Tutto nasce nel salotto letterario allestito, giovedì scorso, alla multimediale di Brolo in occasione della presentazione di questo atipico libro di favole voluto dall’Armenio Editori di Brolo, curato da Linda Liotta Sindoni e scritto da Sebastiano Plutino.
Un libro che ha tanti valori aggiunti come ha sottolineato Salvo Messina, il sindaco di Brolo, introducendo i lavori condotti da Massimo Scaffidi.
Un libro che parla di biodiversità, del rapporto tra l’uomo e la natura, che fa scoprire la Sicilia, lo stretto di Messina, i Nebrodi…
Sulla stessa lunghezza d’onda del sindaco è Maria Ricciardello, l’assessore alla cultura di Brolo, che evidenzia, tra l’altro, il lavoro fatto a Brolo negli ultimi anni, di come stia “seminando” per raccogliere domani, ma l’assessore ha colto l’occasione anche per lanciare nuove iniziative tese a portare il libro, le presentazioni, gli incontri culturali, fuori dagli ambiti consueti.
Iniziative che si avvieranno già nelle prossime settimane, “sperimentali – come dice la Ricciardello – per le nostre latitudine ma di successo in altri luoghi, quindi perchè non provarci?”.
Il pomeriggio culturale brolese è stato davvero ricco di spunti.
Salvatore Granata, di Legaambiente nebrodi, – il presidente – ha, parlando del libro, preso spunto per denunciare il consumismo, l’usa e getta smodato, la ricerca del “P.I.L.”(Prodotto interno lordo) mentre sarebbe importante mirare – dice Granata ” al FIL – Felicità Interna Lorda” come punto di partenza per una migliore qualità della vita.
Poi Salvatore Crisafulli, docente di lettere con il pallino dell’ecologia, che ha curato l’introduzione del libro di Plutino, ha alzato il tiro parlando di un progetto che sarà presentato a giorni e che vede coinvolte le scuole, i ragazzi, il copro docente dei nebrodi.
Un vero e proprio premio letterario pensato per stimolare i ragazzi a leggere e scrivere la recensione del libro.
Tutto sotto l’egida dell’Armenio Editore di Brolo (che vuole anche realizzare una collana editoriale rivolta verso i più piccoli) e che punta al coinvolgimento di altre case editrici, di altri scrittori.
Un bel movimento, quello che si è creato intorno alla presentazione di questo libro, che Sebastiano Plutino, dopo i vari interventi ha voluto “raccontare”, anzi raccontarsi, parlando con l’anima a “cuori” intelligenti.
Quelli che affollavano la sala brolese.
Un raccontare di esperienze, di gentili denunce, supportato da immagini dei fondali dello Stretto, dalle foto della natura nebroidea…
Poi gli interventi del pubblico e quindi tutti a casa, con la mente recettiva e disponibile a vedere, nei pesci del nostro mate, tra le creature dei boschi, gli gnomi ed i folletti dei nebrodi, che vivono tra erbe magiche e riti propiziatori, altri segnali, altre lezioni di vita… e quella sana morale che alberga, da sempre, in ogni favola.
Melania Plutino e Linda Liotta che hanno letto alcuni brani di “Favolando” hanno dato un prezioso contributo all’incontro.
recensione del libro
di Salvatore Crisafulli
Scrivere racconti indirizzati ai ragazzi non è impresa facile.
L’autore si rivolge anche ai genitori, agli educatori e alla scuola usando parole magiche per far scaturire riflessioni sull’amore per gli animali, la natura, il mare e sui principi che regolano la vita.
Nel primo racconto lo scrittore fa rivivere l’atmosfera di una scuola in cui gli alunni protagonisti cercano di salvare un gattino abbandonato.
Lo portano in classe e quando il piccolo felino malauguratamente esce dallo zaino aspettano la sfuriata della professoressa Rosetta che invece li sorprende.
Emerge un messaggio forte: gli animali ci stupiscono, ci insegnano tante cose, provano emozioni, dimostrano amicizia, solidarietà e sanno amare. Non possiamo lasciare la difesa dei loro diritti soltanto alle associazioni animaliste.
Nel lento processo storico della domesticazione essi si sono affidati a noi e li abbiamo ripagati tradendo la loro fiducia.
Com’è potuto accadere tutto ciò? Forse perché non ci siamo fermati più ad osservare i loro occhi, smettendo di interrogarci sui loro sguardi pieni di luce e di quiete.
Il secondo racconto sintetizza l’avventura di tre ragazzi legati da un’amicizia profonda.
Grazie alle loro qualità sono dei privilegiati perché vengono ospitati nel mondo fantastico dei folletti.
Il viaggio avventuroso serve a far percepire le suggestioni e l’incanto del territorio dei Nebrodi, il fascino dell’habitat naturale caratterizzato da querce, aceri, noccioli, corbezzoli, ginestre, mirti, agrifogli e da animali come il riccio, la volpe, la martora, la cincia bigia e altri.
Non si può sperare di cambiare gli stili di vita, le relazioni interpersonali se non c’è una scuola che educa e prepara alle sfide del nostro tempo. Cosa c’è di più urgente se non intervenire per salvare il nostro pianeta dall’inquinamento distruttivo?
Chi deve educare ad amare la natura, a tutelare un bellissimo paesaggio, a salvare dall’estinzione una specie animale, ad apprezzare il piacere di respirare l’aria pura dei boschi? La scuola è l’ultima trincea e la speranza per non far sprofondare nell’abisso dell’indifferenza le nuove generazioni.
L’ultimo racconto espone l’esperienza di un piccolo pesce spada che rischia di essere divorato da uno squalo per aver disobbedito ai genitori.
Nel corso della narrazione si nota un amore profondo per il mare.
L’autore fa vivere la straordinaria biodiversità dello Stretto di Messina, un paradiso da tutelare e preservare.
Le caratteristiche chimiche delle acque influenzano l’assetto biologico dell’ambiente determinando un ecosistema unico nel Mar Mediterraneo.
Da sempre il mare è specchio dell’anima dell’uomo. Albert Camus scriveva: “Sono cresciuto sul mare e la povertà mi è stata fastosa, poi ho perduto il mare, tutti i lussi mi sono sembrati grigi, la miseria intollerabile”.
Il mare soffre sotto il peso del riscaldamento, soffoca, venendo meno alla sua funzione di polmone del passato, a causa dell’inquinamento. La pesca illegale e le spadare distruggono risorse biologiche e attuano uno sfruttamento squilibrato e letale della fauna ittica.
Leggere il libro può servire a preparare approfondimenti a contatto con la natura e strategie per evitare la passività dei giovani indotta dalla televisione e dai giochi elettronici.
Le scuole possono proporre il testo ai ragazzi completando il lavoro didattico con escursioni sui Nebrodi e visite guidate nello Stretto di Messina.
La creazione letteraria è originale.
La scrittura è nitida, scorrevole, piacevole e mette in risalto la psicologia dei personaggi.
A volte il racconto di un’esperienza può far scattare qualcosa dentro di noi e aprire una porta che pensavamo chiusa o non sapevamo che esistesse. Ogni lettura rappresenta un’opportunità per migliorare noi stessi e la qualità della nostra vita.
Quella del libro va oltre perché illumina i sentieri tortuosi del vivere quotidiano
tratto da: http://www.nebrodivagando.it/?p=493