L’appuntamento per i candidati, convocati dalla Ripartizione faunistico venatoria e ambientale, è nei saloni della Camera di Commercio di Messina. Introdotte nuove modalità per lo svolgimento degli esami di abilitazione: niente più prove orali, ma quiz a risposta multipla con l’ausilio di schede predisposte dagli esperti dell’Assessorato regionale delle Risorse agricole e Alimentari. Gli aspiranti cacciatori dovrannfao rispondere a domande su Legislazione venatoria, Zoologia applicata alla caccia con prove pratiche di riconoscimento della fauna selvatica ed in particolare delle specie cacciabili, Armi e munizioni da caccia, Tutela della natura e salvaguardia della produzione agricola con particolare riferimento al territorio siciliano, Norme di pronto soccorso e Cinologia. A controllare e valutare le prove sarà una commissione di esperti presieduta dal dott. Giovanni Dell’Acqua, dirigente della Ripartizione faunistico venatoria e ambientale di Messina. Gli altri componenti della commissione: Oreste La Torre (Legislazione venatoria), Pietro Miraglia (zoologia), Santo Durante (Armi e munizioni), Salvatore Gliozzo (Tutela della natura), Maurizio Marchetti (Tutela della natura e salvaguardia della produzione agricola), Antonino Settineri (Pronto soccorso), Franco Violi (Cinologia). I candidati giudicati idonei potranno andare a caccia fin dalla prossima stagione venatoria la cui apertura in Sicilia è stata fissata a partire dal primo settembre, secondo le modalità previste dal calendario venatorio. In provincia di Messina, in atto si contano, circa ottomila cacciatori che praticano l’attività venatoria. Tre gli ambiti di caccia in cui è suddiviso il territorio provinciale: il Messina 1, aperto ai cacciatori residenti e provenienti da altre province e regioni, e Messina 2 e Messina 3 riservati esclusivamente ai residenti.