Feudalesimo e Libertà è una fanpage di Facebook nata da meno di tre settimane e che ha già un seguito di quasi 50.000 persone che hanno sentito l’esigenza di cliccare sul bottone “mi piace”, folgorati dalla sua comunicazione irriverente.
Già il titolo è un’antitesi. Si tratta in pratica dell’allegoria medievale dell’Italia (e dell’Europa?) dei nostri giorni.
Simboli di antichi privilegi, di balzelli, tornei e menestrelli si rincorrono con un linguaggio “anticato” dalla chiara connotazione medievale per denunciare la situazione in cui tutti noi stiamo sprofondando.
E dopo questo post “abbiamo speme che lo imperatore nostro abbia pietade di noi e non ci punisca con laido castigo, bensì voglia mostrarci un cenno della sua gratiosa benevolentia”.
Lo 24 febbraio Siamo la Gente, il Potere ci Temono sfiderà Feudalesimo e Libertà a singolar tenzone per il contendere della guida spirituale del paese dei poeti, dei santi, dei navigatori e di Abberlusconi.
Dunque, finalmente ora c’è FeL.
E’ arrivato Feudalesimo e Libertà, il partito che sa rispondere ai problemi dell’Italia e, in barba a chi voleva una rottamazione, dona nuovo respiro ai principi medievali.
Per il bene del paese, si deve ricostruire l’impero e ristabilire la giusta gerarchia del padrone e del servo.
Di seguito, alcune proposte politiche fondamentali per la restaurazione.
Pubblichiamo alcuni estratti.
Loro si presentano così:
Lieto risveglio messeri. Pronti a tornare alle vostre umili mansioni et a servire lo feudatario vostro?
La nostra campagna contra lo italico malcostume prosegue inesorabile e chi, più dello nostro impudente vicino est simbulo de malo vizio et demoniaca opera?
Feudalesimo e Libertà est per la ferrea regolamentatione urbanistica imposta dallo consiglio cittadino e propugna lo taglio delli arti a chi crede se stesso più scaltro delli altri e dello Imperatore (che invece vede tutto e prende provvedimenti).
Nello frattempo, esortiamo voi villici a tutelarvi da soli: se un dì svegliandovi notate che la vostra magione è intieramente all’ombra dello novo torrione che lo vostro megalomane vicino ha innalzato nottetempo con l’ausilio di una gilda di mori senza scrupoli, non rivolgetevi alli gendarmi o allo magistratum dello vostro borgo: oggidì est più probabile che lo reo la faccia franca sborsando moneta sonante.
Fate invece inventario delli materiali a dispositione e costruite lo istrumento con cui donare uno novo disegno planimetrico alla magione a voi prossima e con cui dimostrare allo stolto villico che nullo masso, mattone o pilastro può moversi senza lo volere dello Imperatore.
e poi aggiungono:
sulla stampa:
Sebbene deprechiamo lo uso della carta stampata, pe’ informar li nostri sodali dobbiam purtroppo farvi ricorso nell’attesa che li novi amanuensi vengano istruiti, ordunque non ce ne voglia lo fronte più intransigente dello movimento.
Ebbene, ecco a voi l’editione dello vespro de “La Monarchia”!
Feudalesimo e Libertà fa falò delli attuali organi d’informatione, messaggeri di falsità, mistificatione et eresie.
Solo “La Monarchia” est in grado de offirvi una informatione obiettiva et rispettosa dello volere di Dio et non dedica paginate et paginate allo novo calendario fatto dalla ennesima vacca da scatolone catodico!
Solo “La Monarchia” si fa portatrice della voce della gente et delli reali bisogni dello pio servitore dello impero, lasciando perder le beghe tra i polli dello lussurioso parlamento romano.
Solo “La Monarchia” est realizzata su carta pecudina, duratura abbastantia pe’ tramandare la voce dell’Imperatore et delli suoi sudditi di generatione in generatione.
Pelli sodali poco avvezzi allo uso dello computatore che non riescono nella lectura:
sia tenuto premuto lo tasto citierrelle et portata avanti la ruota dello elettro-topo finché la imago non divien suffizientemente magna.
per cercare proseliti:
“Parva saepe scintilla magnum excitavit incendium”
Quando sex nobili dell’impero (Walther von der Vogelweide, Bernardo Gui, Goffredo da Viterbo, Gerberto di Aurillac, Erasmo da Avignone et Uguccione della Faggiuola) diedero vita at codesto loco, niessun villico gnosceva che lo furore de lo Imperatore sarebbe divampato como lo più violento delli incendi.
Oggi che il sol risplende alto sopra nos, 50 milia guasconi si susseguono fieri allo servizio de lo loro Imperatore! Codesto risultato est lo vostro madame e messeri! Est gratiae a lo vostro sforzo, alla vostra costante deditione, alle vostre condivisioni et allo vostro entusiasmo che insieme simus divenuti una tal forza.
Vi rivolgiamo indi 50 milia gratiae in nomine de lo Imperatore erede al trono di Asburgo: codesto risultato appartiene a voi et isto locus est vostro et li confini imperiali sunt la vostra dimora.
contro chi disturba
Lo nostro pensiero si volge stamani a quanti fra noi subiscon lo quotidiano assedio da parte de’ coloro che Lucifero finantia profumatamente pe’ demolir lo animo umano.
Fin dallo primo solar bagliore che sfiora l’ago della meridiana, lo demoniaco messo percuote lo battente della vostra magione illuso che voi siate già desti solo pe’ orecchiar quant’egli ha da dire.
Convinto che a bussar siano li gendarmi o lo messaggero imperiale che vuol convocarvi pe’ la nuova crociata, accorrete allo chiavistello indossando ancora le nocturne vesti.
Lo errore de non consultar lo vitreo orbe nella porta costerà voi caro, poiché vi apprestate a calare dinanzi alla barbarie lo vostro ponte elevatoio.
Troppo tardi est quando constatate la cruda realtà: uno fiume de’ favellar investe lo vostro ancor sopito volto e voi, cavalier de’ buone maniere, ascoltate tutto lo monologo mentre le vostre gonadi tendono via via a sfiorar lo suolo.
Esiston svariate categorie de infernali assedianti:
-Li predicatori dell’eresia, i quali, giuocando colla complicità di uno clero che non arde più li empi, vomitano bestemmie su tutto lo credo cristiano e vi affibbiano opuscoli denominati “Lo torrione de vardia”, troppo insulsi anco pello vostro caminetto;
-Li mercanti de’ cianfrusaglie, i cui prodotti pe’ tener linda la vostra dimora vengon scartati anco dallo più dozzinale bazar saracino;
-Li mercanti de false reliquie, giunti ormai allo XX miglio della tunica de’ San Francesco o alla C falange de’ San Paolo;
-Li mai estinti affilatori de’ lame. Pe’ questi ultimi possiam esser più clementi, poiché est virtù aver la propria arma sempre tagliente, ma si convincano, costoro, che ormai ogni omo, villico o re, detiene una rota affilatrice in casa propria.
Dunque, si volete preservar la vostra magione, lo vostro fegato et la vostra pecunia, difendetela dalli assedianti come si deve.
Pria de andar a dormir tenete a caldo lo calderone d’olio (o della pece, se siete particularmente malvagi) e regalate una special doccia allo indesiderato ospite.
Gratiae allo sodale de FeL (di cui ahinoi obliam lo nome, non ce ne voglia) pe’ l’idea dataci.
rassicurazioni.
Vada avanti la nostra pugna contra lo scempio di codesta barbara societade priva di veri valori et costumi. All’approssimarsi della elettoral tenzone, non possiamo che mettervi in guardia da chi, con sorrisi, discorsi paternalistici et battute vi abbindola collo intento de’ conquistar l’onorevole scranno.
Sendo noi pe’ la politica giusta, voluta dallo Signore, non possiamo che dissuader voi, messeri desiderosi de’ uno novo initio, dallo regalar la vostra ics a cotesti signori, signori che nullo sanno dello pugnar, nullo sanno dello laborar la terra et nullo sanno dello guidar uno popolo contro li inimici sempre pronti ai confini.
Hic perciò vi dimandiamo cum quali di codesti personaggi vi sentireste più allo sicuro et melior gobernati. In alto, tre loschi et ambigui gaglioffi in giacca: lo primo, Angelo, di nomine ma non de facto, Alfano, fido alfiere de lo Cavalier-nano, sine cerebro cum la faccia da primate. Capitano sine esercito, da la sua vorrebbe avere li homini di industria et di chiesa.
Lo secondo, Piero Luigi Bersani, tabagista cum lo sigaro cubano, prima sostenitore de le politiche de lo papista Monti, ora…lo stesso. Si affianca cum fattucchiere et streghe et cum genti da la pronunzia stramba et cum l’orecchino alla guisa de li pirati saracini.
Et pè ultimo, ma non per infamia et pè ridotte virtù, Piero Ferdinando Bordelli, fedele guelfo et servo de lo Papa et di Monti, cambia casacca da XXX anni ma est semper li, nos a laborare, elli a manducare.
In basso, un manipolo fedele et timorato di Dio, gente de lo volgo, gente como voi, gente che gnosce come si vive tra la peste, la carestia, la Crociata. Gente pronta a spaccar le reni a lo invasor et a lo eretico!
Lo prossimo solco che intendete marcare nella scheda curatevi che sia diretto verso l’homo in arme, l’omo che a spada tratta difende la fede et lo vostro borgo dallo incalzar de’ barbarbari et ribaldi.
anche Nichi Vendola diventa testimonial
MeFFeri! Ecco a voi la prova che lo noFtro Verbo raggiunge et convince anco l’homo più peccator a divenir timorato del Fignore et dello Impero.
Oggi, lo meFFer Nicola, lord dell’Apulia, annuntia lo Fuo intento di voto per FeudaleFimo e Libertà.
Eppur non molto tempore è paFFato da quando egli Ftesso beFtemmiò clamoroFamente contro li nobili augurando loro lo inferno et la FoFFerentia. Come può lo Fignore dello Fuo feudo a governar rettamente lo populo Fenza poter attingere a ingenti Fomme di danaro?
Lo meFFer Nicola ha comunque fatto ammenda delle Fue ereFie e onor Farà pe’ lui lo giuFto caFtigo che lo Imperatore ha in Ferbo.
Ma di quanto aFpetta lo Fuo peccator corpore or non ci penFiamo!
Accogliamo cum gaudio lo Fuo pentimento et celebriamo la magna bontà dello Imperatore et dello Fignore Dio NoFtro!
Mai con BerFani et li democratici, Fi a FeudaleFimo e Libertà!
…….
(continua)