VIVERE INTENSAMENTE IL MOMENTO DEL PENSIONAMENTO. IL SALUTO ALLE DOCENTI TERESA VINCI, ANNA MESSINA E CARMELA GIUFFRE’
LE PAROLE DEL PROFESSORE CRISAFULLI SALVATORE
Andare in pensione significa ricordarsi come è iniziata l’esperienza dell’insegnamento, pensare ai ragazzi bravi, a quelli difficili, alla loro gioia di vivere, ai tanti genitori, ai colleghi e al personale della scuola.
Subentra la nostalgia per tutti i momenti vissuti. Si apprezzano di più in questo momento la bellezza e l’unicità del lavoro che ha regalato emozioni, sorrisi indimenticabili, trasmissioni di valori che viaggiano per il mondo.
Certamente durante il percorso scolastico non sono mancati conflitti, demotivazione, sfiducia per tutte le norme burocratiche che hanno complicato il lavoro rendendolo problematico.
Ripercorrendo gli anni ci sono tantissimi ricordi, centomila discussioni in classe.
La lezione per noi che restiamo è quella di ricercare l’armonia del lavorare bene insieme senza criticare ogni giorno gli altri.
Nonostante i tanti pensieri che affollano la mente, questo è un giorno speciale e bisogna viverlo intensamente. Si può tornare a scuola, incontrarsi, collaborare saltuariamente, aiutare i ragazzi con difficoltà in parrocchia e in altri modi per dare continuità ad una missione.
Per adesso care Teresa, Carmelina e Anna vi abbracciamo e salutiamo, ma desideriamo incontrarvi presto e spesso.
TERESA
Ho conosciuto Teresa negli anni 2000 quando sono arrivato a Brolo. Era severa, piena di energia, appassionata, veloce ed estremamente precisa, sempre puntuale.
Il rapporto con gli alunni era molto chiaro: sostegno, incoraggiamento, disponibilità. Nessuna tolleranza per i comportamenti di disturbo e di maleducazione. Erano momenti in cui nella scuola molti alunni manifestavano irrequietezza spalleggiati dai genitori.
Con un carattere forte e indomabile, ha caratterizzato la sua comunicazione per evidenziare l’importanza della matematica, delle capacità logiche e dello studio.
Non si è mai risparmiata. Ha cercato di far capire che la matematica è nascosta ovunque, nei fenomeni naturali, nelle piante, nella tecnologia, negli smartphone, nelle app che usiamo ecc.. Senza di essa le tante cose che facciamo nel nostro quotidiano non sarebbero possibili.
Inoltre, ha educato i ragazzi a porsi delle domande, quelle giuste in campo scientifico, nella vita in generale, spesso per prendere decisioni.
Poi sono stato trasferito a Torrenova.
Tre anni fa, quando sono tornato, ho notato cambiamenti importanti. Ho ritrovato Teresa che si relazionava con tutti nel ruolo di responsabile di plesso con serenità e cordialità. Non ha perso la capacità di alzarsi in collegio o in qualunque contesto per dire la propria opinione su tante cose che non funzionavano o per criticare i provvedimenti assurdi del ministero che aumentavano il lavoro a dismisura. Una voce coraggio senza peli sulla lingua per esprimere la propria libertà. In questi tre anni assieme abbiamo collaborato e spesso ho visto che si compenetrava tanto nei problemi degli alunni, soprattutto delle ragazze.
Io sono diventato l’insegnante un po’ severo e lei più tollerante, con la sindrome da mamma protettiva.
Abbiamo discusso varie volte di tante situazioni e la risposta è stata precisa: la vita ci cambia, ci dà lezioni molto pesanti che restano impresse, la fede aiuta a illuminare il proprio cammino.
Un saluto dal profondo del cuore. Ti auguriamo ogni bene e speriamo di poterti incontrare in salute sempre, per ricordare i momenti vissuti assieme.
CARMELINA
Ho conosciuto Carmelina quando frequentavamo l’università. Era protagonista attiva e allieva dell’eccellente professore di psicologia Ettore Caracciolo. Anch’io mi sono nutrito dei suoi insegnamenti, ma Carmelina è riuscita a trasmettere nella società esperienze di livello internazionale, che il suo mentore riuscì a creare con il suo grande dinamismo e le relazioni con i più grandi psicologi.
Dopo, oltre a insegnare, si dedicò ad ampliare i suoi studi con una serie di specializzazioni in vari campi e nell’ambito della disabilità e della logopedia.
Ci siamo ritrovati a scuola negli anni 2000, lavorando a stretto contatto per organizzare incontri e attività culturali. Abbiamo collaborato nei laboratori di giornalismo e in una classe difficile e complessa, pubblicando lavori che ebbero una risonanza nella stampa.
Per diversi anni scolastici fu valorizzata nel ruolo di collaboratore del dirigente, ma scelse di fare un passo indietro per problemi di salute , e lo fece anche come insegnante di lettere.
Negli ultimi anni ha coordinato con grande capacità e professionalità i processi di inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali, la formazione degli insegnanti e dei genitori per affrontare problematiche complesse. La sua precisione certosina, la minuziosità e la voglia di applicare norme e principi didattici sono stati importanti.
Bisogna esternarle un profondo apprezzamento perché ha dimostrato che le conoscenze permettono di trovare soluzioni efficaci, arginano i conflitti, accrescono il benessere soggettivo degli insegnanti, creano efficacia educativa, qualità degli apprendimenti e competenze emotive e relazionali.
Di grande spessore culturale sono state alcune iniziative nell’ultimo biennio. Tra tutte svettano quelle svolte soprattutto in sinergia con l’associazione “Amica Sofia”, per valorizzare la bellezza del pensiero critico e filosofico rivolto ai bambini e ai ragazzi in fase di crescita.
La passione di Carmelina e il suo spirito di servizio sono per noi un’eredità preziosa, da non disperdere. Ha saputo lavorare con tutti, riflettendo e chiedendo analisi sui suoi metodi per migliorarsi. Sei ancora una risorsa importante per il futuro. Ti caratterizza un entusiasmo giovanile e grande curiosità intellettuale per quello che accade nel mondo e nella società.
Sicuramente potremo continuare assieme il lavoro culturale che hai svolto.
Grazie con immenso affetto.
ANNA
Hai iniziato la tua carriera attraversando i Nebrodi con passione educativa. Ti sei presa cura dei ragazzi, cercando di far percorrere una strada luminosa di crescita intellettiva e umana.
Non hai lasciato nessuno indietro, dedicandoti a stimolare i talenti di tutti, coinvolgere gli alunni più difficili ha richiesto grande capacità empatica. Sei riuscita a motivare diverse generazioni anche quando gli alunni erano spenti, annoiati e disorientati, con varie strategie elaborate in modo creativo in situazioni difficili. Hai educato i ragazzi a essere competenti, leali, generosi e altruisti dando valore fondante alla fede in Dio per vivere nella fraternità, dare senso alla vita e migliorare il mondo attorno a sé. Non ti sei mai risparmiata.
Alcune attività ti hanno permesso una partecipazione attiva dei ragazzi, ad esempio le olimpiadi di grammatica, il concorso internazionale sulla Divina Commedia a Mosca, il recupero delle tradizioni popolari (la raccolta delle olive, le luminarie di Lacco, proverbi, leggende, le ricette, le feste religiose ecc.).Spesso nonni e nipoti si sono incontrati sul filo del tempo.
La scelta di approfondire i problemi della legalità nel processo educativo è stata strategica per creare un rapporto virtuoso fra giovani, cittadini e istituzioni. Oggi essa è un’emergenza. Dalla Toscana alla Lombardia e in tutta l’Italia dilagano fenomeni di illegalità (rifiuti tossici, riciclo di denaro da attività illecite, condizionamento degli appalti pubblici, abusivismo, tasse evase, sfruttamento dei lavoratori ecc.). Il teatro è stato uno strumento formidabile. Hai dimostrato che un docente non può prescindere dalla dimensione emotiva. Numerosi studiosi Piaget, Bloom, Goleman, Gardner hanno dimostrato che lasciare fuori dalla formazione le emozioni significa rendere la classe un luogo freddo, in cui le relazioni diventano impersonali e i contenuti didattici sterili e asettici. L’arte teatrale è diventata strumento per comprendere situazioni personali, sociali e svelare i segreti della vita. Un’autentica terapia per crescere e affrontare le proprie emozioni, ampliare la capacità comunicativa, la creatività, le relazioni con gli altri e la propria espressività. Nella tua missione educativa hai dato risalto anche alla tutela del patrimonio culturale, del territorio, ai problemi ambientali e ai mutamenti climatici. Una scelta importante: oggi sono drammi quotidiani e planetari. Anche il cinema ti ha permesso di offrire una lettura critica del mondo e della vita interiore.
Da quando sono arrivato a Brolo negli anni 2000 è nata una condivisione quotidiana del lavoro.
Molti inorridiscono all’idea di dover lavorare con la propria moglie nello stesso ambiente di lavoro. Non è stato così per noi. Tutto è stato faticoso, a volte ho letto relazioni per ben sette volte pressato dal perfezionismo e dalla tua ansia. Ogni giorno le nostre culture hanno interagito e rafforzato la passione educativa alimentata dal nostro amore e dalla voglia di vivere intensamente l’esperienza. Ci siamo arricchiti reciprocamente, le tue osservazioni mi hanno aiutato e per questo ti esterno gratitudine indelebile.
Mi auguro che la pensione sia un nuovo inizio di una vita gratificante, caratterizzata sempre dal nostro profondo e indistruttibile legame d’amore. Restano le belle esperienze e la grande avventura con alunni, genitori, colleghi e personale Ata. Dei momenti favolosi e incancellabili avrai nostalgia.
Adesso puoi camminare vicino al mare, nei boschi in tutte le stagioni, leggere più libri, viaggiare, apprezzare le arti, la musica e tante attività che hai sempre amato. Auguri con emozione.
Auguri a tutte e tre di tanta salute, di serenità e gioia quotidiana. Sarete sempre nei nostri ricordi.
Salvatore Crisafulli, i colleghi e il personale della scuola.
SALUTO DELLA NEOPENSIONATA PROF.SSA ANNA MESSINA
Buonasera dirigente, colleghi, amici e personale della scuola.
In questo momento importante della vita desidero rivolgervi un particolare saluto. Per noi insegnanti sempre a contatto con ragazzi della stessa fascia d’età (11-13), il tempo sembra non scorrere mai invece sono trascorsi tanti anni dal momento in cui a 24 anni ho iniziato il primo percorso scolastico, con profonda emozione, nel Liceo psicopedagogico di Castroreale.
Di questi anni ben 34 li ho trascorsi nell’Istituto Comprensivo di Brolo. Ripercorrendo il mio cammino professionale posso affermare che mi sono dedicata all’insegnamento per passione. E’ stata una scelta di vita consapevole, sempre amata sia da insegnante di sostegno che da docente di Lettere. Sicuramente sono tante le cose che avrei voluto fare meglio, ma spero di essere riuscita a trasmettere, oltre ai saperi, amore per la conoscenza e valori come il rispetto, l’onestà, la generosità, la lealtà, il coraggio, la giustizia e il perdono. Mi auguro di aver dato il meglio con umiltà, dedizione e umanità, elementi che ho sempre ritenuto fondamentali per arrivare al cuore degli alunni.
Ricordo i tanti ragazzi, anche del comprensorio nebroideo, che ho avuto il privilegio e il piacere d’incontrare e dai quali ho ricevuto tanto. Certamente non sono mancati i momenti difficili e di sofferenza, ma stasera desidero ricordare solo quelli lieti, sereni, di gratificazione e di condivisione di esperienze, sentimenti ed emozioni che hanno arricchito la mia vita.
Nella grande famiglia della scuola formata da dirigenti, insegnanti, collaboratori, assistenti, sono cresciuta professionalmente e umanamente. Molti hanno contribuito a rendere migliore il mio lavoro. Sono tante le persone con le quali ho instaurato rapporti collaborativi, affettivi e amicali. Alcuni in modo particolare, insieme al mio collega e compagno di vita Salvatore Crisafulli, mi sono stati sempre vicini sostenendomi e camminando con me anche attraverso i sentieri più irti. Di loro conserverò sempre nella memoria un caro ricordo, unito a un sentimento di profonda gratitudine.
Sono riconoscente ai genitori degli alunni che sempre hanno apprezzato il mio operato nell’ambito scolastico, offrendo la loro collaborazione per la realizzazione del lavoro educativo e formativo.
Mi mancheranno moltissimo le giornate trascorse a scuola e nella classe, le interminabili discussioni, le risate, le battute, le ansie adolescenziali dei ragazzi e i loro piccoli e grandi problemi da risolvere. Anch’essi fanno parte del bagaglio dei ricordi che resteranno nella mia memoria.
Desidero, infine, porgere i miei più sinceri auguri alle colleghe Teresa e Carmelina che, come me, lasciano il mondo della scuola e con le quali ho condiviso tanti anni del mio servizio.
Grazie per il tempo trascorso insieme. Che il Signore ci benedica e renda ancora feconda di amore e generosità la nostra vita futura. Abbraccio tutti i presenti con affetto. Vi porterò nel mio cuore, il posto più bello perché contiene tutte le cose che contano veramente nella vita.