Il gruppo consiliare di minoranza “Uniti per Brolo” chiede lumi, al sindaco, Salvo Messina, sullo stato di morosità della gestuone del depuratore consortile.
Nella nota sottoscritta dai consiglieri d’oppozione viene evidenziato che il Comune, tra l’anno 2011 ed il 2012 ha contratto un debito di 360.000 euro nei confronti del Consorzio che gestisce il depuratore e cheserve i comuni di Brolo, Piraino e S.Angelo di Brolo.
Irene Ricciardello, Gaetano Scaffidi Lallaro, Giuseppe Miraglia, Vincenzo Princiotta e Filippo Collovà. parlando del Consorzio Eco 3 che, che gestisce lo smaltimento e la depurazione dei liquami.
I consiglieri di opposizione scrivono “che la gestione dell’impianto comporta, soltanto per la manutenzione ordinaria e la corrente elettrica, un costo di circa 25.000 euro al mese; che nell’atto costitutivo del suddetto consorzio è stato stabilito che i 3 Comuni avrebbero contribuito alle spese di gestione in parti proporzionate al numero di utenze allacciate e che, quindi, il Comune di Brolo deve compartecipare per circa il 56% delle spese totali (questo perché il comune di Piraino ha circa la metà di utenze del suo territorio collegate a questo depuratore e S.Angelo di Brolo solo un piccola parte mentre Brolo le ha per la totalità della popolazione)”.
Il Comune di Brolo , si legge nelal nota, è debitore nei confronti del consorzio ECO3 per 199.695 euro, cifra alla quale va aggiunta la quota per il 2012, che si aggira intorno a 160.000 euro, per un totale di un debito nei confronti del consorzio Eco3 di 360.000 euro circa.
“Considerando- scrive il consigliere Scaffidi sin un post su facebook – che nelle bollette pagate dai cittadini di Brolo è compresa anche una parte destinata al servizio depurazione e fognario ci chiediamo dove sono andati a finire questi soldi? Come vengono utilizzati? E perché abbiamo accumulato questo enorme debito nei confronti del consorzio?
Il gruppo “Uniti per Brolo chiede ora al sindaco “i motivi per i quali non si sia, in questi anni, ottemperato a quanto di competenza, evitando così l’accumulo di somme arretrate, portando ad avere, oggi, un debito per un importo così elevato;
in quale capitolo sono stati destinati i soldi versati dai cittadini per le bollette dell’acqua e come sono state utilizzate le quote relative ai canoni di depurazione e fognatura;
a quanto ammonta esattamente la quota prevista nel bilancio di previsione per far fronte a questo debito e in quale capitolo risulta iscritta;
come e quando si pensa di pagare questo debito;
se il sindaco non ritiene inopportuno ritardare ulteriormente il pagamento, considerato il fatto che ciò può comportare, oltre all’interruzione del servizio con addirittura la fuoriuscita dal Consorzio e le gravissime conseguenze del caso, anche un aggravarsi della già critica situazione debitoria che il Comune vanta con sempre più numerosi creditori”.
E continuando Gaetano Scaffidi Lalloro aggiunge: “Sono sicuro che con la stessa rapidità con cui hanno pensato bene di comprare i defibrillatori (dopo aver detto di no alla nostra proposta) adesso faranno subito un comunicato per avvisarci che pagheranno quanto prima questo debito……..rimaniamo in fiduciosa attesa”.
Edited by, mercoledì 21 novembre 2012, ore 14,57.