Utilizzo aree e strutture sportive comunali. Era questo il tema dell’incontro fissato per stamani, 1 settembre, alle ore ore 11,00, direttamente presso la sala consiliare del comune di Brolo da parte dell’assessore al turismo Nino Tripi e dal sindaco Irene Ricciardello.
Un incontro allargato, al quale erano stati invitati oltre i sodalizi “importanti”, calcio, volley e tennis, anche i “minori”, dalle palestre agli “amatori”.
La nota di invito, partita dal comune infatti era stata indirizzata ai responsabili delle società che in questi giorni, a vario titolo, avevano richiesto l’utilizzo del campo sportivo, delle palestre comunali – scuola media e palazzetto – ma anche a tutti i responsabili dei circoli, delle associazioni, dei sodalizi sportivi locali.
Interessati all’incontro anche sodalizi extracomunali come la Saracena Volley, la Santangiolese Calcio e l’Orlandina e la Pattese, che avevano manifestato l’intenzione di poter utilizzare campetti, aree e luoghi destinati alle pratiche sportive presenti sul territorio comunale e di proprietà del comune.
Un incontro dal clima sereno, costruttivo.
E questo è stato un buon punto di partenza.
Nino Tripi, l’assessore allo sport, Gaetano Scaffidi, l’assessore al bilancio, e lo stesso sindaco Irene Ricciardello hanno evidenziato l’importanza che hanno le società sportive, il ruolo che svolgono quando “dialogano” con i giovani, ma hanno puntato il dito sulla necessità di regolamentare meglio l’uso delle strutture.
Niente sprechi, tutto a norma, applicazione dei regolamenti, nuove tariffe, servizi ed impegni per un adeguato funzionamento funzionale.
Senza guardare al come e al quando\quanto del passato, l’impegno dell’amministrazione è quello di mettere a norma gli impianti, portare a naturale scadenza le convenzioni esistenti per la gestione degli impianti già dati in convenzione, ma anche – è stato chiaramente detto – che con i nuovi regolamenti, quello del campo sportivo approderà in consiglio comunale nelle prossime settimane, ci saranno le nuove tariffe e i carichi di responsabilità da assumersi da entrambi le parti.
Il tutto per una gestione razionale.
Anche se l’amministrazione non ne ha fatto mistero, ha come intendimento di poter dare tutte le strutture sportive in affidamento, in modo da non gravare un centesimo sulla casse comunali, in cambio di sevizi efficienti e calibrate sulle esigenze della collettività.
Quindi regole che tutelino fasce orarie protette, uso a tariffe particolari per attività definite. Tutto controllato, calmierato, evitando sacche dove far fiorire lucro o altri interessi.
All’incontro erano presenti in tanti.
Dirigenti, amministratori di società sportive, staff tecnici. Tutti attenti. In gioco c’è il futuro dello sport locale che negli ultimi anni, con un bel processo di crescita ha sfornato successi e che oggi mette in movimento circa 500 ragazzi, ed erano anche presenti assessori e consiglieri comunali.
L’incontro è servito anche per prender atto delle tante necessità – alcune sommerse, non immediatamente evidenti, solo per addetti ai lavori, ma importanti.
E’ servito per comprendere cosa bisogna fare, nell’immediato e nel medio periodo.
Ed esce l’esigenza che per esempio che la palestra della scuola media, che è comunale, per essere autonoma ha bisogno di un accesso da e per i bagni; che bisogna sistemar meglio l’impianto di illuminazione; stesso dire per quello del campo sportivo; mentre tutti sono concordi che la palestra di via Quasimodo, dopo gli interventi fatti qualche mese fa in vista delle Kinderiadi, è in ordine e funzionale, mancano solo alcuni dettagli- come ha detto Luca leone parlando per tutto il comparto – risolvibili con poco più di nulla.
Ed all’uopo le tre squadre interessate ai prossimi campionati di volley hanno già stilato un calendario comune per l’utilizzo dello stabile.
Ora spetterà pianificare le esigenze degli altri club, sopratutto per chi utilizzerà il campo sportivo.
Qui le priorità sono legate alle esigenze dei campionati superiori, ma anche per gli allenamenti di chi ha i settori juniores e giovanili.
Ma l’impressione che è emersa sembra quella che tutti, in questa fase, sono sulla line del voler trovare un’accordo.
Intanto Irene Ricciardello ha assicurato che tutta la problematica è particolarmente attenzionata.
Nessuno sarà lasciato indietro e tutti avranno la possibilità di utilizzar al meglio, anche nell’ipotesi economica con i dovuti distinguo, le tante e varie strutture, compresi i campetti di calcetto.
Tra queste da inserire anche il palatenda che potrebbe divenire un polo sportivo alternativo, sopratutto nel periodo invernale, unendo funzionalmente spazi ludici e ricreativi.
Quindi l’amministrazione è in attesa di progetti e programmi.
Un incontro che nel momento che quasi tutto, in varia misura, lo sport brolese è entrato nel giro delle inchieste della magistratura dimostra che non è un settore malato o avvelenato.
Men che mai azzoppato o ripiegato su se stesso.
Che errori o superficialità gestionali, ovviamente censurabili, non devono essere confusi con la sana attività sportiva, la voglia di fare, lo spirito di chi si dedica da anni alle attività formative dello sport, dal volley al calcio passando per il tennis.
Due aspetti diversi che non debbono confondersi.
A fronte dell’incontro, bisogna anche dire altro, anche se nessuno ne parla, comunque su queste strutture, cinema comunale compreso, pesa la spada di Damocle del dissesto.
Potrebbero essere stabili che la commissione che sta gestendo il dissesto potrebbe anche decidere di vendere per ripianare i conti.
Ipotesi difficile ma non improbabile, anche se come ha detto lo stesso sindaco,l’amministrazione farà di tutto per tutelare lo sport e tutto ciò che ne deriva.