Cronaca Regionale
BROLO – “Indignati”
Un lenzuolo bianco, una scritta con lo spray, sono il segno di una coscienza giovanile in fermento, libera e sensibile, quella di un gruppo di giovani brolesi che hanno, ancora una volta, sottolineato il loro dissenso verso la poltica del governo nazionale..
Lo striscione è stato appeso, dopo i fatti di Roma, nella villa comunale brolese.
Già in altre occasioni (acqua libera, protesta scuola, ecc..) il gruppo aveva fatto sentire il proprio “dissenso”.
Ecco il testo del loro comunicato stampa.
Il 15 Ottobre 2011 migliaia di persone hanno marciato e manifestato in tutta Europa e in diverse parti del mondo per protestare contro le risposte della politica alla crisi economica, ritenute inefficaci, diseguali e sfavorevoli al futuro sociale, materiale e umano delle giovani generazioni.
L’iniziativa è ispirata a quelle dei cosiddetti Indignados spagnoli, ai manifestanti che in questi giorni negli Stati Uniti si stanno muovendo con Occupy Wall Street e alle altre marce di protesta nelle diverse parti del pianeta.
Coinvolti numerosi stati, dall’ Italia alla Francia dalla Germania alla Russia ed ancora Stati Uniti, Polonia, Regno Unito, Paesi Bassi, Tunisia e diversi paesi nel Sud America.
Le ragioni della protesta sono molteplici e l’indignazione si muove contro:
– il sistema finanziario (paradisi fiscali, sistema pensionistco, evasione, gestione delle banche);
– il potere politico e i politici che hanno perso contatto con la realtà e con la popolazione (stipendi parlamentari,privilegi,agevolazioni,auto blu)
– le iniziative militari;
– la gestione del potere mediatico (leggi bavaglio,controllo dei mezzi di comunicazione libera,censura).
Partecipando a questa protesta diamo voce oggi a tutti gli indignati che vivono e sopravvivono inascoltati in migliaia di piccoli paesi come il nostro.
Prendendo atto dei fatti odierni di Roma la nostra testimonianza si discosta fermamente da ogni forma di violenza, di atto vandalico o distruttivo riconoscendolo come controproducente alla riuscita di una lotta globale dignitosa che persegue al contrario l’idea di un dissenso pacifista e costruttivo.
“La nonviolenza, nella sua condizione dinamica, significa sofferenza consapevole. Non consiste in una docile sottomissione alla volontà del malvagio, ma nel contrapporre la propria anima alla volontà del tiranno.
Operando sotto questa legge del nostro essere il singolo individuo può sfidare la violenza di un impero ingiusto per difendere il proprio onore, la propria anima e porre i presupposti per la caduta di quell’ impero o per la sua rigenerazione”.
Mahatma Gandhi
Brolo 15.10.2011