Terza vittoria interna consecutiva per il Messina che al San Filippo supera con un netto 4-0 l’Aversa Normanna dell’ex Nello Di Costanzo.
Le reti sono state realizzate da Bucolo al 35′, da Corona su rigore al 58′, Costa Ferreira al 71′ e di Buongiorno al 92′. Successo nitido quello della squadra peloritana che ha subito imposto il ritmo ad un’Aversa Normanna rinunciataria, timida; certo le assenze di Galizia e Di Vicino sono pesanti, ma i campani non hanno mai dato l’impressione di poter raddrizzare la gara . Grassadonia recupera Maiorano, squalificato ad Aprilia, ma perde De Vena infortunato come Caturano, quindi in avanti spazio alla coppia formata da Corona e Bernardo preferito a Buongiorno. La partita fin dai primi minuti viene giocata a buoni ritmi, il Messina pressa subito alto ma è troppo frettoloso nell’impostazione dell’azione favorendo le letture di gioco di Suarino e Nocerino. Al 5′ su un calcio d’angolo di Cosdta Ferreira dalla sinistra, la sfera passa seminando il panico nell’area di rigore granata ma è Suarino su secondo palo ad evitare l’intervento a rete di Corona. Al 17′ occasione per il Messina con Bernanrdo che di testa manda di poco a lato dopo un traversone di Guerriera dalla destra, ben servito nello spazio da Maiorano. Il Messina cerca di imporre il proprio ritmo agli avversari, constringendoli nella propria metà campo.
La squadra di Nello Di Costanzo si affida spesso ai lanci lunghi a servizio del bomber Orlando di facile letura per Pepe. Proprio al 35′ il Messina riesce a sbloccare la gara con Bucolo che trafigge D’Agostino con uno splendido sinistro dai 22 metri che s’insacca alla sinistra del’estremo difensore granata. Il Messina adesso atacca sulle ali dell’entusiasmo e sfiora il raddoppio già al 40′ con Squillace, che impegna severamente D’Agostino con un bel tiro dal limite dopo un corner deviato dalla retroguardia campana. Nel proseguo dell’azione il tap-in di Corona viene annullato dalla posizione irregolare del capitano giallorosso. Il primo tempo finisce con un Messina meritatamente in vantaggio, certamente frutto di un’individualità, ma la squadra di Grassadonia ha fatto sempre la partita al cospetto di un’Aversa Normanna compatta ma rinunciataria.
La ripresa inizia subito con il Messina in avanti, Squillace penetra in area prova a concludere ma il suo tentativo viene rimpallato, l’azione prosegue in modo confusionario e si conclude con pallonetto di Corona appena dentro l’area che viene bloccato facilmente da D’Agostino. Al 58′ splendida percussione palla al piede di D’Aiello, l’ex Trapani avanza per 40 metri e serve Costa Ferreira dentro l’area steso da Esposito: il Sig. Luigi Rossi di Rovigo indica il dischetto. Dagli undici metri si presenta Corona che spiazza D’Agostino siglando il 2-0. Al 66′ i campani si fanno vedere per la prima volta dalle parti di Lagomarsini con Orlando che, servito al limite dal neo entrato Villanova, calcia malamente a lato. Al 71′ arriva il colpo del definitivo Ko per la squadra di Di Costanzo: splendido assist rasoterra di Bucolo, che taglia in due la difesa granata, per l’accorrente Costa Ferreira che trafigge D’Agostino per la terza volta. Al 74′ scatto d’orgoglio degli ospiti che con Gatto impegna Lagomarsini con una botta dai 20 metri leggermente deviata da un difensore giallorosso: il volo sotto la traversa dell’estremo difensore giallorosso è da applausi. Al 92′ arriva pure il 4-0 con Buongiorno che segna praticamente un rigore in movimento dopo un bell’assit di Pagliaroli.
Successo che, probabilmente, caccia definitivamente la sindrome del San Filippo, vera e propria croce dei giallorossi nel girone d’andata. I giallorossi, seppur lenti nel giro palla fino al vantaggio di Bucolo, hanno sempre fatto la partita concedendo veramente poco ad un’Aversa davvero dimessa. D’Aiello e Pepe hanno completamente preso in mano la difesa, il centrocampo con Bucolo e Maiorano ha trovato la giusta quadratura mentre in avanti i rientri di De Vena e Caturano (previsti per la trasferta di Poggibonsi), aumenteranno la competitività del reparto offensivo: con queste premesse la ttrasferta di Foggia di venerdi sera fa meno paura.
Antonio Macauda