CALCIO, SECONDA DIVISIONE – IL MESSINA VEDE I SORCI BIANCOVERDI
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CALCIO, SECONDA DIVISIONE – IL MESSINA VEDE I SORCI BIANCOVERDI

La Vigor Lamezia passeggia al San Filippo, al cospetto di un Messina inconcludente e prevedibile che, dopo lo 0-3 subito con il Foggia, subsice la seconda debacle casalinga visto l’1-4 inflitto dalla squadra di Novelli. In confronto alla gara con il Foggia però, questa batosta vede gravi responsabilità di Gaetano Catalano reo di aver ingenuamente consegnato una netta superiorità numerica in mezzo al campo ai biancoverdi.Mister Catalano recupera i numerosi squalificati della settimana scorsa, tranne Simonetti che deve scontare la seconda giornata dopo il rosso contro il Melfi, ma perde Silvestri infortunatosi in settimana. Spazio comunque ad uno spregiudicato 3-4-1-2 con Guadalupi in appoggio al duo Chiarìa-Corona. In panchina si rivede Maiorano dopo circa due mesi e mezzo. La partita è subito condizionata dalla pioggia caduta in riva allo Stretto nelle ultime ore e che hanno notevolmente appesantito il terreno di gioco. Al 12′ è comunque il Messina a rendersi pericoloso con Quintoni che calcia alto appena dentro l’area a termine di un’azione elaborata.

Al 15′ arriva il gol dei calabresi con Rapisarda che sorprende Lagomarsini con una fiondata dai 30 metri sulla destra: all’estremo difensore giallorosso risulta fata l’ultimo rimbalzo del pallone. Il Messina adesso va in apnea, il contraccolpo psicologico del vantaggio biancoverde si nettamente, ed al 21′ arriva pure il raddoppio ospite grazie ad un appoggio errato di Caldore per Bucolo in mezzo al campo, si tramuta in un contropiede micidiale grazie a Del Sante che s’invola verso la porta e serve a Zampaglione un pallone che deve solo essere spinto alle spalle di Lagomarsini. Il Messina fatica a rendersi pericoloso vista l’inferiorità numerica in mezzo al campo con il solo Bucolo costretto a battagliare tra Romano, Rondinelli e Scarsella. Al 28′ il Messina ha comunque un sussulto con Guerriera crossa un bel pallone dalla destra, spaccata di Chiarìa sul primo palo ma la palla attraversa tutto lo specchio della porta e viene messa in angolo da Malerba. al 35′ è Costa Ferreira ad impegnare Rosti con un tiro dal limite respinto con i pugni dall’estremo difensore biancoverde e con Chiarìa che non riesce a realizzare in tap-in. Al 41′ arriva il gol del KO con Zampaglione che riceve spalle alla porta e con una magia si libera di Cucinotta e batte Lagomarsini con un fendente sul primo palo. Dopo 60 secondi la Vigor Lamezia ha pure l’opportunità del poker con Del Sante che ben servito sulla destra, con il Messina ormai riversato in avanti, fa 15 metri palla al piede indisturbato ma la sua conclusione viene bloccata in due tempi da Lagomarsini. I fischi al termine del primo tempo sottolineano la prestazione nettamente insufficente dei ragazzi di Catalano. La ripresa inizia con la protesta della curva sud, con gli spettatori che accolgono la squadra volgendogli le spalle. Al 51′ i giallorossi provano a rendersi pericolosi con Guerriera che mette in mezzo dalla destra, il pallone viene addomesticato da Chiarìa ma il suo tiro viene rimpallato da un difensore, la sfera rimane in area ma il tiro di Costa Ferreira è strozzato. Al 54′ il Messina ha comunque un sussulto con Costa Ferreira che realizza di testa dopo un corner di Quintoni dalla sinistra. Le velleità di rimonta dei padroni di casa vengono spazzati via in un batter d’occhio quando Cucinotta si fa ammonire per la seconda volta per un fallo ingenuo su Del Sante nei pressi della linea laterale destra. Sul successivo calcio di punizione D’Amico trova Scarsella che tutto solo sul vertice sinistro batte Lagomarsini con un colpo di testa a incrociare che s’insacca all’incrocio per il 4-1. Il Messina rischia davvero l’imbarcata 120 secondi dopo con Zampaglione che va via sulla sinistra mette in mezzo ma il colpo di testa di Scarsella viene neutralizzato da Lagomarsini con i piedi.  questo punto la gara ha veramente poco da raccontare, con il Messina che stancamente si butta in avanti nel tentativo di rendere il passivo meno pesante. La zona utile per raggiungere la Serie C adesso si allontana poco a poco sempre di più, toccherà intervenire in modo deciso ma oculato nel mercato di gennaionei confronti di una rosa che, probabilmente, è stata sopravvalutata all’inizio della stagione. Bisogna domandarsi come mai qualunque squadra, oltre alle carrazzate tipo Cosenza o Teramo, dimostrano di avere sempre e comunque qualcosa in più dei giallorossi o da un punto di vista tecnico, fisico o tattico. Forse qualcuno ha dato troppo per scontato che questa squadra potesse agevolmente arrivare tra le prime 8 e raggiungere la Serie C unica, obbiettivo che, qualora non venisse raggiunto, getterebbe al vento un biennio di sacrifici e speranze che peserebbe sui tifosi più del fallimento del 2008.

 

2 Dicembre 2013

Autore:

admin


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