BROLO – Yoga al mare
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BROLO – Yoga al mare

yoga_2_500_x_375Dal 19 al 26 giugno, tra meditazione, vacanza e solidarietà per le giovani donne del Burkina Faso. Dopo lo Shiatsu a cena, idea meravigliosa che ha catalizzato l’attenzione di tanti, la scorsa estate Marinella Ricciarello, manager e direttrice dell’hotel Costa Azzurra di Brolo quest’anno rilancia l’iniziativa di legare la vacanze, quale cura del corpo, con il valore aggiunto di “far star bene anche l’Anima”.
Così con l’amica e maestra di yoga Sabrina Provasoli propone una settimana di meditazione , yoga e tecniche di rilassamento sulla spiaggia di Brolo. Un appuntamento certamente interessante non solo per gli appassionati consolidati dello YOGA ma anche per molti neofiti che voglio avvicinarsi a questa disciplina che unisce alle attività mentali\energetiche anche la cura del corpo, essendo davvero una vera e propria ginnastica in grado di far lavorare tutte le fasce muscolari del corpo.yoga_3_500_x_375
Ma le lezioni gratuite di yoga in spiaggia, in questa settimana del benessere “in una cornice di relax e divertimento a Brolo,all’Hotel Costa Azzurra. Con un costo ben ponderato del soggiorno” danno spazio anche alla solidarietà. Infatti l’organizzazione metterà a disposizione dei partecipanti 2 magliette il cui costo di € 25.00 verrà devoluto all’AIDOS – Associazione Italiana Donne per lo Sviluppo a sostegno del Centro per la salute delle donne e la prevenzione delle mutilazioni dei genitali femminili in Burkina Faso.  Per avere maggiori informazioni su face-book c’è un gruppo apposito “yoga  al mare …”  oppure contattare direttamente la direzione dell’Hotel Costa Azzurra di Brolo vacanzemare@tiscali.it

Alcuni appunti di un viaggio chiamato Yoga: Di Sabrina Provasoli :

Alcune persone pensano che Yoga sia un certo tipo di ginnastica, o proposte per contorsionisti, altri una religione, altri ancora una teoria dogmatica.
Yoga non è nulla di tutto ciò.
E’ un sistema antichissimo di tecniche e pratiche che, attraverso particolari esercizi fisici e mentali, aiuta l’essere umano a raggiungere il controllo del corpo e la concentrazione necessari per raggiungere l’equilibrio psicofisico.
La condizione di salute e di tranquillità sia fisica che psicologica, oggi più che mai risente delle abitudini di vita innaturali e squilibrate.
Per salute non s’intende solamente il benessere fisico e la mancanza di malattie, ma uno stato positivo di energia fisica e psicologica, di lucidità mentale e di pace dell’anima. Si tratta, insomma di una condizione di armonia con l’ambiente che ci circonda e con noi stessi.
L’equilibrio fisico si ottiene grazie ad un attività fisica costante ed adeguata, con il riposo, e con l’alimentazione sana.
L’equilibrio emotivo si ottiene attraverso il controllo delle proprie emozioni, mantenendo la mente sana ed allenata.
L’equilibrio dell’anima, anche se non è facile, si ottiene entrando in armonia con il mondo che ci circonda.
Lo yoga è uno dei sei sistemi del pensiero indiano chiamato darsana. Il termine deriva dalla radice sanscrita drs, che significa “vedere”, e viene così a significare “visione”, “prospettiva”, “punto di vista” o “un certo modo di vedere”. Al di là di tutti questi significati ce n’è un altro, che si può spiegare con l’immagine di uno specchio con cui possiamo guardare dentro di noi. Infatti, tutti i grandi testi ci presentano dei modi di vedere che servono a conoscere meglio noi stessi. Più comprendiamo gli insegnamenti e più vediamo in profondità dentro noi stessi. Lo yoga ha le sue origini nei Veda, i testi più antichi della cultura indiana. Dobbiamo la sua sistemazione come darsana vero e proprio a Patañjali, che compilò gli Yoga Sutra. Gli Yoga Sutra costituiscono senza dubbio il testo più importante dello yoga, anche se furono seguiti da molti altri.yoga_al_mare_500_x_333
Nel corso dei secoli sono state proposte molte interpretazioni della parola yoga. Una di queste significa “collegare”, “unire”. Un altro significato è quello di “legale assieme i fili della mente”. A prima vista possono sembrare due definizioni abbastanza diverse, ma in realtà indicano la stessa cosa. Se “collegare” convoglia l’immagine fisica di qualcosa da unire, un esempio del “legale assieme i fili della mente” è il predisporre la mente alla seduta di yoga prima di eseguire gli esercizi veri e propri. Quando i fili mentali sono raccolti in un’intenzione precisa, possiamo metterci al lavoro.
Un altro significato della parola yoga è “ottenere ciò che prima era inottenibile”. Questa accezione implica che forse oggi c’è qualcosa che non siamo in grado di fare, ma possiamo trovare gli strumenti per riuscirci; e questo strumento è lo yoga. Di fatto, qualunque cambiamento è yoga. Ad esempio, quando riusciamo a prendere una postura, o quando apprendiamo il significato della parola yoga da un libro, o quando capiamo qualcosa di più di noi stessi e di un altro attraverso un dialogo, abbiamo raggiunto un punto che in precedenza non avevamo mai toccato. Ognuno di questi cambiamenti e miglioramenti è yoga.
Un altro aspetto dello yoga ha a che fare con le nostre azioni. In questo ambito, yoga significa investire tutta la propria attenzione nell’attività di cui ci stiamo occupando. Supponiamo che, scrivendo questa tesina, una parte della mia mente stia pensando a ciò che voglio dire e un’altra parte pensi a qualcosa di completamente diverso. Più sono concentrata su ciò che sto scrivendo, maggiore è l’attenzione che metto nella mia attenzione del momento. Naturalmente può accadere il contrario: inizio a scrivere con grande attenzione e, mentre scrivo, la mia attenzione inizia ad oscillare. Posso pensare ai miei impegni di domani… Dall’esterno sembra che stia dando grande attenzione a ciò che faccio, ma in realtà la mia attenzione è minima. Sto facendo qualcosa, ma non sono totalmente presente. Lo yoga vuole quindi creare una condizione in cui siamo sempre presenti, realmente presenti, in ogni momento e in ogni nostra azione.
Il vantaggio dell’attenzione è quello che ogni azione viene fatta al meglio, e che nello stesso tempo siamo consapevoli di quello che stiamo facendo. Se siamo attenti a ciò che facciamo, non siamo più prigionieri delle abitudini: non siamo più costretti a fare qualcosa oggi solo perché l’abbiamo fatto ieri. Al contrario, abbiamo la possibilità di considerare le nostre azioni con freschezza e di evitare le ripetizioni puramente meccaniche.
Un’altra definizione classica della parola yoga è “essere uno con il divino”. Non ha importanza il nome che usiamo per indicare il divino (per me è l’Universo). Tutto ciò che ci avvicina di più alla comprensione dell’esistenza di un potere più grande e più elevato di noi, è yoga. E quando ci sentiamo in armonia con questo potere più elevato, anche questo è yoga.
Quindi, alla parola yoga si possono applicare molteplici significati. Benché lo yoga affondi le radici nel pensiero indiano, il suo contesto è universale perché tratta dei mezzi con cui favorire i cambiamenti che desideriamo produrre nella nostra vita. La pratica effettiva dello yoga conduce ogni persona in una direzione diversa. Non occorre aderire a nessun concetto di Dio per seguire la disciplina dello yoga. La pratica yoga ci richiede soltanto azioni e l’attenzione alle azioni. Ci viene chiesto di dare una piena attenzione alla direzione in cui stiamo andando, in modo da sapere dove andiamo e come arrivarci. Questa attenta osservazione ci consentirà di scoprire qualcosa di nuovo. Che questa scoperta porti a una maggiore conoscenza di Dio, a una felicità più grande o a una nuova meta, è un problema di ordine assolutamente personale.
Iniziamo da come siamo e da dove ci troviamo, e quello che deve accade accadrà.

7 Giugno 2010

Autore:

admin


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