I movimenti nella Brolo politica in vista delle prossime elezioni sono, di questi tempi, lenti, sonnolenti, bradipi, almeno in apparenza per quanto riguarda i posti di vertice, discorso a parte per chi si sente già candidato, ed in corsa per il consiglio comunale, dove la lotta per l’accaparramento della “preferenza” – pur senza liste presentate – già è caotica.
Si parlava sino a qualche giorno fa di tre liste, ora sembra certa solo la seconda, quella che fa capo a Germanà, ma nulla esclude che il “terzo polo” possa varare una valida aggregazione.
Certo l’incognita sul nome del candidato sindaco, in opposizione a Salvo Messina, è l’argomento del giorno.
Tramontata l’epoca degli avvocati e dei professori, oggi si accredita il nome di un medico.
Un personaggio non nuovo all’agone della politica, ma certamente, ed è il periodo, agnello sacrificale consapevole.
A due settimane esatte dalla presentazione di liste e candidati – si voterà il 6 e 7 maggio – Brolo quindi fa i conti con un’atipica situazione politica.
Un solo candidato certo, il sindaco uscente, Salvo Messina, mentre sul fronte degli avversari il vuoto addebitabile al fatto che l’opposizione non ha giocato il suo ruolo rinunciando a divenire elemento aggregante del dissenso politico, che di fatto non c’è mai stato anche per la politica del “fare” messa in atto dall’attuale sindaco, sempre pronto a dare risposte, trovare soluzioni, attivarsi a 360°, evitare attriti politici.
Un esempio di democrazia zoppa?
Certo difficile a dirsi. I ruoli sono importarti rivestirli e gestirli… comunque mancano ancora 13 giorni alla consegna delle liste… si vedrà.