Un “paletto” che esce all’improvviso, in una strada già stretta ed al limite dell’agibilità, diventa un rischio per tanti… ma nessuno interviene.
La situazione “fotografata” è sotto gli occhi di tutti.
Sotto gli occhi degli “stradini” dell’Anas addetti al controllo della strada, che certamente avrebbero dovito, da tempo, rimettere in ordine quelle barriere.
Sotto gli occhi delle pattuglie di carabinieri e polizia che circolano sulla stradale.
Sotto lo sguardo dei “politici” che di questi tempi indaffarati nei loro tour transitano velocemente in quel tratto di strada all’uscita del paese.
Sotto gli occhi dei clienti del cenro commerciale che si affaccia proprio di fronte alla rotonda che da anni è diventata l’ennesima incompiuta, luogo di incidenti, stretta, inadeguata… una trappola.
Ad agosto il sindaco di Brolo cha segnalato, con una lunga nota, alla Direzione compartimentale dell’Anas anche questo disagio per gli automobilisti
“La SS113 è un pericolo, sporca, insicura, precaria …. Voglio segnalarvi anche la pericolosità della “rotonda” appena all’uscita di Brolo.
Da anni lì, in perenne “stato cantiere aperto, come laconicamente dicono i segnali che ne denunciano il pericolo, e che i proprietari del Centro Commerciale non possono completare per mancanza delle vostre autorizzazioni che a loro dire tardano ad arrivare.
Quella è davvero una situazione pericolossima e spesso anche le barriere, le New Jersey, si ritrovano, in quanto non fissate e precarie, in mezzo alla carreggiata, senza segnalazione alcuna.. autentiche barriere mortali”.
Salvo Messina scriveva così, subito dopo l’ennesimo incidente mortale avvenuto nel tratto tra Brolo e Capo d’Orlando, e aggiungeva: “Chi deve effettuare lavori e gli interventi oggi non può più fare orecchie da mercante – concludendo – Rimango in attesa di riscontro, di un incontro, di pianificare anche, nelle disponibilità e per le competenze di questo ente, anche interventi collaborativi”.
Noi intanto fotografiamo e denunciamo.