Immediata la risposta-replica del vicesindaco.
Con una interrogazione depositata al protocollo il gruppo consiliare “Per Brolo” ha voluto richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione igenico-sanitaria della spiaggia brolese.
E il vicesindaco così replica.
C’è la massima attenzione e impegno….non c’è pericolo men che mai rifiuti speciali. Quanto fotografato – un episodio più unico che raro – viene definito sciacallaggio e non ammette correlazioni con quanto denunciato due anni fa. Per lui, afferma, parlano le relazioni e le foto fatte ieri dai vigili urbani.
Non è una replica ufficiale, ci sarà tempo, ma un’immediata puntualizzazione che corre con la nostra redazione sul filo degli sms.
Altro. Il comunicato è accompagnato da immagini “forti” che omettiamo di pubblicare e appresso vi spieghiamo perché.
il Comunicato continua:
on una interrogazione depositata al protocollo il gruppo consiliare “Per Brolo” ha voluto richiamare l’attenzione dell’Amministrazione sulla situazione igenico-sanitaria della spiaggia brolese.
Con l’approssimarsi della stagione estiva, infatti, è fondamentale che nella nostra cittadina, sia quantomeno assicurata la pulizia del litorale e la balneabilità del mare.
L’interrogazione trae spunto da segnalazioni che il Gruppo consiliare di minoranza ha ricevuto da cittadini, i quali non hanno mancato di fare pervenire talune foto che ritraggono un tratto di spiaggia antistante la zona del lungomare lato est, da appena un anno rimodernata.
Di seguito il testo dell’interrogazione inviata al Sindaco Comune di Brolo e al Segretario Comunale
Oggetto: Interrogazione grave situazione igienico sanitaria spiaggia Brolese.
Premesso che in data 23 Maggio 2015 abbiamo ricevuto numerose segnalazioni sullo stato in cui versa la spiaggia del territorio Brolese, tutte corredate da documentazione fotografica attestante la gravità della situazione (cadaveri di topi, rifiuti tossici, liquami).
Non è nostro interesse strumentalizzare l’accaduto, bensì sottoporre la grave situazione all’attenzione dell’Attuale Amministrazione e interrogare la stessa sui provvedimenti che intende attuare immediatamente per ripristinare lo stato delle cose.
Non si può nè sottovalutare, nè far finta che la problematica non esista. La documentazione fotografica inequivocabilmente parla da sola. Il pregiudizio igienico sanitario permane nella sua gravità.
Preghiamo che a tale segnalazione non si dia riscontro rimembrando il passato e la cattiva azione di “quelli di prima”…pretendiamo delle risposte concrete e immediate.
Per ns conto invieremo immediatamente relative segnalazione a tutti gli organi preposti al controllo in materia di tutela della salute e dell’ambiente.
Per tale motivo chiediamo di conoscere con risposta scritta quali provvedimenti ha adottato e quali intenda adottare per porre rimedio alla grave situazione sopra segnalata.
…………………….
Arriva la puntualizzazione del vicesindaco Gaetano Scaffidi Lallaro che evidenzia che questo modo di far politica è vergognoso, non si può parlar di emergenza sanitaria per un topo, così si danneggiano le attività turistiche del luogo e l’immagine del paese.
Ma aggiunge che la spiaggia e la sua pulizia sono una priorità dell’amministrazione e che in tal senso è impegnata in prima linea, anche con l’aiuto di tanti cittadini.
E poi ancora ” nessun rifiuto pericolo, in questo senso parlano le relazioni già redatte dai vigili urbani” e non accetta parallelismi con quanto denunciato dall’opposizione del tempo. “Allora denunciammo un modo di agire, l’apertura degli scarichi, conseguenza che portò alla devastazione della spiaggia, altro che il topo morto di oggi”.
Nota in calce.
Poco più di un anno fa non abbiamo pubblicato, per lo stesso motivo,le foto di un topo che galleggiava a pochi passi dall’arenile.
Un testo è sempre comprensibile, spiegabile, … si legge, si rilegge, si vaglia, si contestualizza.
Per questo lo pubblichiamo a maggior ragione se è un comunicato stampa.
Una foto rimane sul web, ha una dicitura sotto, dove c’è una località, un fatto, a volte neanche la data quando è stata scattata, non è contestualizzabile…
E’una foto che entra, per non uscir più dai motori di ricerca virtuale.
Fa danno subito e dopo … anche molto dopo.
Per questo allora e ora evitiamo di diventar strumenti di una futura pessima informazione.
Allora come ora abbiamo affrontato il problema; ne abbiamo parlato nell’ambito di una riflessione sul modo di essere su sui social network in generale, sul web. Perché, come ha scritto l’Agenda Digitale, bisogna superare il grande equivoco dei nativi del web. Sapere usare gli strumenti (in questo caso informatici, giornalistici e della politica) è cosa ben diversa dall’avere le competenze funzionali necessarie.
Ma non perchè la pensiamo così critichiamo chi pubblicherà, pubblica o ha pubblicato “certe” foto.
Il tema è sempre quello della consapevolezza.
Quello che pubblichiamo in rete è per sempre; dovremmo tenere sempre a mente questa verità.
Perché la rete non dimentica.
E non solo non dimentica quello che pubblichiamo di noi stessi ma ovviamente anche quello che pubblichiamo coinvolgendo altre persone, altre attività, posti di lavoro, futuro.
.
Per questo, forse per proteggere questo paese, senza censura abbiamo scelto di non pubblicare, fermo restando – con tutte le assunzioni di responsabilità del caso – che la gravità di quanto denunciato resta inalterato. è una denuncia che deve aver risposta.