”essa in condizioni penose?
- avete pensato di posizionare i bidoni della raccolta differenziata sulla spiaggia vicino alle scalette o agli scivoli dove si scende a mare, perche è bene ricordarsi che l’estate non è solo dal 20 di luglio al 15 agosto.
- avete pensato di provvedere alla pulizia di tutti i tombini,visto quello che e successo con il torrente pozzo e l’allagamento delle zone del quartiere macello del venerdì.
- avete pensato di incrementare di una volta a settimana il ritiro dell’indifferenziata per le attività commerciali per questi due mesi estivi.
se avete gia pensato a tutto quello che abbiamo scritto non possiamo che dirvi bravi…ma se ancora non avete programmato nulla, fatelo nel più breve tempo possibile, perchè anche se siete voi gli amministratori pubblici la cattiva figura la fa ogni singolo cittadino di Brolo .
NOTA DI PER BROLO
I Consiglieri Comunali di minoranza del gruppo consiliare “Per Brolo” sono intervenuti sulla problematica determinatesi a causa dell’esondazione del Torrente Pozzo dello scorso 15 giugno. La tematica relativa al citato Torrente è ben nota all’Amministrazione, atteso che, periodicamente, si sono presentati fenomeni di esondazione, seppur di portata modesta.
Per tale ragione sarebbe stato necessario un intervento di manutenzione periodica che avrebbe certamente eliminato o, comunque, notevolmente attenuato un simile rischio. Invece, a causa verosimilmente della mancata pulizia dell’alveo, le piogge dello scorso 15 giugno, hanno determinato una copiosa tracimazione delle acque che hanno invaso alcune abitazioni e diversi locali commerciali.
I consiglieri di minoranza hanno, dunque, presentato interrogazione al Sindaco al fine di sapere se e quali interventi di pulizia dell’alveo siano stati eseguiti nel corso del corrente anno.
Un episodio, quello sopra richiamato, che ha non soltanto determinato ore di apprensione tra gli abitanti della zona interessata, ma che ha inevitabilmente provocato ingenti danni a diversi immobili e che con ogni probabilità rischia di gravare sul già travagliato bilancio dell’Ente.