Replica il movimento politico brolese alla nota sull’alberghiero di Germanà.
“POTETE INGANNARE TUTTI PER QUALCHE TEMPO E ALCUNI PER TUTTO IL TEMPO, MA NON POTETE INGANNARE TUTTI PER TUTTO IL TEMPO.”
Inizia così la nota che poi diventa lettera aperta alla stampa del movimento “Cambiamenti ” di Brolo in risposta a quanto scritto, nei giorni scorsi, dall’onorevole Nino Germanà in merito alla situazione dell’Alberghiero.
“Abbiamo letto la sua lettera aperta indirizzata alla dirigente Maria Ricciardello, dal tema: ”Alberghiero” e abbiamo il coraggio di dirle che da cittadini, ci sentiamo presi in giro. Non ce ne voglia ma le sembra ammissibile cercare soluzioni il giorno dell’apertura dell’anno scolastico?”.
Per il Movimento, Germanà “rappresenta il deputato di riferimento dell’attuale amministrazione e aveva a nostro avviso, già solo per questo, il dovere di trovare una soluzione o almeno il dovere di cercarla molto prima” e quindi continuando evidenzia nel documento:”fino ad oggi, la sua amministrazione ha solo rifiutato a priori ogni proposta di dialogo costruttivo sia con i cittadini, (vedi incontro organizzato dal Prof. Gaglio) sia con i movimenti politici. Risultati di questo agire amministrativo: ZERO”. E quindi rivolgendosi al deputato “Lei mentre succedeva tutto questo dov’era?”.
Conclude infine il documento: “L’amministrazione Germanà/Ricciardello ha dato prova di riconoscere alla cultura un’importanza strana e ad intermittenza. Da un lato, crea “Maravigliosa” e la pubblicizza come evento che cerca di accendere i riflettori sulla cultura e dall’altro lato paradossalmente, lascia morire l’Alberghiero, dimenticando che la vera cultura e ricchezza di un paese è la sua Scuola”.
Ed infine:” Salvo soluzioni dell’ultima ora che ci auspichiamo ma che sconosciamo, la storia dell’Alberghiero è ormai scritta e tale resta, indipendentemente da come lei o altri vogliano raccontarla, i cittadini di Brolo sono in grado di leggerla e di trarre da soli, le loro amare conclusioni”.
Ed intanto ancora stamani in quella che era l’ex Provincia di Messina si è cercata la soluzione al problema, per far quadre il cerchio.
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