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CALCIO – La Roma chiamata all’impresa “Manchester United”

 

I giallorossi pronti a superare lo scoglio inglese

Ormai ci siamo, il traguardo è vicino: la Roma, dopo aver eliminato l’Ajax ai quarti, è pronta a superarsi e a superare la semifinale di Europa League che la vedrà impegnata tra pochi giorni contro il Manchester United. Lo scoglio inglese è dunque l’ultimo prima dell’approdo in finale, traguardo che a inizio stagione era francamente poco più di un sogno. Eppure grazie allo spirito di sacrificio dell’11 giallorosso e a un briciolo di fortuna che non guasta mai (vedi rigore parato da Pau López contro i Lancieri), ecco che la Roma è lì a un passo dalla gloria. Compiere quest’ultimo passo non sarà però semplice perché l’avversario che si troverà di fronte, che tra le altre cose in Europa ha eliminato il Milan, è di tutto rispetto. Il Manchester United – va ricordato – in campionato veleggia da tempo dietro al fortissimo Manchester City, che ha letteralmente “cannibalizzato” la Premier League, mentre in Europa League si è sbarazzato facilmente del Granada, squadra che aveva eliminato il Napoli di Gattuso. Insomma, la squadra allenata da Solskjær sta davvero bene, come dimostra la serie di 12 risultati utili consecutivi in campionato iniziata dopo la sconfitta contro lo Sheffield United alla 20a giornata, e vuole continuare a fare bene soprattutto in Europa. La Roma dovrà dunque temere i Red Devils? Se la Roma giocherà come contro il Torino la risposta è sì, se invece la Roma giocherà come contro l’Ajax la risposta è no. Tutto sta a capire se tra pochi giorni contro i Red Devils si presenterà in campo il sicuro di sé Dottor Jekyll giallorosso, che in Europa vince e a tratti convince, oppure il terrificante Mister Hyde giallorosso, che può perdere contro qualsiasi squadra. Tra poco lo scopriremo.

Dimenticarsi della Serie A e pensare solo all’Europa League è d’obbligo!

Considerando che la Roma dal campionato non ha più nulla da chiedere, soprattutto dopo la sconfitta per certi versi sorprendente contro il Torino, le restanti energie vanno investite tutte per vincere l’Europa League. Arrivata ormai a giocare la semifinale, la Roma non può più nascondersi, e anche se contro il Manchester United non parte certo da favorita, come testimoniano le quote Europa League che danno i Red Devils quali probabili vincitori almeno della gara d’andata, dovrà comunque dare il massimo perché non capita tutti i giorni di arrivare quasi in fondo a una competizione europea. O almeno non capita tutti i giorni alla Roma, che si era superata l’ultima volta nel corso della Champions League edizione 2017-2018 arrivando in semifinale contro il Liverpool e rischiando addirittura di battere il gigante inglese dopo una sontuosa gara di ritorno. Stando così le cose, Fonseca dovrà già da oggi lavorare in vista dell’appuntamento internazionale più atteso dai tifosi giallorossi, ma anche dai tifosi italiani orfani delle loro squadre eliminate anzitempo da tutte le competizioni europee. Battere il Manchester United arrivando a giocare e a giocarsi la finale o con l’Arsenal o con il Villareal sarebbe il massimo per la Roma e soprattutto per Fonseca, che in caso di vittoria dell’Europa League non verrebbe esonerato. Già perché solo la conquista di questo ambito trofeo permetterebbe al portoghese di rimanere sulla panchina giallorossa dopo un’annata per adesso non all’altezza delle aspettative. Ma davvero la Roma (non favorita) riuscirà a superare il Manchester United? E se sì in che modo potrà avere la meglio di questo avversario blasonato abituato a competere ai massimi livelli?

Una macchina da goal impressionante ma facilmente perforabile

Il Manchester United quest’anno è una macchina da goal impressionante, avendo segnato un qualcosa come 64 goal in campionato, 3 in meno del Manchester City capolista. Tra i tanti risultati di una stagione fin qui positiva per la squadra allenata da Solskjær vanno sicuramente ricordati il 6 a 2 contro il Leeds United e il 9 a 0 contro il Southampton. Questi risultati sono la testimonianza di come l’avversaria della Roma ha vita facile quando decide di spingersi in avanti, soprattutto con il letale Rashford, ala sinistra in grado di mettere in difficoltà qualunque avversario, e con Bruno Fernandes, trequartista con il vizio della segnatura facile. Tuttavia il Manchester United, a differenza del Manchester City, non è quasi mai una squadra dominante –contro il Tottenham solo nel secondo tempo è riuscito a prendere in mano le redini del gioco dopo essere passato in svantaggio e contro il Burnley ha portato a casa la vittoria premendo sull’acceleratore solo nel finale – e in difesa non è insuperabile. Lindelöf sulle palle inattive concede sempre qualcosa, mentre Shaw se attaccato fa fatica soprattutto nelle uscite, abituato come è nell’ultimo periodo a giocare con il freno a mano tirato (vedi partita contro il Burnley). Se la Roma portasse un pressing importante nelle loro zone di competenza potrebbe metterli in difficoltà, e così metterebbe in difficoltà il Manchester United. Provando poi a intercettare le linee di passaggio di Fred, giocatore che fa da raccordo tra difesa e centrocampo, ecco che la squadra di Fonseca potrebbe davvero tentare il colpaccio. Certo, sempre se la Roma non giocherà come contro il Torino e resterà concentrata come durante la doppia sfida contro l’Ajax, a cui ha sì concesso qualcosa ma fino a un cero punto.

E se la Roma si ritrovasse direttamente in finale grazie all’”affare Super League”?

A oggi sembra difficile ma non impossibile: se l’affare Super League non dovesse rientrare o quantomeno i protagonisti del nuovo torneo per ora a 12 squadre non dovessero trovare un’intesa con UEFA e FIFA, ecco che la Roma si ritroverebbe direttamente in finale di Europa League contro il Villareal senza aver nemmeno disputato la semifinale! Sì perché Il membro dell’esecutivo UEFA Moller ha detto senza mezzi termini che per Manchester United e Arsenal, due delle squadre fondatrici della Super League, che dovrebbe iniziare ad agosto, sono pronte due mozioni per estrometterle dall’Europa League. Come loro verrebbero estromesse, stavolta dalla Champions League, “le ribelli” Real Madrid, Manchester City e Chelsea, consegnando di fatto la ex Coppa dei Campioni direttamente nelle mani del PSG. Non solo: i calciatori che fanno parte di queste squadre ribelli secondo UEFA e FIFA molto probabilmente non giocheranno più per le loro Nazionali, e per l’Italia sarebbe un guaio. Realtà o finzione? Nel dubbio la Roma sta alla finestra per cercare di capire se per davvero potrà superare il Manchester United senza nemmeno dover scendere in campo.

Redazione Scomunicando.it

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