BROLO – Quel rudere sulla Nazionale…a posto del “glorioso” tabacchino di Ugo
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BROLO – Quel rudere sulla Nazionale…a posto del “glorioso” tabacchino di Ugo

Anche Cambia-Menti a 360° per Brolo accende i riflettori su quello scempio. Ed è l’occasione per ricordare Ugo Caranna che proprio, ma tanto tempo fa,  lì aveva il suo storico tabacchino che gestiva con Lidia, sua moglie. La tabaccheria i Brolo, oltre a vendere tabacchi nazionali ed esteri, sigari, tabacco sfuso come anche le sigarette che lui in maniera meticolosa metteva nelle bustine bianche, vendeva anche profumi, accendini, quaderni,  e le caramelline menta… altri tempi

 

Dalla nota del Movimento:

Passeggiando per la via principale del nostro paese, per intenderci la via Vittorio Emanuele III o come siamo soliti chiamarla la Nazionale, ci si imbatte in quello che rischia di diventare un elemento caratterizzante ed identificativo di Brolo, quasi al pari dello scoglio e del castello, ovvero il complesso costituito dall’edificio fatiscente (a rischio crollo) sede fino a qualche anno fa del tabacchino e la struttura provvisionale posta a suo sostegno.

Ed ancora:

La suddetta struttura provvisionale, realizzata in legno, dovrebbe garantire la stabilità temporanea dell’edifico e conseguentemente l’incolumità dei passanti, non dimentichiamo che ci troviamo sulla via maggiormente trafficata del nostro paese, ma il condizionale è d’obbligo…dovrebbe, da ciò che ci viene riferito questa struttura è stata realizzata senza a monte qualsivoglia tipo di calcolo o verifica strutturale da parte di tecnici abilitati, ovvero realizzata solo sulla base dell’esperienza pratica di chi l’ha installata ed inoltre non risulta in corso nessun iter (progettuale/autorizzativo) per la messa in sicurezza definitiva che, secondo noi, non potrebbe prescindere dalla demolizione ed eventuale ricostruzione dell’edificio.

Quindi l’interrogativo:

Ora siamo sicuri che le nostre fonti saranno male informate, anzi ce lo auguriamo ardentemente, perché se così non fosse vuol dire che si sta “giocando” con l’incolumità dei cittadini…e non ci vogliamo credere!

Il documento ovviamente diventa anche politico in alcuni passaggi del tipo quando si chiedono rassicurazioni all’ l’amministrazione su come stanno realmente le cose e sull’iter fin qui seguito per risolvere il problema ed in che tempi ciò avverrà.

Ed anche quando si rammentano i tempi lunghi:  Tutti abbiamo pensato circa un anno fa, quando fu realizzata la struttura provvisionale, lo hanno messo in sicurezza ed a breve interverranno…ma tutti abbiamo commesso l’errore di dimenticare che le cose da circa quattro anni viaggiano con tempi “propri”! Ma lasciando per il momento da parte il discorso legato all’attitudine alla gestione della cosa pubblica mostrata dall’amministrazione (sic!) e volendo anche sorvolare sull’aspetto legato al discorso dell’immagine del paese e del decoro urbano…”

Ed infine:

Sindaco, amministratori finché si discute di pulizia delle strade, verde urbano, rifiuti, tasse, servizi, incapacità amministrativa ecc. ecc. possiamo anche capire che preferiate non rispondere non avendo magari “argomentazioni” che giustifichino il vostro operato, ma qui si parla di un diritto sacrosanto del cittadino quello alla propria sicurezza ed incolumità ed è vostro dovere, a parer nostro, affrontare la situazione fornendo risposte concrete e non chiacchiere.

Ogni individuo ha diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza della propria persona. (Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, Articolo 3, 1948).

L’argomento di quel rudere, della sicurezza di chi transita, della cura dle bello, è cosa ghiotta e quindi riproponiamo la lettura di un articolo di qaulche mese fa, dove, tra le altre cose, evidenziavamo appunto lo scempio visibile sulla “Nazionale” a posto di quello che fu il glorioso tabacchino di Ugo dall’insegna di forma ovale, di lamiera bianca, con lo stemma della Repubblica dove c’era segnato il Numero della Rivendita e scritto: “Sali, Tabacchi e Chinino di Stato” poi sostituita da “Sali, Tabacchi e Valori bollati”.

Il Chinino per tanti anni era stato il rimedio per tante malattie, ma unica cura per la malaria che a Brolo imperava. Ugo sconsigliava sempre di usarlo per  via orale, ma di scioglierlo nell’aceto caldo e frizionarlo su spalle, piedi e mani.

Al tempo i Tabacchi erano di tipo più pregiato o economico. I più richiesti erano i Trinciati che erano di due tipi: “Forte” e “Comune”, di poco prezzo consentivano un buon risparmio per il fumatore. Da Ugo Caranna si potevano anche acquistare le “cartine” che venivano arrotolate sul trinciato, poi leccate per chiuderle, a formare le sigarette. Lui dalle “spuntature” ricavati dal taglio dei sigari, pr chi non si poteva permettere l’acqusito delle più care sigarette, ed alle sue spalle, lontane dalle manine leste di chi voleva portar  via i pacchetti senza pagarli, c’erano in bella vista  quelli delle Popolari, Indigene e Nazionali,che si vendevano anche singole “sfuse” o a “mezzo pacchetto”. Poi c’erano quelle Macedonia, ma erano per i signori.

In tabaccheria si vendevano anche le cartoline postali e illustrate, i francobolli, le carte bollate e le marche, ma anche le carte da gioco.

Altri tempi.

 

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25 Ottobre 2018

Autore:

redazione


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