L’amministrazione mal tollera le precisazioni di Salvo Messina, passato sindaco del paese, sui ruoli avuti, attivi e passivi, per la determinazione del finaziamento dell’asilio nido, Quindi pubblica in un comunicato stampa, redatto stamani, il suo punto di vista. Ma va avanti e dietro quel “Ma Cesare prenda tutto quello è di Cesare” ci sta un mondo. A tamburo battente l’immediata controreplica di Salvo Messina: “Sono pronto a confrontarmi pubblicamente con gli attuali amministratori”. Di certo la storia non finirà qui. I due comunicati
Quello dell’amministrazione guidata da Irene Ricciardello.
Finanziamenti & Presunzioni – … Ma Cesare prenda tutto quello è di Cesare
Una nota dell’amministrazione comunale di Brolo sulle “paternità” dei finanziamenti che il comune di Brolo è in procinto di vedersi liquidato per la ristrutturazione dell’asilo nido e la scuola di Piana, a seguito di quanto dichiarato dall’ex sindaco, Salvo Messina, sul ruolo avuto dalla sua amministrazione relativamente al progetto ora finanziato dell’asilo nido.
Sulla questione di questi due finanziamenti (in totale oltre 1 milione e 300 mila euro) credo si sia creata una inutile e strumentale polemica su eventuali meriti e/o demeriti – esordisce il sindaco Irene Ricciardello – perché, a prescindere da tutto, quello che è importante è riuscire ad ottenere questi finanziamenti che servono alla sicurezza dei nostri bambini, alla collettività ed al nostro territorio.
Quindi scartando la polemica sui ruoli, il sindaco brolese non può non entrare nello specifico.
E’ doveroso spiegare – evidenzia – che si tratta di due finanziamenti con iter totalmente diversi.
Il primo, da 450 mila euro circa, riguarda l’asilo nido.
E’ un finanziamento che era stato ottenuto, nel 2010, dalla precedente amministrazione, ma che da anni giaceva bloccato all’assessorato regionale per mancanza di alcuni documenti e della obbligatoria copertura finanziaria riguardante la parte spettante al Comune.
Documenti ed impegni economici che il comune di Brolo dovrà coprire per circa 50 mila euro di fondi del bilancio.
Oggi un onere gravoso per l’ente, lasciato languire con le casse vuote, che abbiamo prodotto e garantito.
Di fatto – dice Irene Ricciardello – è questa amministrazione che ha sbloccando un finanziamento che altrimenti non avrebbe visto mai la luce.
Ma questo poco importa.
L’importante è il risulta ottenuto per la collettività
L’altro finanziamento,più corposo,oltre 780 mila euro riguarda il completamento della scuola di via Trento.
Questo dice la Ricciardello è stato ottenuto totalmente durante questa amministrazione.
Che aggiunge: Personalmente oltretutto ho sempre ritenuto che i meriti dei finanziamenti per gran parte vadano attribuiti agli uffici che predispongono tutti gli atti e la documentazione necessaria, qui aggiungo anche il lavoro propositivo fatto dall’assessore Bonina e dal consigliere Gentile, ma se l’ex sindaco Messina ci tiene tanto ad essere ringraziato lo faccio volentieri e pubblicamente ma al tempo stesso gli domando se insieme ai finanziamenti ottenuti ha voglia di prendersi anche i meriti e la responsabilità di tutti i mutui contratti durante la sua amministrazione? Oppure conosceva bene solo i finanziamenti che dovevano giungere e i secondi invece li sconosceva?”
Nel dibattito interviene anche il vicesindaco Gaetano Scaffidi:
Anch’io vorrei chiedere una cosa al “cittadino” Salvo Messina,e cioè se per caso si è documentato e sa che per poter sbloccare il finanziamento dell’elipista questa amministrazione sta tentando di acquisire al patrimonio dell’ente tutta la bretella autostradale,altrimenti viste le prescrizioni del Cas e dell’Anas quell’opera non potrebbe mai realizzarsi?”
Eppure era stata sbandierata come cosa fatta dalla sua amministrazione.
E lo sa il signor Messina che giovedì prossimo verrà al Comune una commissione regionale per valutare lo stato di finanziamento della Zona industriale PIP (Piano per Insediamenti Produttivi).
Questo Comune, i suoi artigiani, la collettività rischiano grosso.
Infatti tutti rischiamo seriamente di perdere, anzi dover rendere indietro il finanziamento – sarebbe il classico fine dei giochi -, semplicemente perché durante la sua sindacatura sono incredibilmente scomparsi e/o utilizzati per altro oltre 800 mila euro di quel finanziamento.
Si prenda quindi pure i “meriti” che vuole ma si assuma anche le responsabilità di tutto questo.. perché non credo che lei, che sapeva tutto e di tutti, non aveva cognizione di quello che accadeva negli uffici durante la sua gestione amministrativa.!!
La contro-risposta di Salvo Messina
Mi sono sempre assunto le mie responsabilità, nel bene e nel male.
Non mi sono mai permesso, di dire e’ merito mio quando le cose andavano bene, e’ demerito degli uffici o di qualche altro quando le cose andavano male. E’ un atteggiamento che non mi appartiene.
Anzi mi sono assunto anche le responsabilità di tanti altri, compreso quella di alcuni consiglieri, oggi paladini e censori che con me hanno condiviso scelte amministrative e bilanci.
Ieri sono intervenuto solo per chiarire un inesattezza in un comunicato stampa, lungi da me fare polemica, mi sembrava semplicemente doveroso.
Oggi ancora una volta malgrado i miei inviti a lasciarmi fuori dalla discussione politica vengo chiamato in causa.
Senza nessuna polemica ma solo per amore di verità sono pronto a confrontarmi pubblicamente con gli attuali amministratori, su tutti i temi che hanno tirato fuori, elipista, zona industriale, finanziamenti, ma parlerei volentieri di Debiti e dissesto finanziario o di qualsiasi altro argomento ritengono utile.
Comprendendo i loro molteplici impegni, scelgano loro : TV, luogo e tempo, io sono a loro completa disposizione.
E se il Sindaco non se la sentirà ad intervenire da sola, può tranquillamente portarsi chi ritiene, vice, revisore, ragioniere…..da oltre un anno subisco comunicati senza mai intervenire per difendermi e dire la mia sulle accuse politiche che mi vengono mosse.
Forse un confronto sereno e pacato può servire a chiarire tanti aspetti. Spero solo che non utilizzino la mia posizione di “cattivo soggetto” per declinare il mio invito, non farebbe onore alla loro fama di “garantisti”.
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