BUONI SPESA – A Sant’Agata la polemica è servita
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BUONI SPESA – A Sant’Agata la polemica è servita

L’intervento chiarificatore del vicesindaco, Calogero Pedalà fa  il punto su chi poteva avere o meno i buoni.

Tensione, questa mattina, davanti gli uffici comunali – quelli sul lungomare – a S. Agata di Militello.

A protestare un’ottantina di persone.

Motivo di questa protesta è stata la questione nata sul cosa e come spendere i buoni spesa, ma anche su chi aveva diritto a riceverli.

Pare che a queste persone, che non avevano ricevuto il buono lo scorso sabato e che erano in lista, se ne sarebbero aggiunte altre che, escluse dalla graduatoria, avrebbero chiesto spiegazioni in merito.

Da qui la protesta, che visti i toni assunti, ha reso necessario l’intervento dei Carabinieri della locale stazione, coordinati dal maresciallo Filippo Battaglia, che hanno riportato la calma e l’ordine.

Sul posto è intervenuto il vicesindaco, Calogero Pedalà, che ha interloquito con i cittadini, chiarendo i termini e le modalità di assegnazione dei buoni.

La quota degli aiuti destinati alle famiglie con disagio economico per l’emergenza coronavirus, erogati dallo Stato al comune tirrenico per un importo di oltre 95.000 euro, è stata, infatti già assegnata ed esaurita, secondo i termini e le modalità previste dall’apposito bando comunale.

Discussioni anche su quello che si poteva acquistare con i buoni spesa ricevuti.

Una “lista di prodotti” che ad alcuni è apparsa lacunosa e che esclude alcuni generi d’acquisto.

Si fa presente che l’articolo 2-a delle Linee Guida per la concessione del Buono Spesa, precisa:
“per ‘generi di prima necessità’, i prodotti alimentari, per l’igiene personale – ivi compresi pannolini, pannoloni, assorbenti – e prodotti per l’igiene della casa”.
Leggi: LINEE GUIDA per assegnazione buoni spesa_DEF

14 Aprile 2020

Autore:

redazione


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