BRUNO LORENZO CASTROVINCI – Un nuovo libro e l’assegnazione della dirigenza del “Majorana” di Milazzo
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BRUNO LORENZO CASTROVINCI – Un nuovo libro e l’assegnazione della dirigenza del “Majorana” di Milazzo

Doppia soddisfazione, in questi giorni, per quello che ormai è l’ex Ds del Comprensivo di Brolo. Tutti i nuovi dirigenti in provincia

Esce il suo nuovo libro.

Già in distribuzione il suo nuovo libro,

La presentazione critica di Tindaro Vittorio Federico

“Salire sempre più in alto fino a toccare il cielo” di Bruno Lorenzo Castrovinci è un inno all’amore, cantato in tutte le sue sfumature, anche quelle più intime e nascoste, ed espresso con un linguaggio ora morbido e voluttuoso, ora realistico e corposo, che riveste le pagine di una patina a tratti delicata, a tratti densa e consistente.

L’eros si configura come un sentimento dolceamaro, che squassa l’anima fino nelle sue viscere e riempie l’esistenza dei personaggi, che, durante il loro viaggio, sperimentano sensazioni forti e contrastanti, che alla fine si ricompongono, dando vita ad un nuovo equilibrio, che fa assumere al protagonista di turno una nuova identità, più matura, consapevole e sicura di sé. Nella descrizione del sentimento amoroso prevale l’elemento visivo, gli occhi, infatti, secondo un topos ben radicato nella tradizione letteraria, sono il senso da cui scaturisce la passione amorosa, che poi trova la sua sorgente vitale nel cuore, che, alimentato dalle immagini, vive esperienze, sensazioni ed emozioni esaltanti, che, facendosi spazio, lo plasmano, fino a fargli assumere una veste nuova.

Il dolore, l’angoscia, la sofferenza si abbattono con violenza sui protagonisti, ma proprio l’impeto di quest’urto fa riaffiorare in superficie la forza dei singoli personaggi, che, travolti, ma mai del tutto soggiogati, riemergono alla luce e trovano alla fine la strada della felicità. Perfino Angelo, il protagonista indiscusso del libro, nonostante il tragico epilogo, nel momento della sua fine, acquista una consapevolezza nuova, comprende il vero significato della sua esistenza, si rende conto di “avere vissuto un grande amore” e, mentre precipita nel vuoto, “si perde nel ricordo degli occhi della moglie con il cuore in pace”.

La stessa morte, con cui egli intesse un breve colloquio, che rappresenta una piccola gemma all’interno del romanzo, lo apostrofa come un uomo “fortunato”, in quanto ha vissuto molte esperienze, ha conosciuto l’amore, ha viaggiato e si è realizzato professionalmente, a differenza di molti, che vivono esistenze oscure, prive del “calore che solo la vita e l’amore possono dare”.

Le vicende dei personaggi sono incastonate in un paesaggio ben delineato e concreto, che vede alternarsi le stagioni in un piccolo paese della Sicilia, che si anima freneticamente durante l’estate e riposa in un dolce letargo nel periodo invernale.

La natura, assolata e dipinta con colori vivi, fa da sfondo alla vita del piccolo borgo, ritratta con le sue tradizioni, i suoi sapori, profumi e riti, che scandiscono le esistenze degli abitanti e quelle dei turisti, che, nel periodo estivo, si immergono nelle strade e si riversano sulle spiagge, godendo della bellezza del cielo terso, del mare cristallino, delle notti stellate e del sole caldo. In questa magica atmosfera i corpi si muovono vorticosamente e si fondono, in una sorta di metamorfosi panica, con il paesaggio, da cui traggono nuova linfa per assaporare emozioni intense e piaceri inebrianti.

Le storie narrate seguono delle traiettorie ascendenti, degli itinerari che dal disordine conducono all’ordine, dal caos all’armonia, dal dolore alla felicità. Proprio la metafora dell’ascesa scandisce il percorso di tutti i personaggi, che, attraverso un iter tortuoso, viaggiano dal buio alla luce, si liberano delle loro contraddizioni e varcano la porta del paradiso, dove ad attenderli c’è una “meta nuova ed inaspettata”.

E’ un percorso obbligato, perché, come recita Karen Armstrong, “non vi è ascesa alle altezze senza una precedente discesa nelle tenebre, nessuna nuova vita senza qualche forma di morte”.

E’ il mistero della vita stessa, che Castrovinci descrive e ritrae con immagini di particolare efficacia e vivacità, esplora e scandaglia in profondità, attraverso un lessico in cui la dimensione realistica si alterna a quella simbolica, creando un impasto efficace, che incanta il lettore e lo conduce all’esplorazione dei meandri dell’animo umano.

 9 agosto

Il libro sarà presentato a Milazzo il prossimo 9 agosto.

Ed intanto l’ufficio scolastico regionale ha nominato Bruno Lorenzo Castrovinci alla guida dell’Istituto tecnico tecnologico “Ettore Majorana” di Milazzo.

Castrovinci, già dirigente dell’istituto Comprensivo di Brolo, prende le consegne dal dirigente storico, Stello Vadaà, che dopo quindici anni ha lasciato l’incarico per andare a ricoprire l’incarico di Provveditore. Una dirigenza che l’anno scorso, con un incarico temporaneo a scavalco, era stato occupato da Rinaldo Nunzio Anastasi.

Castrovinci, presidente dell’Associazione nazionale dirigenti scolastici ((An.di.s) di Messina si insedierà nell’istituto più popoloso della provincia di Messina, oltre 1500 alunni, a partire dall’1 settembre.

A Brolo Castrovinci si era insediato l’ 1° settembre 2019 akl suo posto ci sarà Nicola Labate, che arriva dall’istituto comprensivo Casier di Treviso.

 

I nuovi dirigenti in provincia

All’istituto tecnico tecnologico Majorana, la cui poltrona più “alta” è stata lasciata vacante dal nuovo provveditore agli studi, Stello Vadalà, va Bruno Lorenzo Castrovinci, proveniente da Brolo, dove verrà sostituito dal 1. settembre prossimo (data di insediamento per tutti) da Nicola Labate, che arriva dall’istituto comprensivo Casier di Treviso.

Maria Grazia Antinoro rimane a Mistretta, ma cambia sede: dal Tommaso Aversa all’istituto superiore Manzoni.

Rossana Ingrassia, invece, lascia l’istituto n. 1 Cesareo di Sant’Agata Militello per trasferirsi al Comprensivo di Villafranca Tirrena, dove sostituisce Ester Elide Lemmo. Quest’ultima, infatti, è stata inviata a dirigere l’Istituto Superiore Medi di Barcellona. A Sant’Agata Militello, invece, la nuova dirigente arriva da fuori regione: si tratta di Angela Marciante, che l’anno scorso è stata al Comprensivo 1 di Ciriè, in provincia di Torino.

L’unico cambio della guardia a Messina città avviene all’istituto tecnico nautico Caio Duilio, dove la dirigente Maria Schirò passa il testimone a Daniela Pistorino, proveniente dall’istituto Giovanni XXIII di Villaggio Aldisio.

Tutti gli altri nuovi dirigenti provengono da fuori: Rosaria Addamo arriva a Lipari dall’istituto San Roberto Campo Calabro; Michele Bonardelli va a Santa Lucia del Mela, proveniente dal Galilei-Pascoli di Reggio Calabria; Concetta Carnabuci (era a Bresso, in provincia di Milano) dirigerà il Comprensivo di Novara di Sicilia; Maria Cristina Costanzo, da Cernusco sul Naviglio (Milano), va al Marconi di Sant’Agata Militello; arriva da San Mauro Torinese la dirigente del Comprensivo 1 di Capo d’Orlando, Tamara Micale; e da Cassano d’Adda (Milano) la dirigente di Castell’Umberto, Maria Miceli.

Fonte Gazzetta del Sud

20 Luglio 2022

Autore:

redazione


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