BRUTTE SOLUZIONI – L’ampliamento dell’isola pedonale a Capo d’Orlando non soddisfa nessuno
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BRUTTE SOLUZIONI – L’ampliamento dell’isola pedonale a Capo d’Orlando non soddisfa nessuno

L’ampliamento dell’isola pedonale a Capo d’Orlando, che ha incluso le vie Umberto e Amendola, sta suscitando un acceso dibattito tra residenti e commercianti locali, ma rimane – attualmente – una brutta scelta.

scelte non condivisibili

La decisione dell’amministrazione comunale di chiudere al traffico queste arterie, eliminando sia parcheggi gratuiti che a pagamento (questi sono stati spostati), è stata accolta con pareri contrastanti, ma il pollice verso verso quanto fatto possiamo dire che è unanime.

Oltre alla rimozione di sette stalli di parcheggio a pagamento, questi trasferiti in piazza Trifilò, sono stati eliminati numerosi parcheggi gratuiti. Una scelta che sta causando disagi sia ai residenti che ai pendolari. Questi ultimi, in particolare, potrebbero affrontare difficoltà nel trovare parcheggio nelle aree limitrofe, specialmente considerando l’assenza di adeguate alternative.

L’estetica della nuova area pedonale è stata oggetto di critiche.

Alcuni cittadini hanno descritto la nuova piazzetta come un “aborto urbanistico”, lamentando la mancanza di elementi di decoro urbano e di un’illuminazione adeguata che la renderebbero più accogliente e in armonia con l’adiacente isola pedonale, considerata una risorsa per il paese. Inoltre, la presenza di strutture in cemento e l’assenza di verde pubblico hanno sollevato ulteriori preoccupazioni riguardo all’appeal dell’area.

Zero appeal anche per le due strade chiuse, in attesa di – speriamo rapidi – interventi di maquillage.

Nonostante le critiche, alcuni commercianti vedono in positivo l’ampliamento dell’isola pedonale, ritenendolo un’opportunità per aumentare l’afflusso di pedoni e, di conseguenza, le potenziali vendite.

Tuttavia, l’efficacia di questa iniziativa, così com’è,  rimane oggetto di dibattito, con molti che si interrogano sui reali benefici – immediati –  per la comunità.

In conclusione, quest’ampliamento dell’isola pedonale a Capo d’Orlando, nella sua forma attuale, è poco funzionale e priva di attrattiva. Un intervento mirato al miglioramento del decoro urbano e dell’illuminazione potrebbe contribuire a rendere la nuova zona pedonale più integrata con il resto del centro cittadino e più accogliente per residenti e visitatori. Ma questo era un problema di affrontare in fase di progettazione e non certamente ora quando oggi pezza che si metterà sarà sempre peggiore del buco fatto.

Con una nota conclusiva sul verde che non c’è.

In un’epoca segnata da crisi climatiche sempre più evidenti, in cui il caldo si fa torrido e le piogge improvvise sconvolgono le città, rinunciare al verde è una scelta miope e insensata. Ogni spazio urbano privo di alberi e aree verdi diventa un’isola di cemento, un deserto artificiale che peggiora la qualità dell’aria e sottrae ai cittadini l’ombra e la bellezza della natura.

Eppure, nonostante gli appelli degli esperti e il buon senso, si continua a progettare piazze spoglie, luoghi che sembrano dimenticare la funzione vitale del verde.

Ma possiamo davvero permetterci di ignorare l’importanza della natura nella nostra città?

13 Marzo 2025

Autore:

redazione


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