L’operazione è alla prime battute e potrebbe esserci ulteriori risvolti
I carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura. Disarticolata la piazza di spaccio tra Brolo e Gliaca di Piraino. Serviva centinaia di persona di tutto l’hinterland.
Di fatto l’operazione era nell’aria.
Nei fatti erano due distinte «piazze di spaccio», anche se gestite da un unica regia, ed erano attenzionate da tempo dai militari.
Durante le indagini è emerso che per comunicare tra loro gli spacciatori utilizzavano spesso WhatsApp e Telegram, con un codice ben articolato e dettagliato al quale corrispondeva un successivo accesso ad una delle due piazze di spaccio, individuate nelle abitazioni di tre persone raggiunte dalla misura cautelare.
I componenti del gruppo erano molto attenti al modus operandi temendo controlli anche nelle aree urbane vicine alle proprie abitazioni.
Tra le prime news che emergono: il rimborso delle dosi appena acquistate, che i clienti si erano disfatti negli atti prima della perquisizione, attraverso un’equivalente fornitura a titolo gratuito, previa esibizione di copia del verbale della perquisizione, o il messaggio – in codice – del tenere la luce accesa di una stanza adibita a salotto per segnalare la disponibilità dello stupefacente. Segnalato anche il ruolo dei «riders». Quello che alcuni spacciatori avevano consegnando a domicilio le dosi richieste.
L’operazione è scattata all’alba di oggi.
Impegnati i carabinieri della Compagnia di Patti oltre ai militari delle caserme di Brolo e Piraino (interessato anche il territorio di Gioiosa Marea) che hanno effettuato le operazioni in intelligence. A firmare l’ordinanza di applicazione di misure cautelari, è stato il dott. Angelo Vittorio Cavallo del Tribunale di Patti.
Sotto la lente delle indagini anche centinaia di giovani e meno giovani assuntori si rifornivano provenienti anche dai paesi dell’hinterland.
Durante il blitz sequestrata della marijuana e della cocaina oltre a del denaro in contanti, rinvenuta nella disponibilità di uno dei destinatari della misura.
Alle indagini pare che una mano nei controlli precedenti al blitz l’abbiano avuta anche gli agenti della polizia locale dei due comuni.
Dalle investigazioni svolte pare stiano emergendo rapporti tra soggetti del panorama malavitoso catanese e palermitano.
Per gli addetti ai lavori – visti i soggetti coinvolti e le quantità di stupefacenti sequestrate – quella di stamani potrebbe essere il preludio di un’ulteriore operazione.
il dettaglio
Nel corso dell’attività investigativa i Carabinieri hanno arrestato in flagranza di reato di 4 persone per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacente, con il sequestro di 100 grammi di cocaina, oltre 100 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e la somma in contanti di 3.500 euro ritenuta verosimilmente provento dell’attività illecita di spaccio, segnalate all’Autorità amministrativa 10 assuntori.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e per gli indagati vale il principio di non colpevolezza sino alla sentenza definitiva, ai sensi dell’art. 27 della Costituzione.