Ottima iniziativa di sensibilizzazione dell’Istituto Compresivo.
Nel cineteatro di Brolo lunedì passato (16 maggio) si è svolto un incontro sulla “Giornata mondiale dell’acqua” organizzato dall’Istituto Comprensivo di Brolo. La dirigente prof.ssa Nunzia Maria Lacchese introducendo l’iniziativa ha evidenziato l’importanza dell’acqua nella vita dell’uomo e di salvaguardarla in quanto bene dell’umanità.
Il professore Salvatore Crisafulli, referente del progetto di Educazione Ambientale, ha illustrato l’esperienza didattica realizzata con il chimico dott. Tiziano Granata e ha presentato il dott. Franco Andaloro biologo, naturalista, consulente di numerosi organismi internazionali e di programmi televisivi, autore di libri premiati e di tante pubblicazioni scientifiche.
Il docente si è soffermato sulla campagna dell’ONU in merito alla gestione delle risorse idriche nelle realtà urbane sottolineando che un miliardo di persone, secondo l’OMS e L’UNICEF, non ha acqua sicura. Ogni anno ciò provoca la morte di milioni di bambini.
Infine ha detto che la distruzione di habitat e di ecosistemi provocata dall’urbanizzazione, dall’uso dei fertilizzanti, dall’inquinamento, dalle acque con metalli pesanti, dalla crescita di un turismo insostenibile, dallo scarico di idrocarburi, può portare alla morte del Mediterraneo.
Il dott. Tiziano Granata ha sintetizzato il lavoro sull’inquinamento dell’acqua svolto in due anni e ha descritto scientificamente le analisi chimiche e batteriologiche dei prelievi effettuati nel territorio comunale. Ha ripercorso il momento formativo con le classi II A e II C nel laboratorio Kennedy del dott. Mario Tripoli. Completando il suo intervento ha detto che bisogna controllare costantemente le acque perché dalla loro qualità dipende la salute collettiva.
Dopo ha parlato il dott. Franco Andaloro . Il ricercatore dell’Ispra ha tracciato un quadro dell’evoluzione dell’uomo e della formazione geologica del Mediterraneo. Il lungo viaggio nella storia della civiltà ha fatto emergere l’estinzione di moltissime specie ittiche e i processi di antropizzazione.
Delineando l’evoluzione della pesca e delle tecnologie utilizzate ha fatto percepire i danni enormi provocati all’economia dei popoli della fascia costiera. Secondo l’esperto soltanto se tutti i paesi del Mediterraneo attueranno azioni tese a realizzare uno sviluppo sostenibile si potrà fermare il degrado del mare.
Il riscaldamento globale- ha affermato il biologo- provoca problemi enormi come l’aumento della temperatura dell’acqua e ciò accentua i processi di tropicalizzazione, di invasione di specie ittiche e vegetali che distruggono gli equilibri ecologici. Inoltre ha criticato le piattaforme petrolifere e le trivellazioni che lentamente, mediante molti inquinanti, mettono in crisi le potenzialità naturali dell’ambiente marino.
Alla fine del suo discorso rivolgendosi ai ragazzi ha detto che possono fare tante cose per il mare: partecipare attivamente alle azioni di tutela, consumare pesci che hanno una vita breve rispetto ai tonni e ai pescispada e che non assorbono quantità rilevanti di sostanze nocive.
Il discorso espresso con grande capacità di comunicazione è stato suggestivo e ha suscitato interesse negli alunni e nei docenti. La magia della storia del mare ha proiettato i ragazzi nel futuro.
E’ stata una giornata memorabile da non dimenticare, un momento unico e irripetibile grazie a un grande affabulatore e poeta del mare come il dott. Franco Andaloro.