– di Saverio Albanese –
Palmi – Se ci sono campioni che lasciano il segno, il “bomber” Mimmo Fiorino è uno di questi; a parte i numeri da record, con oltre 400 gol realizzati in una carriera, sono le qualità tecniche e umane gli aspetti a cui dare maggior rilievo: la passione per il calcio è sempre forte, e gli da la spinta per andare avanti nonostante le 39 primavere sulle spalle.
Reduce dall’ennesima stagione trionfale, nella quale ha vinto il torneo di eccellenza con la casacca del Bagaladi, uno degli attaccanti più prolifici dell’intera regione esterna la sua piena soddisfazione: “E’ la mia ottava promozione, un’altra scommessa vinta con me stesso. Ho accettato di buon grado la sfida di Bagaladi, ed i risultati sono stati esaltanti: delle mie undici reti realizzate, nove sono state decisive. Voglio sottolineare che mi sarebbe piaciuto continuare a giocare con la Palmese, ma non è stato possibile per tanti motivi, non certo per colpa mia”.
Tra le fine del 2009 e la prima metà del 2010 Mimmo Fiorino ha vissuto stati d’animo estremi, passando dalla tristezza alla ineguagliabile felicità, e ce lo racconta in prima persona lui stesso: “La morte di mio papà Angelo mi ha segnato tantissimo: sono certo che sarebbe stato felice del mio approdo a Bagaladi, visto che i programmi erano quelli della vittoria finale del campionato. Il sole è tornato a brillare nella mia vita lo scorso 25 giugno, quando la mia dolce compagna Caterina ha messo al mondo Enrico, che ha allietato la nostra famiglia: anche mio padre dal cielo avrà gioito insieme a noi”.
Restando in tema di famiglia, il magico cannoniere palmese sta vedendo crescere a vista d’occhio il figlio Angelo, che a 15 anni è una delle promesse della Reggina, dove milita nella categoria Allievi nazionali: “Nelle finali di Chianciano Terme per lo scudetto, la Reggina ha sfiorato l’ingresso nella finalissima cedendo 3 a 2 alla Roma dell’aereoplanino Vincenzo Montella. Mio figlio sta facendo davvero bene, ha un gran fisico ed è in possesso di una tecnica invidiabile: spero tanto che riesca ad arrivare dove non sono arrivato io. Quest’anno, comunque, ha già iniziato molto bene con due reti, nelle prime due partite di campionato, contro Barletta e Palermo. Una delle cose di cui vado orgoglioso –ha continuato l’eterno goleador palmese Mimmo Fiorino– è che pure a livello scolastico si distingue con voti alti in pagella. Anche gli altri due figli Kevin e Giulia sono speciali per me: Kevin ha una smisurata passione per il calcio, mentre Giulia è legatissima a me, e predilige il ballo, la pallavolo e il nuoto”.
I campionati dilettantistici sono già iniziati da alcune settimane e sarà l’ennesima stagione vissuta dall’intramontabile Mimmo Fiorino sui campi di gioco; a tal proposito, sono numerose le squadre che nei due mesi estivi hanno contattato il bomber della città che ha dato i natali al grande compositore musicale Francesco Cilea: “Vorrei precisare, innanzitutto, che restare fermo è stata una mia precisa scelta perché ho avuto diverse proposte interessanti negli ultimi due mesi, da società di serie D vedi Asti, Chieri, Voghera, Scandicci, Montevarchi, Civitanovese, Viterbese, Casarano, Trani, Interpiana Cittanova, Real Nocera, Mazara e Noto. Ciò mi rende particolarmente contento perché significa che ho lasciato un ottimo ricordo in tutte le squadre nelle quali ho militato, per cui, spero di rientrare già dalla prossima settimana e mi auguro di poter giocare ancora almeno un’altra stagione in serie D”.
Le richieste, comunque, sono fioccate anche da diverse squadre di Eccellenza: “Si, anche questo è vero, per cui, colgo questa ghiotta occasione per ringraziare i dirigenti delle di Gozzano, Pinerolo, A.C. Marano (Veneto), Rapallo, Sestri Levante, Pietrasanta Marina, Forte dei Marmi, A.P.D Parnonval (Palermo), A.S.D.Martina Franca, Monopoli, Scalea, Rende, Montalto e Palmese per i loro concreto interessamento. La cosa più importante, è che fisicamente sono a posto, al punto di pensare di andare avanti per altri quattro– cinque anni. Le motivazioni non mi mancano”.
In mezzo a tanti progetti stimolanti, l’unico motivo di rammarico è quello di non essere riuscito a riportare in serie D l’amata Palmese, categoria da cui il blasonato club manca da oltre un ventennio: “Sarebbe stato fantastico indossare ancora la casacca nero–verde, con la quale ho raggiunto traguardi prestigiosi –ci confida Mimmo Fiorino– e quello dei cento gol mi inorgoglisce in maniera particolare. Nella dirigenza, però, qualcuno la pensa in maniera diversa, ma i fatti non gli hanno certo dato ragione: la verità, è che sono anni che a Palmi calcistica manca un programma per puntare seriamente al salto di qualità. Sono convinto che l’arrivo in panchina di uno dei capitani storici, il mio grande amico Giuseppe Perna –ha proseguito Mimmo Fiorino– servirà a dare lo slancio per un futuro migliore: per la loro incrollabile fede, i tifosi meritano molto di più dell’Eccellenza. L’inizio è stato molto incoraggiante con il passaggio al secondo turno di Coppa Italia con tre vittorie in altrettante partite e tre pareggi Bocale, Nuova Gioiese e Soverato a fronte di una sola sconfitta nella insidiosa trasferta di Cutro, nelle prime quattro partite di campionato”.
Nel 2011, poi, per Mimmo Fiorino si potrebbero prospettare le nozze con l’amata compagna Caterina, con la quale convive da ben quattordici anni: “Sarebbe il coronamento del nostro grande amore, e ci stiamo pensando già da qualche anno; stiamo bene anche così, però, adesso sentiamo il bisogno di consacrare questo sentimento davanti a Dio. Ringrazio sempre il Cielo per avermi fatto incontrare una compagna – la chiosa finale di Mimmo Fiorino– che mi stimola e mi sostiene in ogni momento”.
Forse il calcio non gli ha dato quanto avrebbe meritato, sia per colpe altrui che per mancanza di un pizzico di fortuna negli anni giovanili, ma con la sua classe cristallina ha fatto esplodere di gioia le tifoserie calabresi, pugliesi, siciliane e liguri: quando deciderà di appendere le scarpette al classico “chiodo”, in molti avranno la nostalgia delle sue prodezze balistiche, che rimarranno comunque indimenticabili”.
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